ll Progetto Grand Ethiopian Renaissan Dam (GERD), in Etiopia, è attualmente in fase di costruzione. Il cantiere è situato lungo le rive del Nilo Azzurro, nei pressi del confine etiope-sudanese.
Una volta completato, sarà una delle dighe più grandi al mondo.
Il progetto offre diversi benefici per l'Etiopia, ma anche per tutti i Paesi rivieraschi a valle.
Tra questi: L’ospedale di GERD, un presidio per Tutti!
C’è una storia nella storia dentro il grande cantiere della diga di GERD.
Una storia che spiega come il maestoso progetto industriale sta già avendo un impatto positivo sulle popolazioni locali, ancora prima della sua inaugurazione. Le persone direttamente o indirettamente impiegate in questo progetto dal Gruppo Salini Impregilo sono 15.000: di queste, il 93% appartiene alla comunità locale. Il Gruppo Salini Impregilo ha avviato circa 60 iniziative negli ultimi tre anni che hanno coinvolto la costruzione e la gestione di scuole, strade, sistemi di approvvigionamento idrico e strutture sportive. Questo tipo di attività di vicinanza al territorio, effettuata costantemente dal Gruppo, ha assunto un ruolo particolarmente rilevante in particolare per l’assistenza sanitaria gratuita offerta alle comunità locali.
Negli ultimi anni, grazie all’attività dell’ospedale di GERD, tantissime persone hanno beneficiato dell’assistenza medica gratuita messa a disposizione dal Gruppo Salini Impregilo. Nel 2012 sono state 5.400 le persone che hanno ricevuto delle cure, rispetto alle 6.700 nel 2013; nel 2014 l’ospedale ha curato oltre 8.700 pazienti, realizzato circa 9.000 consulti medici e oltre 1.800 test di laboratorio.
Il sistema sanitario gestito dal Gruppo è costituito da un ospedale e quattro cliniche satelliti. L’ospedale, completato nello scorso anno, ha una capacità di 20 letti ed è pronto ad ospitare tanto i lavoratori stranieri, quanto il personale locale, ma anche le persone che vivono nei villaggi vicini al cantiere.
La qualità del servizio offerto è molto alta: i macchinari arrivano direttamente dall’Italia, mentre sono sei le ambulanze a disposizione e 71 i membri che formano lo staff medico e che sono impiegati a rotazione per garantire l’attività 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
Situato a 500 chilometri a Nord Ovest della capitale etiope Addis Abeba, l’enorme cantiere è un centro vitale per il territorio circostante e la struttura ospedaliera rappresenta un’eccellenza riconosciuta dalle autorità locali. Ma, soprattutto, rientra tra quelle iniziative indicate dai Millennium Development Goals delle Nazioni Unite come preziose per favorire lo sviluppo dei Paesi in via di sviluppo.
Nello specifico, la struttura è dotata di un Health Officer, supportato da uno staff medico specializzato, costantemente impegnato nell’assistenza alla comunità, e dedicato sia alla prevenzione e alla consulenza nella gestione di malattie gravi come l’HIV o la tubercolosi, sia alle più generiche campagne di vaccinazione, sempre in coordinamento con le autorità sanitarie locali.