Trasformazione digitale: come si applicano le nuove tecnologie al settore delle costruzioni

La trasformazione digitale sta avanzando velocissima in tutti i settori, accelerata come è noto fin dall’inizio del 2020 dal diffondersi della pandemia, la quale ha avuto l’effetto collaterale – in primis per via dello smart working – di rendere ancora più centrali le nuove tecnologie. Perché la trasformazione digitale è proprio questo, il processo di evoluzione dei modelli aziendali a partire dall’avanzamento continuo in campo tecnologico. L’immissione di nuovi strumenti digitali, hardware e software, dà il via e nutre un mutamento radicale della cultura aziendale, dei metodi e dei flussi di lavoro. Come tale, la digital trasformation sta portando a un’evoluzione anche nel settore delle costruzioni: vediamo come l’edilizia è cambiata e sta cambiando in conseguenza a questo nuovo approccio figlio dell’evoluzione IT.

 

La trasformazione digitale e le costruzioni: lo studio di IDC

Nel 2020 IDC ha condotto uno studio dedicato alla trasformazione digitale nel mondo dell’edilizia, intitolato “The Future of Connected Construction”. Nell’indagine sono stati coinvolti oltre 800 professionisti provenienti da Europa, America (Nord e Sud) e Asia. Il risultato più interessante è quello che testimonia che, per quasi 4 società di costruzioni su 5, la trasformazione rappresenta una priorità. Più precisamente, il 72% degli intervistati ha indicato la digital trasformation come una priorità cruciale per lo sviluppo dei processi di lavoro, dei modelli di business e degli ecosistemi aziendali. Lo studio riporta anche i risultati di singoli Paesi, così da poter affermare per esempio che l’importanza riconosciuta alla trasformazione digitale nell’ambiente delle costruzioni è particolarmente alta nel Regno Unito, dove la digital trasformation è indicata come priorità dall’83% degli intervistati. Non si parla peraltro solamente di desideri o di obiettivi per il futuro: l’81% dei professionisti britannici è infatti attivamente impegnato nel processo di trasformazione digitale.

Quanto ai progetti attuali, però, va detto che l’utilizzo delle soluzioni digitali continua a essere marginale. Solamente l’1% degli intervistati afferma per esempio di utilizzare strumenti digitali in oltre il 60% dei propri progetti, laddove più del 70% delle imprese utilizza soluzioni digitali in meno del 30% dei propri progetti. A quanto pare quindi sono chiari i benefici dello sviluppo digitale, le imprese sono pronte, ma deve ancora avvenire quello che può essere definito come il grande salto della trasformazione digitale nelle costruzioni.

Sono 5, secondo IDC, le sfide digitali che le aziende del settore devono affrontare in questi anni. La prima sarebbe la creazione di una roadmap tecnologica condivisa a livello aziendale per stabilire l’ordine degli investimenti nel mondo digitale; la seconda sarebbe la creazione di un’architettura tecnologica scalabile, seguita dalla terza, ovvero stabilire dei chiari obiettivi per misurare lo sviluppo; infine, le ultime due sfide sarebbero la raccolta delle necessarie skills tecnologiche e l’integrazione delle migliori pratiche digitali in azienda.

 

Il BIM, strumento chiave della digital trasformation nell’edilizia

Indubbiamente, se si dovesse trovare lo strumento cruciale che può guidare la trasformazione digitale nel mondo delle costruzioni, quello sarebbe il bene noto BIM, acronimo che sta per Building Information Modeling. Si tratta in estrema sintesi della rappresentazione digitale di una costruzione, capace di riportare caratteristiche fisiche e funzionali relative all’edificazione come peraltro agli altri step del ciclo di vita. Il BIM è sempre più diffuso nell’edilizia a livello mondiale, garantendo condivisione, flessibilità e trasversalità: va infatti sottolineato che questo strumento mette in contatto i diversi professionisti coinvolti in un progetto, permettendo così di avere un punto d’incontro per l’intero processo edilizio.

Si potrebbe guardare al BIM come alla virtualizzazione di tutte le informazioni relative a un’opera, preziosa nella fase di progettazione come in quella di costruzione e, successivamente, di manutenzione.

 

Nuove figure professionali

Va sottolineato che la trasformazione digitale, ancor prima che diffusione di strumenti e tecnologie digitali, è e deve essere evoluzione delle competenze dei lavoratori. Negli ultimi anni si sono visti dunque nuovi professionisti affacciarsi nel mondo delle costruzioni, come per esempio il tecnologo in tecnologie della fisica delle costruzioni, che mira a migliorare i processi costruttivi e risolvere problemi applicativi; o il progettista sistemico, formato per fornire soluzioni moderne a partire dall’utilizzo di sistemi innovativi e materiali sostenibili; o ancora, si pensi agli esperti in domotica. In alcuni casi si parla di figure professionali del tutto nuove, in altri invece si ha che fare con operatori già presenti nel settore che, nel tempo, hanno implementato nuove competenze; e così sarà anche nei prossimi anni, con professionisti che si specializzeranno nell’uso di droni, di strumenti per la mappatura digitale e via dicendo.

Materiali innovativi

La trasformazione digitale nel campo dell’edilizia passa anche attraverso l’uso di materiali sempre più innovativi, i quali possono essere implementati proprio in virtù delle nuove tecnologie. Utilizzare questi nuovi materiali significa di volta in volta ridurre i costi di manutenzione, ridurre il fabbisogno energetico o diminuire in modo drastico le emissioni nocive. Si pensi per esempio ai vetri fotovoltaici di ultima generazione, che permettono di costruire impianti per l’energia rinnovabile sempre più efficienti e controllabili. O si pensi ai prodotti che possono essere realizzati a partire da questi materiali innovativi, come per esempio i pavimenti che trasformano il calpestio in energia elettrica.

Tecnologie digitali e sicurezza

Non solo performance e sostenibilità: le nuove tecnologie digitali impiegate in edilizia possono avere importanti benefici anche nel campo della sicurezza, per ridurre il numero di infortuni e di morti nel campo delle costruzioni. Dai sensori da applicare agli oggetti fino a quelli da applicare direttamente agli operatori, la possibilità è quella di avere un maggiore controllo dei movimenti e di poter segnalare e di conseguenza bloccare minacce imminenti. Grazie alle nuove tecnologie è infatti possibile avere aggiornamenti in tempo reale su coordinate GPS, movimenti e parametri vitali delle persone, in modo da poter intervenire sul brevissimo come sul lungo termine per aumentare sicurezza e salute dei lavoratori.

 

Internet of Things e Smart Building

Infine, parlando della trasformazione digitale in edilizia, non si possono dimenticare le possibili evoluzioni permesse dall’Internet of Things, e quindi da tutta quell’ampia gamma di tecnologie che permettono di parlare di edifici intelligenti e, di conseguenza, di Smart City. Dal controllo automatizzato degli impianti a quello del consumo energetico, l’IoT permette di monitorare in ogni momento i parametri principali di un edificio, per aumentare comfort, salute, sostenibilità e risparmio energetico.