L'energia idroelettrica è la maggiore fonte di energia elettrica fra le rinnovabili. Per produrla servono grandi masse d’acqua, concentrate in una diga, che poi le lascia cadere lungo condotte per azionare turbine e generatori. A quel punto l’acqua può riprendere il suo corso naturale ed essere eventualmente utilizzata per altri scopi. Il 16% dell’elettricità prodotta oggi nel mondo arriva da questa fonte.
Non sorprenderà che i cinque principali produttori mondiali di energia idroelettrica - nell’ordine Cina, Canada, Brasile, Usa e Russia – siano anche i paesi più estesi e con la maggiore abbondanza di risorse idriche naturali (fiumi, laghi, ghiacciai).
Ma è possibile anche fare un’altra classifica per i paesi in cui l’energia idroelettrica ha la più alta incidenza rispetto al totale della produzione elettrica, e scoprire che nella classifica ci sono anche piccoli stati, come Albania e Nepal.
“We Build Value” ha calcolato – sulla base di dati ufficiali dell’International Energy Agency (IEA) e dell’International Hydropower Association (IHA) – quali sono i Paesi “più idroelettrici”, quelli cioè dove appunto l’energia idroelettrica ha un’incidenza più alta rispetto al totale della produzione elettrica.
1. Albania
Questo piccolo Paese europeo, con una superficie di 28.748 km quadrati e una popolazione di 2,8 milioni di persone, ricava il 100% della sua produzione elettrica da risorse idriche. Il merito è della conformazione naturale del territorio, coperto da montagne e ricchissimo d’acqua. Ha una capacità installata di 1.527 MW, in gran parte concentrata lungo il fiume Drin, e produce 4.724 GWh di elettricità. Secondo le stime dell’International Hydropower Association, solo il 30-35% del potenziale idroelettrico è attualmente sfruttato.
2. Paraguay
Grazie alle due dighe costruite sul Río Paraná, Itaipu e Yacyretá, e a quella sul fiume Acaray, il Paraguay è diventato uno dei maggiori produttori idroelettrici al mondo: 14° in assoluto e secondo per incidenza dell’energia idroelettrica sul totale. Nel 2014 su una produzione elettrica totale di 55.282 GWh ben 55.276 arrivano dalle centrali idroelettriche, con un’incidenza praticamente pari al 100%.
3. Repubblica Democratica del Congo
La Repubblica Democratica del Congo deve al fiume Congo la sua elevata produzione di energia idroelettrica (99,9% del totale). Su questo fiume, che attraversa dieci paesi prima di sfociare nell’Atlantico, esistono ben 40 centrali idroelettriche, nove delle quali in Congo. Inga I (354 MW) e Inga 2 (1.424 MW) sono i due impianti più importanti e sono destinati ad essere ampliati nell’ambito del progetto Grand Inga, che prevede una capacità installata di 39 GW.
4. Nepal
Alla fine del 2015 la capacità installata di questo Paese, benedetto dalle grandi risorse idriche della catena dell’Himalaya, è di appena 753 MW. Ma il potenziale teorico viene stimato intorno a 84 GW, di cui circa la metà è giudicato economicamente sostenibile. Il 99,8% della produzione elettrica totale arriva dall’idroelettrico.
5. Namibia
L’idroelettrico è la colonna portante della produzione energetica della Namibia, con un’incidenza del 99,13%. Circa il 60% arriva dalla centrale di Ruacana, vicina alle omonime cascate sul fiume Cunene.
6. Zambia
Il fiume Zambesi, su cui è costruita la famosa diga di Kariba (1.626 MW), è la più grande risorsa idroelettrica dell’Africa meridionale. Fra i sette paesi attraversati dal fiume, lo Zambia è indubbiamente il maggior beneficiario: la sua superficie occupa infatti il 41% del bacino idrico dello Zambesi. Il Paese produce 14.452 GWh di energia grazie alle sue fonti idriche, che rappresentano il 97,16% della produzione elettrica domestica totale.
7. Tajikistan
Il potenziale idroelettrico di questo Paese lo colloca ai primi posti al mondo, anche se attualmente la capacità installata è di soli 5.190 MW, che producono circa 16.000 GWh all’anno (97,13% del totale), di cui oltre i 2/3 sono generati dalla diga di Nurek.
A questa si aggiunge oggi la costruzione della nuova diga di Rogun sul fiume Vakhsh, nella regione del Pamir, che una volta conclusa sarà la diga più alta del mondo (335 metri). I lavori, affidati a Salini Impregilo, sono stati avviati nel 2016. Il progetto prevede che Rogun HPP sarà dotato di sei turbine in grado di garantire una potenza totale installata per 3.600 MW. Si stima che la diga consentirà di raddoppiare la produzione idroelettrica del Paese trasformando il Tajikistan in un hub energetico per tutta la regione.
8. Norvegia
Pur essendo anche un produttore di petrolio e gas, la Norvegia ricava circa il 96% della sua elettricità da fonti idriche, grazie a una rete di oltre 900 centrali idroelettriche.
9. Etiopia
È la potenza emergente nel settore idroelettrico, oltre che una delle economie africane a più rapida crescita. Grazie ai due principali fiumi, il Nilo Blu e l’Omo, ha una capacità potenziale di 45.000 MW, ancora largamente inutilizzata. A fine 2014, secondo i dati dell’International Energy Agency, il Paese ha prodotto 9.195 GWh di idro-elettricità su un totale di 9.615 (95,6%).
Il settore idroelettrico etiope è attualmente in rapido sviluppo. A fine 2015 il Paese aveva infatti una potenza installata intorno a 2.552 MW. Nel 2016 è entrata in funzione la diga di Gibe III (1.870 MW), mentre altri 6.000 MW saranno apportati dalla Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD), che al termine dei lavori sarà la più grande diga d’Africa.
10. Kyrgyzstan
Grazie alla conformità del territorio, ricco di montagne, dislivelli e acqua, il Kyrgyzstan ha un buon potenziale di generazione elettrica, il cui sviluppo è stato però ritardato da una serie di problemi negli investimenti e mancanza di manutenzione dei vecchi impianti risalenti all’era sovietica. Al momento produce circa 13.298 GWh di energia idroelettrica (circa il 91,3% del totale).