Alle 4 inoltrate della mattina del 20 giugno, un bagliore nitido compare sulla linea dellʼorizzonte. Albeggia sui prati del Wiltshire, regione meridionale della Gran Bretagna che ospita Salisbury con la
cattedrale gotica più alta dʼEuropa. Lungo un sentiero tra pascoli e coltivazioni, varie persone camminano tutte nella stessa direzione, come attirate. È una folla anomala considerata lʼora, le prime luci dellʼalba; e il posto, nel bel mezzo delle deserte campagne inglesi.
Tutta la comitiva ha lasciato lʼauto in un parcheggio, dove famiglie con bambini campeggiano tra tende e caravan. Dopo unʼora di cammino e circa 6 chilometri tra i campi, appare lʼultimo tratto, il più scenografico: un cartello indica un sentiero che scende giù e poi risale, e in lontananza appare tra le dolci colline e i prati spazzati dal vento la meta verso sui cui tutti si stanno dirigendo: Stonehenge.
Sul fronte opposto, quello dell’ingresso ufficiale, dove si trovano i parcheggi dei bus e i botteghini per fare il biglietto, il panorama cambia totalmente. Le macchine sfrecciano a poche centinaia di metri di distanza e il loro rumore rovina l’emozione e la magia del paesaggio.
È lʼautostrada A303 che passa a soli 150 metri dal lato Sud di Stonehenge, proprio dove c’è lʼaccesso principale al monumento. La strada è una delle più grandi vie di scorrimento del Regno Unito che parte da Londra e arriva fino alla Cornovaglia, tagliando da Est a Ovest tutto il ricco Sud del paese.
Dopo anni e anni di dibattiti, e in parte di scontri con chi si opponeva al nuovo progetto, il sito archeologico sta per essere liberato dalla vecchia strada, che sarà di fatto “seppellita”.
La nuova autostrada sotterranea di Stonehenge: il progetto
I lavori sulla A303 sarebbero dovuti iniziare questʼanno, ma la pandemia ha fatto slittare tutto. Adesso si attende l’ok definitivo da parte del ministro dei Trasporti Grant Shapps, previsto per novembre. Una volta confermato il via libera, le opere potranno iniziare nel 2021 per finire nel 2027.
Si tratta di un’opera molto complessa che prevede lo smantellamento di un tratto della vecchia strada e la sua ricostruzione in galleria, rendendola di fatto invisibile proprio nei pressi del sito archeologico.
Le gallerie, una per ogni senso di marcia, verranno costruite con 2 talpe – TBM – che scaveranno ognuna circa 3 km di galleria.
Negli ultimi anni molti progetti si sono alternati, ma adesso la questione dell’autostrada sotterranea di Stonehenge sembra essere risolta. Il Governo di Boris Johnson ha infatti deciso di approvare un progetto che prevede appunto la costruzione in sotterraneo dellʼautostrada larga 4 corsie, per una lunghezza complessiva di 3,3 chilometri, inclusi i portali di imbocco.
Il costo dell’intera opera si aggira oggi intorno agli 1,25 miliardi di sterline, e potrebbe aumentare ancora per via delle difficoltà dovute alla particolare geologia del luogo.
Autostrada A303 Stonehenge: un problema vecchio secoli
Il passaggio della A303 a un passo da Stonehenge risale addirittura al 1933, quando in Gran Bretagna Re Giorgio V, inaugura l’autostrada che parte da Basingstoke, città dellʼhinterland sudoccidentale di Londra, per arrivare fino a Exeter in Cornovaglia. La strada passa proprio accanto a Stonehenge. La neonata A303 ingloba una strada molto più antica: la Harrow Way, un tracciato millenario che tagliava da Est a Ovest il Sud dellʼinghilterra.
Lʼautostrada a 4 corsie si restringe diventando a due corsie proprio nei pressi del monumento, creando un imbuto e code continue, che portano smog e traffico.
Nel 1992, 60 anni dopo lʼinaugurazione della A303, per la prima volta qualcuno solleva il problema e la Highway Agency, la società pubblica che gestisce la rete stradale britannica, annuncia un progetto per rivedere il tracciato dellʼautostrada che passa per Stonehenge. A 30 anni da allora la A303 è ancora lì con il suo imbuto e i veicoli incolonnati, ma soprattutto con un costo ambientale ed economico altissimo. Il primo progetto di “interrare” l’autostrada risale alla metà degli anni ’90, ma la vecchia A303 sembra destinata a sparire dall’orizzonte della piana di Salisbury.
Secondo i sostenitori del progetto, il progetto – oltre a ridurre il congestionamento e proteggere il sito – contribuirebbe anche a sostenere lo sviluppo economico di Salisbury. Ogni anno infatti attorno al cerchio di Stonehenge si ritrovano 800mila visitatori, un grosso indotto sulla città, a partire dalle navette di collegamento tra la stazione ferroviaria e il sito. Ogni anno il turismo del sito archeologico muove 6 milioni di sterline, e proprio la costruzione della nuova autostrada con la tutela del sito potrebbero dare ulteriore slancio all’enorme valore turistico della struttura.