Energia pulita in grado di alimentare nuove forme di trasporto, come ad esempio quella delle auto elettriche. Per la prima volta nella storia del Paese, Infrastructure Australia, l’organismo indipendente che ogni anno pubblica la lista dei progetti considerati prioritari per la modernizzazione delle infrastrutture, inserisce tra le priorità la mobilità sostenibile. E in particolare la produzione di veicoli elettrici e di una rete energetica efficiente e in grado di alimentarli.
Nel panel di 121 interventi strategici che vale 58 miliardi di dollari australiani (40,8 miliardi di dollari Usa) è finita così la mobilità elettrica e il 14 febbraio scorso, all’interno del comunicato stampa ufficiale con cui Infrastructure Australia ha presentato la sua lista annuale di interventi necessari, l’istituto ha sottolineato che la diffusione massiccia di veicoli elettrici potrebbe lanciare una delle più importanti trasformazioni nel settore dei trasporti dalla nascita delle locomotive diesel.
«Per la prima volta – ha dichiarato in una nota inviata al Parlamento la Presidente di Infrastructure Australia, Julieanne Alroe – gli investimenti nel trasporto elettrico sono stati inseriti tra le priorità per il paese, nella convinzione che questa tecnologia possa assicurare benefici ambientali e produttivi, ma solo se supportata da un investimento infrastrutturale di tipo strategico».
Infrastructure Australia ha aiutato negli anni il paese a sviluppare strategie di investimento di lungo periodo, e le sue raccomandazioni hanno rappresentato una guida per i governi nell’individuazione di alcuni progetti chiave come ad esempio Sydney Metro, il più grande progetto di trasporto pubblico dell’Australia.
Così come fatto in passato, nell’ultimo rapporto la Presidente Alroe spiega che il paese è chiamato adesso a investire nella produzione e distribuzione di energia per assicurare il funzionamento di un numero sempre crescente di veicoli elettrici. «Entro il 2040, i veicoli elettrici rappresenteranno il 70% dei nuovi veicoli immessi sul mercato e il 30% dell’intera flotta australiana. Attualmente sono in funzione solo 800 postazioni di ricarica, e solo 70 di queste garantiscono una ricarica veloce. Di contro, sono 6.000 le stazioni di benzina presenti in tutto il paese».
Anche il giornale Australian Financial Review ha pubblicato un’analisi secondo la quale nel paese girano appena 2.300 automobili elettriche, molto meno rispetto ad altri stati.
C’è quindi molto da fare, e va fatto intervenendo prima di tutto sulle capacità produttive e distributive del National Electricity Market (NEM). Il NEM è uno dei più grandi impianti elettrici del mondo, è dotato di una rete di cavi lunga 40.000 chilometri, e garantisce l’approvvigionamento energetico a 9 milioni di consumatori.
Le altre sfide del paese
Accanto al tema della mobilità elettrica, Infrastructure Australia ha indicato anche altre sfide che il paese dovrebbe affrontare, primo tra tutti il congestionamento del traffico nelle grandi città, partendo da Sydney e Melbourne. «Il congestionamento nelle nostre città e nei centri urbani regionali che crescono rapidamente – ha dichiarato la Presidente Alroe nel suo intervento – non ha solo conseguenze negative per l’economia australiana, ma anche un impatto diretto sulle singole comunità. Le conseguenze si vedono sulle maggiori difficoltà che sorgono nell’accesso all’educazione, ai servizi sanitari, al lavoro o ad altre opportunità, per non parlare dell’impatto sulla qualità della vita delle nostre città e regioni». Oltre a questo, il documento punta il dito sulla sicurezza del sistema stradale regionale, che andrebbe migliorata. Tra il 2008 e il 2016, oltre la metà degli incidenti mortali si sono verificati proprio su questa tipologia di strade. «In proporzione al numero totale della popolazione, questo significa che nelle strade regionali il tasso di incidenti mortali è stato quattro volte superiore a quello registrato nelle grandi città».
121 progetti per il futuro dell’Australia
Più in generale la lista di Infrastructure Australia identifica 121 progetti che vengono considerati rilevanti su scala nazionale, e per i quali il governo dovrebbe assicurare un investimento di 58 miliardi di dollari australiani entro i prossimi 15 anni.
Tra i nuovi progetti aggiunti alla lista del 2019 ci sono ad esempio il Monash Freeway Upgrade Stage 2 (un progetto di ampliamento autostradale nello stato di Victoria); il Yanchep Rail Extension (l’estensione di quasi 15 chilometri di una linea ferroviaria nel Western Australia); e il Gawler Rail Line Electrification and Modernisation Project (la costruzione nello stato del South Australia di una linea ferroviaria elettrificata e a basso impatto ambientale).
Il vice primo ministro e ministro delle Infrastrutture, dei Trasporti e dello Sviluppo Regionale, Michael McCormack ha accolto le indicazioni di Infrastructure Australia, enfatizzando il ruolo cruciale svolto dall’Istituto.
«La consulenza strategica e la pianificazione esperta rappresentano una guida fondamentale per i prossimi 10 anni di attività del governo, nel corso dei quali abbiamo previsto progetti per un valore di 75 miliardi di dollari. Sono opere che faciliteranno la connettività nei trasporti, sosterranno la crescita economica e aiuteranno gli australiani a tornare a casa in poco tempo e senza correre rischi».