Un parco sconfinato che sorgerà su un’area di 80 ettari. Una eccellenza per tutta la regione della Ile-de-France, capace di dare ospitalità a imprese, formare talenti, creare nuovi insediamenti urbani sostenibili. Un attrattore internazionale costruito intorno all’intreccio strategico di una delle più grandi arterie moderne di mobilità sostenibile: il Grand Paris Express, la nuova metro della Grande Parigi.
Lo ZAC Campus Grand Parc, il maxi progetto di sviluppo urbano da 7 miliardi di dollari, è tutto questo insieme, ma soprattutto la prova di quanto le sinergie tra le grandi opere di mobilità sostenibile e i piani di sviluppo urbanistico possano insieme dare vita a iniziative innovative, improntate a ridisegnare i confini delle grandi città all’interno dei principi e delle tecnologie tipici delle smart cities.
Questo succederà a Parigi, dove intorno ad alcune stazioni chiave del Grand Paris Express sorgerà il nuovo Parco tecnologico, collegato in modo efficiente con la città, ma anche indipendente grazie ad un progetto che prevede la costruzione di alloggi sostenibili, la creazione di luoghi comuni e di spazi da destinare a università, centri di ricerca, poli tecnologici.
Il progetto del grande campus fuori Parigi
Il senso dell’operazione ZAC Campus Grand Parc è quello di realizzare un campus urbano che abbia però una vocazione internazionale e che sia centrato sulla ricerca e sull’innovazione soprattutto nell’ambito della salute. Quindi ospedali, centri di ricerca, poli universitari saranno gli obiettivi primari per “riempire” gli enormi spazi previsti dal progetto.
Ad oggi il progetto prevede uno sviluppo del Parco su 80 ettari con un orizzonte per la fine dei lavori indicato al quarto trimestre del 2027. All’interno del parco sorgerà un centro d’eccellenza per le attività scientifiche di 150mila metri quadrati, un centro per l’istruzione e la formazione delle professioni sanitarie di 20mila metri quadrati, mentre alle abitazioni (per cittadini o imprese), saranno destinati 215mila metri quadrati e 30.mila metri quadrati ai negozi e alle attività di servizi.
L’obiettivo è dar vita a una vera e propria cittadella della scienza, dove però le attività delle imprese e dei centri di formazione possano convivere con le esigenze quotidiane dei cittadini che sceglieranno di andare a vivere in questo nuovo “angolo” di Parigi.
Il progetto guarda proprio a questa integrazione tra la vocazione accademica e imprenditoriale del nuovo Parco, ma anche l’esigenza di mettere a disposizione della città nuovi spazi abitativi. E così la pianificazione del territorio è stata pensata in un’ottica di urbanizzazione multifunzionale dove case private convivono con le attività economiche, ma soprattutto beneficiano di autonomia e insieme di integrazione con il resto della metropoli proprio grazie alla rete di trasporto sostenibile rappresentata dal Grand Paris Express.
La grande metro che unisce il Parco a Parigi
L’istantanea per capire alla perfezione quale sarà la portata di questo progetto è quella che raffigura la stazione di Villejuif-Institut Gustave Roussy. Si tratta di una stazione strategica sul percorso del Grand Paris Express (la maxi-opera sulla quale è al lavoro anche il Gruppo Webuild) perché qui si intersecano le linee 14 e 15 della rete, proprio ai piedi dell’Istituto Gustave Roussy. In sostanza, da questa stazione che si troverà a un passo dal nuovo Parco sarà possibile raggiungere in pochi minuti il centro della capitale così come l’aeroporto di Orly.
Oltre alla stazione di Villejuif, sorgerà qui un’altra stazione della linea 14, anch’essa parte del Gran Paris Express e raggiungibile a piedi in pochi minuti dal Parco. Per rendere ancora più efficiente e integrata la rete dei trasporti, l’amministrazione cittadina ha previsto anche la creazione di una serie di linee di superficie coperte da autobus locali che permetteranno ai residenti di muoversi agevolmente all’interno del sito e allo stesso tempo di accedere velocemente alle stazioni della metropolitana.
Il parco verde e sostenibile per la Parigi del futuro
L’accesso a una efficiente e capillare mobilità sostenibile risponde al senso stesso di questo progetto, che nasce con un doppio obiettivo: da un lato creare una nuova centralità cittadina, moderna e innovativa, dall’altro fare in modo che questa centralità non resti una cattedrale nel deserto ma sia collegata al resto di Parigi.
E così, nella progettazione stessa del Parco, l’impronta che è stata data è quella dell’eco-distretto, ovvero di un hub sostenibile che risponda ai più moderni criteri tecnici, tanto nella costruzione quanto nella gestione successiva. Dallo sviluppo dei trasporti all’utilizzo di materiali edilizi di basso consumo, dal ricorso alla geotermia per la produzione di elettricità alla realizzazione di un sistema green di gestione delle risorse idriche così come delle acque reflue: il nuovo Parco sarà insomma un quartiere verde e innovativo nel quale sono previste – tra le varie iniziative – anche la piantumazione di 800 nuovi alberi così come la realizzazione di oltre 2 ettari di verde pubblico.
In tema di energia, una rete geotermica assicurerà il fabbisogno di calore e di acqua calda a tutti gli edifici del distretto, prelevando acqua geotermica a grande profondità, al fine di estrarne calore e immetterla nuovamente al suo strato originario.
Sono queste solo alcune delle innovazioni dello ZAC Campus Grand Parc, una delle meraviglie della nuova Parigi che sorgerà anche grazie all’impatto del Grand Paris Express.