Le grandi città australiane guardano al futuro. E lo fanno con una tale lungimiranza che a Brisbane, la terza metropoli del paese, devono ancora iniziare i lavori per la costruzione di due nuove linee della metropolitana e già si dibatte sul successivo ampliamento della rete.
Tutto questo per cavalcare un cambiamento demografico ed economico che si accompagna a un senso condiviso di urgenza nel rispondere in modo completo ai bisogni dei cittadini. Per riuscirci tanto il governo federale quanto quelli dei singoli stati sono pronti a investire miliardi di dollari nella costruzione di strade, ferrovie, linee metropolitane e aeroporti che dovranno servire, non tanto per coprire le esigenze attuali, quanto piuttosto per le generazioni future.
E così a Brisbane, capitale del Queensland, è stata approvata la costruzione di due nuove linee di metropolitana con un investimento complessivo di 944 milioni di dollari australiani (300 dei quali finanziati dal governo federale e il resto da quello statale), che dovrebbero essere il primo step per la realizzazione di una rete capillare di trasporto sotterraneo.
Parlando dell’ampliamento del progetto, il vice sindaco Adrian Schrinner ha spiegato che potrebbe essere portato a termine entro il 2043 con un investimento complessivo di 20 miliardi di dollari australiani (14,1 miliardi di dollari Usa).
«Il punto chiave – ha dichiarato al “Couriel Mail” il 10 ottobre scorso Adrian Schrinner – è il fatto di prevedere una progettualità che vada oltre le opere già avviate. Dobbiamo infatti considerare i progetti della metro e del Cross River Rail come già realizzati e guardare a quelli che verranno dopo».
In un articolo pubblicato il 17 ottobre scorso sul “Brisbane Times”, il vice sindaco ha annunciato di aver ricevuto le candidature di cinque consorzi per la costruzione delle prime due linee della metro che saranno vagliate in queste settimane. L’aggiudicazione è prevista nel 2019, quando dovrà anche partire il cantiere che dovrebbe chiudersi entro il 2023.
«La metro – ha dichiarato il sindaco Graham Quirk all’interno di uno studio sull’opera realizzato dal comune – rappresenta un’innovazione importante per la mobilità cittadina, perché ci permette di rispondere alla domanda di un trasporto pubblico più veloce ed efficiente. Per questo io stesso ho presentato il progetto proprio come uno strumento che permetterà di tagliare i tempi di trasporto e ridurre il congestionamento nel centro».
Il piano prevede la realizzazione di due linee che insieme copriranno un tragitto di 21 chilometri e uniranno le periferie nord, sud e ovest con il centro della città. Le stazioni saranno in tutto 18, la maggior parte delle quali collegate con autobus e altri servizi ferroviari.
L’obiettivo è quello di agevolare il trasporto cittadino, riducendo il congestionamento su strada. Per riuscirci saranno 60 le carrozze in movimento, ognuna dei quali in grado di trasportare più di 150 passeggeri, con una frequenza di 3 minuti nelle ore di picco.
Alla partenza dei lavori mancano ormai pochi mesi e l’attesa cresce, perché la rete del trasporto di superficie è sotto stress e le strade sono affollate di autobus. Lo stesso discorso vale per la rete ferroviaria esistente, che serve il centro di Brisbane, ma non sembra in grado di sostenere l’aumento del numero di passeggeri registrato negli ultimi mesi.
«Insieme ad altre iniziative come il Cross River Rail (l’altra linea metropolitana che attraverserà il centro cittadino per 10,2 chilometri) proposto dal governo del Queensland – si legge nel documento approvato dal comune – la metro rappresenta un’opportunità unica per migliorare il modo in cui ci si muove a Brisbane, sostenere le nuove generazioni e favorire la crescita economica della regione».
E infatti la nuova metropolitana contribuirà a difendere l’immagine della metropoli come una destinazione privilegiata per il business, gli investimenti industriali, il turismo, e come un polo di attrazione dei talenti. Entro il 2041, nell’area urbana vivranno oltre 1,4 milioni di persone, con un aumento rispetto ad oggi del 27%, e i vari settori produttivi daranno lavoro a 1,2 milioni di persone nella regione in ambiti d’eccellenza come la sanità, l’educazione, ma anche i servizi e il turismo.
«Il progetto – prosegue l’analisi dell’amministrazione cittadina – renderà la città più accessibile, più attrattiva, e ridurrà la dipendenza dal trasporto privato, sostenendo il lavoro e lo sviluppo».
Il documento sottolinea inoltre che la costruzione della nuova metro rispetta le esigenze di una smart city adottando «soluzioni che massimizzano gli asset di trasporto già esistenti ed evitano investimenti superflui che rischiano di pesare sulle casse statali come sulle tasche dei cittadini». Questo obiettivo viene realizzato facendo in modo che le due nuove linee siano perfettamente integrate con la rete del trasporto di superficie, accrescendo l’utilità di quelle infrastrutture che fino ad oggi erano sovraccariche.
Una filosofia di sviluppo che ha conseguenze dirette sulla città. L’analisi del comune calcola infatti che per ogni dollaro speso nella costruzione della metro, il ritorno economico su Brisbane è pari a 1,91 dollari, confermando ancora una volta che una grande opera come questa è anche un moltiplicatore di sviluppo e di ricchezza.