È il terzo sito archeologico più grande del mondo, subito dopo gli scavi di Pompei e quelli di Ostia Antica, conosciutissimo, e non a caso eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno. Macchu Picchu, che domina la valle dell’Urubamba, in Perù, non smette di affascinare i turisti di tutto il mondo.
Sono tanti i fattori che destano la curiosità dei visitatori: si parla ovviamente del suo immenso valore storico, ma anche di altri aspetti collaterali, come la sua stupenda posizione (l’altitudine di Machu Picchu è di 2.430 metri sul livello del mare), l’imponenza delle sue rovine nonché i tanti segreti che questa città potrebbe ancora svelare. I misteri di Machu Picchu sono infatti ancora tantissimi: molti dei sentieri inesplorati che si diramano da questo altissimo sito portano in mezzo alla giungla più fitta, magari verso altri potenziali tesori. Per anni si è pensato che Machu Picchu fosse la famosa “città perduta” degli Inca, la quale invece dovrebbe sorgere in mezzo alla foresta, 80 chilometri a ovest. Ma ad assicurare l’esistenza stessa di questo sito sarebbe stato il particolare metodo costruttivo antisismico usato dagli Inca, che permetterebbe alle pietre di “rimbalzare”.
Questi sono solamente alcuni dei tanti misteri di Machu Picchu (il cui significato letterale è “vecchia montagna”) e che ogni anno attirano centinaia di migliaia di visitatori. Si parlava di 400.000 visite nel 2003, che sono diventate 1 milione e mezzo nel 2018, con non poco allarme da parte dell’Unesco. Il flusso turistico, negli ultimi anni, è stato tale da spingere il governo peruviano a promuovere il progetto di un nuovo aeroporto di Machu Picchu, un’iniziativa che ha sollevato molte polemiche.
Come si arriva attualmente a Machu Picchu
L’iniziativa del governo peruviano non arriva a sorpresa, per due fattori differenti. Per prima cosa il flusso turistico è enorme, e in continuo aumento; in secondo luogo, l’attuale percorso per arrivare a Machu Picchu non è dei più agevoli.
Si potrebbe pensare che proprio la difficoltà dell’avvicinamento al sito archeologico sia tra le sue caratteristiche vincenti, ma a Lima non sembrano pensarla così. Attualmente, per arrivare a Machu Picchu, esistono due opzioni, nessuna delle quali particolarmente veloce. È possibile raggiungere la città Inca al termine di un’escursione di svariate giornate, oppure è possibile partire dalla città di Cusco – che è dotata di un aeroporto – e da lì prendere un treno per arrivare a una cittadina turistica sulle pendici del monte. Da qui si può scegliere se salire a piedi, in poco più di un’ora di camminata, o in pullman.
Per snellire e velocizzare questo percorso di avvicinamento, il governo peruviano ha quindi deciso di costruire un nuovo aeroporto nei pressi della città Inca, decisione che ha spinto l’Unesco a esprimere in modo esplicito il proprio dissenso.
Lo scontro tra Perù e Unesco
Il motivo principale dello scontro è semplice: il governo di Lima desidera costruire il nuovo aeroporto per mantenere l’attuale flusso di visitatori a Machu Picchu, e potenzialmente per aumentarlo ancora di più.
L’Unesco, che ha dichiarato nel 1983 Machu Picchu Patrimonio dell’Umanità, ha però ripetuto più volte negli ultimi anni che la quantità di turisti che arriva quotidianamente al sito archeologico è già adesso insostenibile. Più precisamente, nel 2017, l’agenzia delle Nazioni Unite aveva affermato senza mezzi termini che il flusso dei visitatori era più del doppio rispetto al limite raccomandato per la protezione dei resti della città Inca.
Nonostante questo avviso, il Perù non ha previsto una riduzione del flusso, avviando al contrario la progettazione e quindi la costruzione del nuovo aeroporto. All’annuncio di questo potenziamento strutturale nell’area di Machu Picchu, l’Unesco ha inviato a Lima una lettera preoccupata per il destino non solo del sito archeologico, ma anche dell’area circostante.
Il nuovo aeroporto di Machu Picchu
Il nuovo aeroporto di Machu Picchu, in Perù, è in via di costruzione a Chinchero: la data della fine dei lavori è fissata attualmente per il 2024 (dopo che inizialmente il presidente peruviano Martin Vizcarra aveva indicato il 2023 come anno di apertura dello scalo). La cittadina in cui sorgerà questa nuova importante struttura dista qualche decina di chilometri dal sito archeologico: vista la morfologia dell’area è infatti stato impossibile individuare una posizione più vicina.
Ciononostante, dal punto di vista della viabilità, sarà comunque un grandissimo passo in avanti: attualmente l’aeroporto utilizzato per raggiungere Machu Picchu è come anticipato quello di Cusco, che presenta una sola pista, e che non è collegato da nessuna strada in direzione di Machu Picchu.
Il nuovo aeroporto potrà invece accogliere un numero maggiore di velivoli, nonché aerei più grandi, provenienti da tutti i principali aeroporti sudamericani e nordamericani: da lì, i turisti potranno prendere direttamente un bus per raggiungere l’antica città Inca. Tra i sostenitori del nuovo aeroporto di Machu Picchu c’è chi sottolinea come questa costruzione sia essenziale proprio per salvaguardare Cusco, una città che con i suoi 300 mila abitanti non può più reggere il peso di un continuo flusso di turisti, i quali arrivano al piccolo aeroporto per visitare il “vicino” sito archeologico e poi ripartire.
Chinchero, dove sorgerà il nuovo aeroporto di Machu Picchu
Chinchero, lì dove sta per essere costruito l’aeroporto di Machu Picchu, non è una città come le altre. Si tratta di un tipico villaggio andino, che gli incas indicano come “il luogo dove nasce l’arcobaleno”, e si trova nel bel mezzo di un altopiano, a un’altitudine fenomenale: si parla infatti di 3.732 metri sul livello del mare, circa 400 metri più di Cusco, e circa 1.300 metri più di Machu Picchu. Nota a sua volta per la presenza di rovine inca, la cittadina si trova all’inizio della Valle Sacra, ed è apprezzata dai visitatori per la presenza di un caratteristico mercato.