La città di Sydney e lo stato del New South Wales hanno svelato il Master Plan 2050, un progetto che trasformerà il Sydney Olympic Park nel cuore verde della città. A questa trasformazione urbana, tra le più importanti del paese, contribuisce anche l’espansione della rete di trasporti metropolitani, con la Sydney Metro-Western Sydney Airport, in fase di sviluppo, come elemento di spicco.
Ma le linee metropolitane esistenti offrono già caratteristiche straordinarie, in particolare le otto nuove stazioni recentemente inaugurate lungo l’ultima tratta della Sydney Metro, che collega Chatswood a Sydenham. Queste stazioni accolgono incredibili opere d’arte pubblica legate alla comunità locale. Ecco le più interessanti.
Martin Place Station
Come snodo centrale della Sydney Metro, Martin Place Station ospita alcune delle installazioni più spettacolari della rete. Tra queste spiccano Continuum e Shelter of Hollows dell’artista Mikala Dwyer, nata a Sydney e Four Continents di Douglas Annand.
La stazione offre anche un’esperienza immersiva di luci e suoni chiamata Mulu Giligu, che in lingua Gadigal significa “sentiero di luce”. Questo passaggio pubblico, che collega le nuove piattaforme alla stazione esistente, utilizza un algoritmo che assicura variazioni continue di luci e suoni, offrendo a ogni visitatore un’esperienza sempre diversa e unica.
Central Station
Alla Central Station, i pendolari vengono accolti da una vasta pavimentazione che richiama l’aspetto di una pista di atletica. Osservandola più da vicino, si scopre che l’opera, intitolata All Alongside Each Other e realizzata da Rose Nolan, integra frasi meditative come “respira naturalmente” e “rimani concentrato quando tutto si muove intorno a te”. È una delle opere più grandi mai installate in una stazione ferroviaria australiana.
Waterloo Station
La Waterloo Station dà il benvenuto ai viaggiatori con un imponente ritratto in bianco e nero, alto 9,7 metri, raffigurante una bambina aborigena. Proseguendo lungo le scale mobili, si attraversa un murale creato dall’artista indigena Nicole Monks, arricchito da centinaia di impronte della comunità locale, che insieme formano una mappa simbolica delle storie e dei percorsi della zona.