Nel picco della crisi del Coronavirus era stato trasformato in uno dei più grandi centri di vaccinazione d’Europa. Miracoli di una città come Berlino, capace di cambiare volto dal giorno alla notte offrendo ogni volta un’immagine diversa di sé. Oggi il vecchio aeroporto di Tegel, da anni in disuso, sembra lanciato verso una sfida ancora più grande: diventare il centro di gravità del più ambizioso progetto di riqualificazione urbana della storia cittadina dalla caduta del Muro di Berlino.
Impresa possibile solo in una metropoli come Berlino e solo in un’area come quella aeroportuale con i suoi 5 milioni di metri quadrati, una superficie doppia rispetto a quella della città di Monaco.
Il vecchio Tegel è quindi una città nella città, e proprio per questo si candida a farsi interprete del nuovo volto di Berlino, luogo dove qualità della vita, sostenibilità e tecnologie si incontrano attraverso soluzioni infrastrutturali innovative.
Aeroporto di Tegel: il parco tecnologico nella città del futuro
Il punto di partenza di un progetto infrastrutturale così iconico è il vecchio terminal esagonale, un monumento alla storia cittadina intorno al quale dovrebbe sorgere il nuovo impianto di edifici, spazi pubblici, infrastrutture di mobilità che daranno vita al quartiere del futuro.
Secondo i primi progetti, l’intera area dovrebbe essere esclusa alle automobili e dovrebbe diventare da un lato la residenza di 10.000 persone e dall’altro il centro operativo di un nuovo parco tecnologico dove le imprese possano convivere con il mondo accademico e della formazione. Nel suo complesso l’opera è grandiosa e prevede un investimento, misto pubblico/privato, per un totale di 8 miliardi di euro, necessari per completare l’intero progetto di riqualificazione. Oltre alle residenze tradizionali, il progetto prevede una quota destinata all’housing sociale, anche se la parte del leone la faranno le imprese e le università. Secondo i piani dei promotori, almeno 5mila studenti seguiranno le lezioni all’interno della nuova area, mentre i posti di lavoro creati arriveranno alle 20mila unità.
Secondo i piani la zona sarà poi servita attraverso una rete di mobilità sostenibile, come bus elettrici, metropolitane leggere, piste ciclabili. Nella costruzione degli edifici sarà privilegiato l’uso di materiali sostenibili, mentre un sistema sofisticato di raccolta idrica permetterà di non disperdere le acque piovane.
La complessità e i costi elevati del progetto hanno naturalmente acceso il dibattito tra gli abitanti di Berlino anche se, per quanto unico al mondo, anche altre città hanno lanciato negli anni passati ambiziosi progetti di riqualificazione dei loro vecchi aeroporti. È successo ad esempio con il Kai Tak Airport di Hong Kong e con il terminal Ellinikon di Atene.
Il nuovo volto di Berlino
Il progetto di riqualificazione di Tegel è figlio della nuova filosofia che la città di Berlino ha sposato negli ultimi anni. Una filosofia improntata sull’innovazione e sulla disponibilità a cambiare profondamente lo skyline cittadino in nome di una riqualificazione urbana sostenibile. Tutto questo risponde al desiderio di diventare una metropoli smart, come dimostrano i numeri. Solo negli ultimi anni in città sono nate 3.000 imprese innovative, fondate da giovani provenienti da tutto il mondo. Sono le stesse imprese che hanno sede nei nuovi complessi che stanno sorgendo in giro per la città: edifici innovativi, interconnessi e sostenibili capaci di ridisegnare il volto di quella città impressa ancora oggi nell’immaginario collettivo per quel muro che la divideva in due.
La mobilità al servizio della sostenibilità
Essere sostenibili, a Berlino, significa muoversi rapidamente, riducendo il traffico e inquinando poco. Oltre agli storici treni gialli della metropolitana, conosciuti in tutto il mondo, la città è al centro di un ambizioso piano di sviluppo che ha un orizzonte temporale al 2035 e un investimento complessivo di 32 miliardi di dollari. Il piano punta all’ammodernamento delle linee ferroviarie cittadine così come del trasporto di superficie, sempre in chiave ferroviaria.
Secondo il piano la rete di trasporto di superficie dovrà essere ampliata entro il 2035 del 28%, passando da 194 a 267 chilometri di ferrovie cittadine, puntando principalmente su treni leggeri o treni di superficie. Parallelamente anche il numero dei tram in funzione aumenterà del 38%. Alcuni di loro, probabilmente, taglieranno in due la metropoli segnando un nuovo tracciato: quello che collega la città del Muro con l’avveniristico quartiere che sorgerà sulle ceneri del vecchio aeroporto di Tegel.