Las Vegas, la città che insegna a combattere la siccità (e a risparmiare l’acqua)

Las Vegas implementa nuovi regolamenti per ridurre il consumo d’acqua.

Il fiume Colorado sta affrontando la peggiore siccità degli ultimi 110 anni, un problema che interessa 40 milioni di persone in sette stati americani, tra cui l’Arizona e il Nevada. Las Vegas Valley, in particolare, riceve circa il 90% della sua acqua dal Lago Mead, un bacino situato proprio sul fiume Colorado.

Spesso considerata simbolo di consumo estremo, Las Vegas ha quasi dimezzato il consumo di acqua pro capite dal 2002 per combattere la siccità. Ad oggi, grazie ai tunnel idraulici installati dalla Southern Nevada Water Authority, tra cui l’Intake 3 costruito da Webuild, gran parte dell’acqua utilizzata in città viene riciclata e pompata nuovamente nel Lago Mead, garantendo il mantenimento di livelli adeguati.

Inoltre, nel 2021 è stata introdotta una legge che vieta l’erba nei nuovi cortili e la limita nei vecchi, paga i residenti per eliminare il proprio giardino, impone rigidi orari e limiti di irrigazione. Entro il 2027, poi, tutti gli spazi verdi non essenziali come quelli delle rotatorie, degli uffici e dei condomini, dovranno essere rimossi. L’autorità idrica stima che il divieto di utilizzo dell’erba superflua consentirà di risparmiare 9,5 miliardi di galloni d’acqua, pari a circa il 10% della fornitura idrica totale del Nevada meridionale.

Per garantire il rispetto delle norme, Las Vegas ha impiegato una squadra di 50 investigatori dedicati al controllo dell’acqua in ogni casa e casinò. Le violazioni, come l’innaffiamento di giardini e piante tra le 11 e le 19 o il possesso di piscine di dimensioni superiori a 56 metri quadrati, comporteranno multe dagli 80 ai 1.300 dollari.