Dopo Qatar 2022, la Penisola Araba è tornata nuovamente protagonista dei campionati mondiali di calcio con la recente assegnazione all’Arabia Saudita dei Mondiali di Calcio 2034, la prima Coppa extra-large con 48 nazionali ospitate in un solo paese, 104 partite in programma. Un’occasione unica per l’Arabia Saudita nell’ambito del suo grande piano Vision 2030, volto alla modernizzazione economica, sociale, culturale e infrastrutturale, che sta permettendo al paese di assumere un ruolo sempre più centrale a livello geopolitico.
Oltre 20 miliardi di dollari gli investimenti previsti soltanto per la costruzione di 15 nuovi stadi di calcio, distribuiti nelle cinque città designate: Riyadh, Jeddah, Khobar, Abha e la nuova città futuristica Neom.
Quattro impianti sono già esistenti e verranno profondamente riqualificati, tre sono in costruzione e altri otto sono stati pianificati ex novo. Inoltre, 132 saranno in totale i luoghi per l’allenamento e 73 le strutture per ospitare le delegazioni internazionali.
Stadi dell’Arabia Saudita: i record dello stadio di Riyadh intitolato a King Salman
Nella capitale saudita, Riyadh, per Saudi 2034 saranno disponibili otto stadi, tra cui il King Salman International Stadium, destinato a ospitare la cerimonia di apertura e quella di chiusura dei mondiali di calcio.
Il progetto, firmato dallo studio di architettura internazionale Populous, prevede che l’impianto venga inaugurato nel 2029 a Widdiya City, un nuovo distretto cittadino interamente dedicato allo sport. Con 92.000 posti a sedere, sarà tra i più grandi stadi di calcio del mondo e il più grande dell’Arabia Saudita.
Le sue caratteristiche architettoniche sono state pensate affinché la struttura si adattasse al clima e al territorio, assicurando ombra e ventilazione naturale sugli spalti. Al suo interno e nelle aree intorno ci saranno altri campi da calcio, palazzetti polifunzionali, uno stadio di atletica, un centro acquatico e numerosi spazi commerciali.
La realizzazione dei nuovi stadi di Riyadh rientra in un più ampio piano di sviluppo infrastrutturale che interessa la capitale saudita, impegnata anche nell’organizzazione della Coppa d’Asia AFC del 2027, dell’Expo 2030 e dei Giochi Asiatici del 2034.
Per capire la portata delle nuove infrastrutture della capitale saudita basta partire dalla sua nuova rete metropolitana, che è uno dei più grandi progetti infrastrutturali al mondo per la mobilità sostenibile: sei linee, che si estendono per 176 chilometri, tra cui c’è la Orange Line (Linea 3) realizzata da Webuild e dove da poco è stata inaugurata la nuova Qasr al Hokm downtown station di 20.000 metri quadrati di superficie e 40 metri di profondità.
NEOM Stadium, lo stadio più bello del mondo
Grande attesa, infine, c’è per il NEOM Stadium, che sorgerà nell’omonima città futuristica ancora in costruzione. La FIFA ha spiegato che lo stadio di calcio si farà «in un distretto dedicato allo sport all’interno della futura The Line», anch’essa in costruzione: una città lunga 170 chilometri, larga appena 200 metri, interamente alimentata da energie rinnovabili, percorribile solo con mezzi elettrici.
«Il NEOM Stadium avrà 46.010 posti e supererà il requisito minimo di 40.000 posti richiesti per uno stadio destinato ai quarti di finale». La costruzione dell’impianto inizierà nel 2027 e sarà completata entro il 2032. Questa struttura, è stato detto, diventerà lo stadio più bello al mondo, poiché verrà realizzato a più di 350 metri dal suolo e integrato nel tetto di The Line. Tutto ad alta tecnologia e alimentato interamente da energia rinnovabile, una meraviglia dell’ingegneria moderna nel cuore di questa visionaria area dell’Arabia Saudita.
Mondiali di calcio 2034: Webuild nei progetti del futuro per Neom
Nei grandiosi progetti infrastrutturali pianificati nell’area di Neom è impegnato il Gruppo Webuild, che a Trojena, futura meta sciistica, realizzerà un sistema di tre dighe che creeranno un lago all’interno nel complesso sciistico. Webuild costruirà anche The Bow, una struttura architettonica futuristica che sembra rimbalzare su una diga sospesa su una valle e che ospita un hotel di lusso.