Infrastrutture e sostenibilità, ma soprattutto infrastrutture sostenibili e rilancio economico. Il Covid-19, le misure di distanziamento sociale così come la crisi economica esplosa con la pandemia hanno dimostrato una volta ancora l’importanza ma anche il ritardo di molti paesi nella creazione di infrastrutture sostenibili.
Strade, ponti, ferrovie, linee metropolitane, così come ospedali e scuole capaci di ridurre le distanze tra gli strati più poveri e quelli più ricchi della popolazione, ma anche di combattere in modo efficace i cambiamenti climatici.
Al termine della battaglia contro il Covid-19, la sostenibilità sarà la nuova chiave per leggere lo sviluppo del futuro. Secondo i calcoli dell’Ocse, per dar vita a una nuova generazione di infrastrutture sostenibili e rispettare i parametri sul clima previsti dagli Accordi di Parigi sono necessari entro il 2030 investimenti per 6,9 trilioni di dollari.
Accedere all’energia e all’acqua pulita, ai trasporti sostenibili, a scuole e ospedali moderni deve essere un diritto per tutti, che dipende però dalla disponibilità di infrastrutture moderne e soprattutto progettate per essere “green”.
Le infrastrutture sostenibili per rimettere in moto l’economia
La necessità di rimettere in moto le economie globali dopo lo stop imposto dal Covid-19, ha convinto la maggior parte degli stati ad approvare misure di stimolo all’economia. In questo senso le infrastrutture svolgono un ruolo strategico, soprattutto se sono ispirate al principio di sostenibilità.
Secondo il World Economic Forum, ogni dollaro investito nelle infrastrutture sostenibili dai paesi in via di sviluppo assicura un ritorno in termini di ricchezza prodotta pari a 4 dollari.
Per quanto riguarda invece la media generale degli stati, investire l’1% del Pil nelle infrastrutture produce un ritorno economico dello 0,4% nel primo anno e dell’1,5% in ciascuno dei quattro anni successivi.
Le infrastrutture, e in particolare quelle sostenibili, diventano così strumento per rilanciare l’economia dopo la crisi pandemica.
Investire nella sostenibilità: gli Stati Uniti in prima fila
La prova di forza mostrata dal Presidente americano Joe Biden con l’annuncio del Build Back Better, l’insieme delle misure di stimolo all’economia, fonda parte della sua forza proprio sulle infrastrutture sostenibili.
Il pacchetto di interventi, per un totale di 7 trilioni di dollari, prevede al suo interno anche l’American Jobs Plan destinato al riammodernamento delle infrastrutture e alla rivoluzione ambientale che dovrebbe essere innescata proprio dalla trasformazione energetica.
Puntare su infrastrutture in grado di creare energia pulita, sostenere la mobilità sostenibile, favorire un uso virtuoso della risorsa idrica e ridurre l’inquinamento è l’obiettivo dell’America di Biden, come lo stesso Presidente ha annunciato pubblicamente in più occasioni.
Simbolo di questo nuovo corso delle infrastrutture americane è divenuto l’aeroporto LaGuardia di New York City, impresso fino a pochi mesi fa nell’immaginario collettivo per i suoi saloni spogli, i muri rovinati, i terminal obsoleti.
Tutto questo appartiene al passato perché, proprio nei mesi del Covid-19, l’aeroporto LaGuardia è stato al centro di un piano di interventi da 4 miliardi di dollari incentrati sulla sostenibilità.
I lavori si sono concentrati nel Terminal B e hanno previsto, oltre al rifacimento complessivo della struttura, l’alimentazione di tutti gli impianti elettrici – compresi i nastri per i bagagli – attraverso l’impiego di energia rinnovabile, sofisticati sistemi di purificazione dell’aria, oltre al ricorso a materiali e tecniche di costruzione innovativi. Tutto questo per inseguire l’obiettivo della Port Authority di New York e New Jersey di ridurre le emissioni di CO2 negli scali newyorkesi dell’80% entro il 2050.
Anche in termini di forza lavoro, le 400 persone impegnate nel maxi progetto di ristrutturazione dello scalo provengono quasi interamente dal Queens, il quartiere di riferimento dell’aeroporto.
Costruire in modo sostenibile sarà sempre più un imperativo. Non solo per le grandi infrastrutture, ma anche per l’edilizia civile. Dagli ospedali alle scuole fino ai nuovi centri residenziali, la sostenibilità diventa il paradigma per immaginare un nuovo modello di convivenza, elaborato sugli insegnamenti della pandemia.