Treni veloci e Green Deal: l’alta velocità per la sostenibilità nell’Unione Europea

L’inaugurazione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Parigi e Berlino è la conferma che l’Unione Europea, sotto la guida della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, vuole creare un grande network continentale di treni veloci.

A fine 2024, nell’affollata stazione Parigi Gare de L’Est, è partito un treno ad alta velocità con destinazione Berlino, inaugurando una nuova linea ferroviaria di 1.100 chilometri che consente di collegare le due capitali in otto ore. Un servizio analogo a quello che in primavera la SNCF (Società nazionale delle ferrovie francesi) e FS/Trenitalia torneranno a offrire da Milano a Parigi e viceversa, grazie a treni veloci con un tempo di viaggio di sette ore e sette minuti. Due esempi concreti della continua espansione della rete di alta velocità ferroviaria europea, che oggi, in tutta l’Unione Europea, copre 15.200 chilometri con ulteriori 3.000 in fase di costruzione.

Del resto, lo sviluppo delle linee ferroviarie veloci è uno dei punti strategici del Green Deal europeo, che mira a ridurre le emissioni dei mezzi di trasporto del 90% entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, il piano prevede di raddoppiare i treni veloci entro il 2030 e triplicarli nei successivi venti anni.

L’impegno dell’Unione Europea in questa direzione è stato sottolineato di recente dalla stessa presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha indicato lo sviluppo delle reti ferroviarie veloci tra i progetti chiave del suo secondo mandato a Bruxelles. Nell’agenda economica della presidente per i prossimi cinque anni c’è un piano espressamente dedicato all’alta velocità ferroviaria con previsioni di spesa per 500 miliardi di euro entro il 2050.

Il piano, affidato al nuovo commissario ai Trasporti dell’Unione Europea, Apostolos Tzitzikostas, dovrebbe generare benefici economici per 750 miliardi di euro entro il 2070 e benefici ambientali con un risparmio di oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Inoltre, è stata stimata la creazione di 1,5 milioni di posti di lavoro.

L’Unione Europea punta sui treni veloci

Secondo gli ultimi dati Eurostat, tra il 2013 e il 2023, i chilometri di linee ferroviarie dedicate all’alta velocità nell’Unione Europea sono stati in costante crescita, passando da 2.744 km a 8.556 km (+47,2%).

Spagna e Francia sono i paesi in cui si è registrata la maggiore espansione, e che insieme rappresentano quasi tre quarti della rete ferroviaria veloce dell’UE (Spagna 37,3%; Francia 32,1%). La Spagna, con 3.190 km (+66% rispetto al 2013), è al primo posto (seconda al mondo dopo la Cina); seguono la Francia (2.748 km) e la Germania (1.163 km). L’Italia, con 1.097 km (+63% rispetto ai 675 km del 2013), è quarto posto. In altri paesi come Belgio, Paesi Bassi e Danimarca, invece, la rete ferroviaria veloce non ha fatto progressi significativi nell’ultimo decennio preso in esame.

Di contro, c’è da tener presente che sono ancora pochi i paesi dell’UE con linee ferroviarie dedicate all’alta velocità. Nel 2023, in Spagna era pari al 19,8% della lunghezza totale della rete ferroviaria nazionale; in Francia del 10% e in Italia di appena il 2,3%.

Il primato delle ferrovie nello sviluppo dei trasporti (e non solo) nell’Unione Europea

La costruzione dei nuovi collegamenti ferroviari ad alta velocità fa parte del più ampio progetto di sviluppo della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T), che, con porti, aeroporti e terminal ferroviari, collegherà 424 città europee. Nove corridoi della rete includono linee ferroviarie per i treni veloci di grande portata.

Oltralpe è in corso l’estensione della linea ferroviaria Bordeaux-Tolosa (222 km), che dovrebbe entrare in funzione nel 2032. In Spagna, si lavora sulla “Y basca” (182 km), che collegherà le città di Bilbao, Vitoria-Gasteiz e Donostia-San Sebastián.

In Italia, tra le principali linee ferroviarie in costruzione ci sono alcune su cui è impegnato il Gruppo Webuild, a partire dal mega progetto della Galleria di Base del Brennero (55 km), il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo che avrà un ruolo fondamentale nella connessione transnazionale tra Italia e Austria.

Altre linee ferroviarie chiave sono la Verona-Padova (76,5 km); la Milano-Genova (53 km, di cui 36 in galleria); la Napoli-Bari (145 km), con cui il viaggio in treno tra le due città sarà di 2 ore contro le circa 4 attuali; e infine, il lotto 1a Battipaglia-Romagnano (35 km) della linea Salerno-Reggio Calabria, che una volta completata consentirà di muoversi tra le due città in 3 ore e 40 minuti contro le oltre 5 ore di oggi.