Webuild consegna il nuovo centro direzionale Eni

Il nuovo quartier generale Eni è un simbolo di eccellenza ingegneristica, di sostenibilità e bellezza. Un’opera destinata a cambiare lo skyline di Milano. 1/10
Il complesso si estende per 65mila mq e può ospitare fino a 4.600 postazioni di lavoro. Impegnati nella costruzione 3.000 persone e circa 400 aziende fornitrici. 2/10
Il quartier generale Eni è stato progettato dallo studio internazionale di architettura Morphosis Architects. 3/10
La struttura è caratterizzata da tre torri: la Icon Tower, un edificio di dieci piani, la Landmark Tower, l’edificio più grande con una superficie di 23.700 mq, e la Skygarden Tower, l’edificio centrale sovrastato da un giardino. 4/10
Le torri sono tutte collegate tra loro da due ponti sospesi e realizzati in carpenteria metallica. Il collegamento tra la Icon e la Skygarden Tower è lungo 68 metri ed è costituito da tre campate, mentre quello che collega l’Icon e il Landmark raggiunge gli 85 metri di lunghezza e una larghezza variabile dai 3 ai 15 metri. 5/10
Il Nuovo Centro Direzionale Eni è stato sviluppato rispettando i più elevati standard di efficienza energetica e sostenibilità ambientale ottenendo certificazione LEED Gold, tra i più alti riconoscimenti in termini di edilizia “green”. 6/10
Per rispettare al massimo l’obiettivo della sostenibilità, tutto il ferro e il calcestruzzo utilizzati nella realizzazione del building sono giunti in cantiere da meno di 200 km di distanza e con percentuali di riciclaggio pari al 90% nel caso del ferro e al 5% per il calcestruzzo. 7/10
Oltre alla mensa con una zona catering e una meeting room, le strutture sono dotate di un centro congressi da 360 posti e un’area parcheggi e stalli bici privati in grado di ospitare in tutto 900 mezzi. 8/10
Tutto intorno alle tre torri si sviluppa la Main Island, un’isola verde che risponde all’intenzione di immergere questo centro direzionale nella natura preservando il legame con il paesaggio circostante di San Donato Milanese. 9/10
Il massimo rendimento energetico della struttura è stato raggiunto anche grazie alla realizzazione di facciate Double Skin dotate di particolari sistemi di schermatura esterna denominati “Orange” e “Blu”, che favoriscono la penetrazione della luce all’interno degli edifici. 10/10

Il Nuovo Centro Direzionale Eni a San Donato Milanese è terminato. Il Gruppo Webuild ha consegnato al colosso energetico italiano un’opera architettonica e ingegneristica unica, sostenibile e bella. Un quartier generale innovativo, immerso in un parco verde e che risponde ai più stringenti criteri di sostenibilità.

Grazie alle sue forme, alla sua maestosità e complessità il mega building contribuirà anche a riscrivere lo skyline dell’area metropolitana di Milano. E con le sue facciate, cangianti, fatte di sfumature da rosa a viola, da rosso ad arancio in contrasto con il blu del cielo, il building offre una sensazione cromatica vibrante.

La sinuosità delle sue linee crea coesione fra tutte la parti del progetto. Un ricorrersi di curve, che oltre ad ammorbidire la grande estetica degli edifici ne creano di fatto l’identità. E infine, le linee che si che incrociano tra i vari piani a iniziare da quelli dei cavi tensori appena fuori dalle finestre: intrecci, riflessi, specchi che creano giochi di ambienti e di spazi ma solo nella mente e nello sguardo di chi osserva perché inesistenti nella realtà.

Foto di Marco Tortato