Giubilei e innovazione: come Roma si è trasformata, fino al Giubileo 2025

Straordinari eventi che attirano milioni di fedeli, i Giubilei hanno da sempre accompagnato grandi innovazioni artistiche e infrastrutturali - e il Giubileo 2025 non è da meno.

Fin dal 1300 i Giubilei hanno segnato epoche di straordinarie trasformazioni artistiche e infrastrutturali nella storia romana. Questa tradizione continua con il Giubileo 2025, accompagnato da un ambizioso piano di oltre 600 progetti pensati per accogliere oltre 32 milioni di visitatori. Questi interventi si aggiungono a un ricco patrimonio di opere lasciate nei secoli, simbolo della storia di Roma e della sua profonda fede.

Scopriamo insieme le creazioni più iconiche che hanno reso unici questi straordinari eventi.

L’innovazione artistica dei primi Giubilei: dalla Basilica di San Giovanni in Laterano alla scalinata di Santa Maria in Aracoeli

I primi Giubilei segnarono una straordinaria fioritura artistica e architettonica. Durante il primo Giubileo, indetto da Bonifacio VIII nel 1300, maestri come Cavallini, Torriti e Giotto lasciarono un’impronta duratura, tra cui lo splendido affresco nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Allo stesso tempo, importanti interventi urbanistici, come il porticato che collegava il Vaticano a San Pietro e la scalinata di Santa Maria in Aracoeli, trasformarono profondamente il volto della città, rendendola un simbolo di fede e cultura.

Affresco di Giotto nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Fonte: Specchio Romano

Il cuore di Roma: dalla Cappella Sistina alla cupola di San Pietro

Tra il XV e il XVI secolo, Roma visse una straordinaria stagione di rinnovamento grazie ai Giubilei. Nel 1450, Niccolò V guidò il restauro delle Mura Aureliane e dei palazzi Vaticani, mentre per il Giubileo del 1475 Sisto IV commissionò la costruzione del Ponte Sisto e diede avvio ai lavori per la Cappella Sistina, divenuta emblema della magnificenza papale.

Durante il Rinascimento, i Papi investirono enormi risorse per trasformare la città. Giulio II inaugurò i lavori per la nuova Basilica di San Pietro, destinata a diventare il cuore della cristianità, mentre Michelangelo contribuì a rendere Roma un capolavoro, con il tamburo della Cupola di San Pietro e la straordinaria sistemazione del Campidoglio.

Campidoglio di Michelangelo, Fonte: Claudia Viggiani


Il Barocco romano raggiunse il suo massimo splendore durante i Giubilei del 1625 e 1650, in cui Bernini lasciò il segno con opere iconiche come il Baldacchino di San Pietro e la fontana dei Fiumi.

Baldacchino di San Pietro, Fonte: Arte, Opere, Artisti

Verso la modernizzazione della Città Eterna: dalla Fontana di Trevi alla Piazza San Giovanni in Laterano

I Giubilei del 1725 e del 1750 segnarono una duplice trasformazione di Roma: da un lato, la modernizzazione urbana con la costruzione di nuovi ospedali e infrastrutture; dall’altro, la valorizzazione del patrimonio storico, con opere iconiche come la scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi.

Nel 1825, il Giubileo portò alla risistemazione di Piazza San Giovanni in Laterano, mentre il Giubileo del 1925 vide la creazione di una nuova linea tramviaria per collegare le quattro basiliche principali. Nel 1950, Pio XII completò la realizzazione di via della Conciliazione e annunciò il ritrovamento della Tomba di San Pietro.

Piazza San Pietro, Fonte: L’Asino D’Oro

Le opere simbolo del Giubileo 2025: il Progetto Murales

Il Giubileo 2025 si è aperto con una Roma trasformata grazie a un investimento di 4,8 miliardi di euro destinati a 600 progetti. Tra gli interventi più significativi spiccano la riqualificazione di Piazza Pia, Piazza Risorgimento e Via Ottaviani, rese quasi interamente pedonali, e il rinnovamento dell’area intorno alla Stazione Termini, a partire da Piazza dei Cinquecento.

Per gestire l’aumento di 3,5 milioni di passeggeri rispetto alla media, i trasporti sono stati potenziati con il miglioramento delle linee metropolitane esistenti e il proseguimento dei lavori per l’estensione della linea C. Tra i progetti più ambiziosi, la futura stazione di Piazza Venezia, destinata a diventare la più grande archeo-stazione del mondo, che attualmente ospita il Progetto Murales, un’iniziativa di arte pubblica che coinvolge sei artisti chiamati a interpretare le trasformazioni in corso, consolidando il ruolo di Roma come capitale mondiale dell’arte e della cultura.

Costellazioni di Roma, Progetto Murales