Una corona d’oro con una striscia rossa. L’oro a rappresentare la corsa alla conquista del metallo prezioso e il rosso a indicare lo spargimento di sangue nella battaglia del 3 dicembre del 1854 che ebbe come protagonisti i minatori di Ballarat, nello stato australiano di Victoria, insorti contro l’autorità coloniale del Regno Unito.
A quel capitolo di storia australiana sono dedicati i colori della corona che campeggia sulla punta dell’Eureka Tower, il celebre grattacielo di Melbourne intitolato proprio a quella sanguinosa battaglia. Un’opera ormai simbolica per la metropoli australiana tanto per le sue dimensioni (con i suoi 297,3 metri l’edificio è il terzo edificio più alto dell’Australia dietro l’Australia 108 di Melbourne e il Q1 che si trova nel Queensland) quanto per le sue caratteristiche.
Progettato dallo studio Fender Katsalidis Architects, l’edificio è stato completato il 1° giugno del 2006 imponendosi come il più alto grattacielo residenziale al mondo, un record che ha perso con gli anni. Da allora però la torre scura che sovrasta Mebourne è entrata di diritto come uno dei simboli dello skyline cittadino, esempio di una città vitale che punta a raggiungere 5 milioni di abitanti entro il 2030, riconosciuta ormai in tutto il mondo come uno dei principali hub culturali.
I segreti dell’Eureka Tower, il grattacielo che domina Melbourne
La particolarità di questo grattacielo che svetta nel quartiere Southbank di Melbourne è quello di essere un edificio interamente residenziale: 4.900 metri quadrati dedicati alle abitazioni che già nel 2009 sono state tutte vendute con l’eccezione della penthouse all’85° piano.
La facciata dell’edificio è invece costituita da 52mila metri quadrati di vetro e 40mila metri quadrati di pannelli di alluminio. Uno studio particolare è stato condotto proprio sullo spessore del vetro in modo da mitigare gli sbalzi termici estivi e invernali e infatti proprio il sistema di doppi vetri montato su tutta la facciata permette di ridurre del 40% i costi di riscaldamento e di refrigerazione.
All’interno della torre sono presenti 556 appartamenti di varie misure, distribuiti tra l’11° e l’80° piano, e sono divisi in tre aree distinte che ne qualificano anche il costo: la “river rise” tra l’11° e il 24° piano; la “premier rise” tra il 25° e il 52° piano e la “sky rise” tra il 53° e l’80° piano.
Nei primi dieci piani sono invece raccolti gli uffici, i ristoranti, le palestre, la piscina, i negozi e un maxi-parcheggio capace di ospitare 814 automobili.
La struttura è stata progettata per oscillare in risposta ai forti venti che battono Melbourne. E infatti la torre è in grado di flettersi fino a 600 millimetri, mentre sul 90° piano sono stati posizionati enormi recipienti che contengono 300mila litri di acqua proprio per ridurre le oscillazioni causate dal vento.
Tutto questo per portare a termine la costruzione di un gigante da 200mila tonnellate, eretto a pochi metri dal Yarra River, il grande fiume di Melbourne.
Melbourne, la metropoli in cerca di un futuro sostenibile
La storia dell’Eureka Tower è la storia di Melbourne, città vitale, centro culturale ed economico, divenuta ormai la seconda metropoli australiana dopo Sydney per numero di abitanti.
Un centro urbano che, considerando la Grand Melbourne, quindi anche la fascia che circonda l’area cittadina interna, è ormai paragonabile a quello delle grandi metropoli internazionali.
Per questo la città ha avviato una serie di progetti che, oltre allo sviluppo edilizio, favoriscono la mobilità interna riducendo inquinamento e congestionamento. Uno di questi è il North East Link, il progetto che prevede la costruzione di due tunnel gemelli lunghi 6,5 chilometri che, oltre ad essere il più grande progetto infrastrutturale australiano realizzato con la formula del PPP (public-private partnerhip) darà vita al tunnel strade più lungo dello stato di Victoria.
I tunnel gemelli eviteranno infatti ogni giorno il passaggio di 15mila camion sulle strade locali, riducendo di 35 minuti i tempi di viaggio dei pendolari. La progettazione e costruzione dei due tunnel gemelli è stata affidata al consorzio SPARK, di cui è parte il Gruppo Webuild, con un contratto del valore di 3,3 miliardi di dollari australiani (2,2 miliardi di euro). Al piano di realizzare l’autostrada sotterranea si accompagna poi un progetto di riqualificazione della superficie con la realizzazione di un percorso stradale dedicato esclusivamente ai bus, oltre alla creazione di una rete di percorsi pedonali e ciclabili lunga 34 chilometri che correrà vicino al Yarra River. Un’altra occasione per far rinascere Melbourne attraverso un progetto moderno e sostenibile.