Buenos Aires contro l’inquinamento: come proteggere il bacino del Rio de la Plata

Mentre le acque di un canale del Rio de Plata si colorano di rosso per gli sversamenti delle industrie, il fiume Riachuelo rinasce grazie a un maxi impianto di trattamento delle acque inquinate, ridefinendo il futuro di Buenos Aires.

A inizio febbraio del 2025 il canale Sarandì, che attraversa la periferia sud-est di Buenos Aires, si è tinto di un color rosso acceso, scatenando l’immediato allarme nella popolazione della capitale argentina e di tutte le aree periferiche. Stiamo parlando infatti di uno degli affluenti del Rio de la Plata, sulle cui sponde tre impianti di potabilizzazione assicurano acqua potabile alla città e alla sua intera area metropolitana.

Secondo alcuni media locali, ad alterare il colore delle acque del Sarandì pare sia stato lo scarico illegale di tinture tessili provenienti dalle concerie della zona. «Non è la prima volta che si verificano episodi come questo. Negli anni abbiamo visto il canale di tutti i colori», racconta alla tv argentina una donna che vive sulle sponde del torrente. «Si è tinto di blu, di verde, rosa, viola, e c’è stata una volta in cui queste acque sembravano olio perché ricoperte da uno strato di grasso».

Purtroppo da parecchi anni i fiumi che attraversano le aree industriali di Buenos Aires sono tutti interessati da altissimi livelli di inquinamento. A fronte di questa situazione, nel 2006 gli abitanti del bacino si riunirono in una class action contro lo Stato argentino riuscendo, dopo due anni, a ottenere il riconoscimento dei loro diritti. La Corte di Giustizia argentina per contrastare l’inquinamento delle acque ordinò infatti la realizzazione di una serie di importanti progetti mirati.

Il più significativo è sicuramente quello che ha interessato il fiume Riachuelo (64 chilometri di lunghezza), altro affluente del Rio de la Plata (non troppo lontano dal canale Sarandì) e anch’esso storicamente tra i più inquinati al mondo. Ma a differenza del Sarandì, il futuro del Riachuelo è decisamente più nitido grazie a un maxi progetto di gestione e trattamento delle sue acque inquinate.

Contro l’inquinamento: il progetto simbolo che salva il grande fiume di Buenos Aires

Per 150 anni il Riachuelo (noto anche come Rio Matanza) è stato oggetto di sversamenti irregolari da parte delle fabbriche situate lungo le sue sponde e ha subito gli effetti dell’inquinamento ambientale causato da acque piovane non gestite e fognature clandestine.

Purtroppo, le sue esondazioni colpiscono quartieri molto popolosi come La Boca o Barracas ingenerando un altissimo impatto ambientale sulla popolazione, che ha spinto il governo a realizzare un progetto definito Sistema Riachuelo per la gestione delle acque inquinate, da cui trarranno beneficio 4,3 milioni di persone.

Gli interventi sono stati divisi in tre lotti. Il primo ha previsto la costruzione di un sistema di tunnel sotterranei per raccogliere le acque inquinate e trasportarle fino a un impianto di trattamento progettato sulle coste del Rio de la Plata.

Il secondo lotto, in fase di ultimazione e affidato a Fisia Italimpianti (società del Gruppo Webuild, leader mondiale negli impianti di gestione idrica), riguarda proprio la costruzione dell’impianto di trattamento.

Il terzo lotto (realizzato dal Gruppo Webuild e già completato) ha previsto la costruzione di un nuovo sistema di tunnel sotterranei e sottomarini lunghi 12 chilometri, che dall’impianto di trattamento si addentra nel cuore del bacino per rilasciare le acque trattate.

L’impianto di Fisia Italimpianti che pulirà il Riachuelo dalle acque inquinate

Assicurare il trattamento delle acque inquinate del Riachuelo e proteggere il Rio de Plata e Buenos Aires è uno dei progetti idrici più sfidanti al mondo. La prima rete di tubi (lotto 1) corre infatti a una profondità di 40 metri fino all’impianto di trattamento che sta ultimando Fisia Italimpianti, società del Gruppo Webuild. Qui, una serie di pompe idrauliche spinge le acque al livello di superficie, dove vengono trattate.

Una volta completato il trattamento, le acque vengono riportate a 40 metri di profondità e immesse nella seconda rete di tubi per il rilascio nel Rio de la Plata. Le acque trattate entreranno nel tunnel di scarico a una portata media di 27 metri cubi al secondo, smaltendo ogni giorno 2,3 milioni di metri cubi di acque reflue. Questi numeri fanno del “Sistema Riachuelo” una delle più grandi infrastrutture idriche al mondo, rivoluzionaria per il futuro di Buenos Aires.