Uno tra gli edifici più bizzarri al mondo che fa pendere la testa dallo stupore è certamente la Torre di Pisa. Alta 57 metri e con sette campane che arrivano a pesare 7,5 tonnellate, è inclinata di quasi 4 gradi rispetto al suo asse verticale. Il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celeberrima piazza del Duomo, non è stato progettato in questo modo: si è inclinato in centinaia anni di vita a causa del cedimento del terreno per poi essere sottoposto a interventi strutturali, l’ultimo dei quali alla fine del secolo scorso per bilanciarne il peso.
Senza scomodare questo monumento conosciuto in tutto il mondo, di esempi di architettura e ingegneria al limite dell’immaginazione ve ne sono decine d’altri. Si trovano un po’ ovunque e non riguardano strutture centenarie, ma sono edifici che sfidano le convenzioni architettoniche con forme audaci e tecnologie innovative, rappresentando in alcuni casi il futuro dell’architettura e rispondendo a sfide ambientali e funzionali.
Marina Bay Sands Hotel, Singapore
Arrivando dall’aeroporto di Singapore, la prima caratteristica sorprendente che si può ammirare del famoso casinò resort Marina Bay Sands Hotel è il suo incredibile skyway a 200 metri di altezza; una piattaforma sospesa a forma di nave – SkyPark – lunga 340 metri e con una ideale prua che galleggia nel vuoto. Questa struttura ha fatto meritare all’isola il titolo di capitale mondiale dell’architettura contemporanea.
Basti pensare che è a tutti gli effetti un parco vero e proprio di 12.400 metri quadri che fa da tetto alle tre torri che compongono l’edificio, ognuna di 57 piani. Al suo interno ci sono giardini pensili, piscine idromassaggio, centri benessere bar e ristoranti con una capacità totale di 3.900 persone e una piscina “a sfioro” lunga 150 metri da dove è possibile godere di una vista mozzafiato sulla città. A partire dal Supertree Grove, il giardino dove giganteggiano 18 alberi alti fra i 25 e i 50 metri che sono stati concepiti per dare ristoro climatico e proiettare Singapore in un mondo molto simile a quello ricostruito dal regista James Cameron nel film Avatar.
Robot Building, Bangkok
Completato nel 1986 e fin da subito divenuto il quartier generale della United Overseas Bank, il Robot Building di Bangkok è un antesignano delle costruzioni ispirate ai videogame, e anticipa di una trentina d’anni l’architettura scatolare di Minecraft, il gioco elettronico super popolare con personaggi e ambienti tutti fatti da cubi sovrapposti.
Progettato dall’architetto thailandese Sumet Jumsai, è riconosciuto come il grattacielo più bizzarro al mondo proprio per la forma che richiama l’immagine di un robot. E fin dalla sua inaugurazione è diventato uno dei simboli della capitale della Thailandia. Il suo design ricorda inoltre quello di un altro edificio di Bangkok ma più moderno, il Chang Building: noto anche come Elephant Building per la sua insolita forma a elefante, inaugurato nel 1997 e indicato dalla CNN come uno dei “20 World’s Iconic Skyscrapers”.
Capital Gate, Abu Dhabi
Questo grattacielo sfida la forza di gravità e per questo a giugno 2010 è finita nel Guinness dei primati come l’unica torre pendente realizzata dall’uomo. Il grattacielo di 35 piani, alto 160 metri e coperto da 728 pannelli in vetro a forma di diamante, il Capital Gate è anche chiamato “la Torre pendente del Medio Oriente” perché, con un angolo di 18 gradi sull’asse verticale, supera in inclinazione il primato del campanile della chiesa di Suurhusen (un villaggio della Bassa Sassonia, in Germania) e della Torre di Pisa.
Per sostenere la pressione della forza di gravità provocata dall’inclinazione dell’edificio, la torre è stata costruita con un nucleo centrale di calcestruzzo armato rinforzato con acciaio e poi ancorata al suolo con 490 pali, posizionati fino a 30 metri di profondità.
Dai mattoncini della Lego alla ricerca del cielo
Giocare con la rotazione di cubi come fossero mattoncini della Lego è una soluzione architettonica ricorrente nelle architetture urbane nordeuropee. Ne è un esempio il Norddeutsche Landesbank, Hannover, in Germania, un edificio alto 70 metri e costruito a blocchi sfalsati come fossero enormi scatole piazzate alla rinfusa una sull’altra.
A parte gli edifici che ricordano le costruzioni della Lego, la tendenza a stupire non ha confini, architettonici né tantomeno geografici, e coincide spesso con la diffusissima corsa verso il cielo. A questa tendono moderni capolavori dell’ingegneria come il Burj Khalifa di Dubai, ancora oggi il grattacielo più alto del mondo con i suoi 829,80 metri d’altezza, o il Kingdom Centre di Riyadh, il secondo edificio più alto dell’Arabia Saudita, 302 metri, realizzato da Webuild e che, per la sua forma, è noto come Cavatappi o the Bottle Opener Building.
Il Kingdom Centre è costituito da un corpo centrale a torre di 30 piani su si erge una struttura in acciaio a forma di mezza luna, alta 120 metri. Ultimato nel 2002 ha ricevuto il prestigioso premio Emporis Skyscraper Award come “miglior grattacielo al mondo per il design“.
The Sphere, Nevada: tutti pazzi per le sfere
Nell’immaginario dei grandi architetti hanno trovato spazio anche gli edifici a forma circolare. L’esempio più noto e recente è sicuramente The Sphere, l’enorme arena ellissoidale di musica e intrattenimento a Paradise, in Nevada, Stati Uniti, vicino alla Strip di Las Vegas e a est del resort The Venetian. Costruita con un investimento di oltre 2 miliardi di dollari domina lo skyline grazie al suo diametro di 112 metri.
Ancora più insolito della Sfera è il Coin Building, conosciuto ufficialmente come Aldar Building. Di 23 piani in vetro e acciaio, ha la forma di una gigantesca moneta e si trova ad Al Raha Beach, nelle vicinanze dell’Abu Dhabi Airport. Alto 110 metri per 51mila metri quadri di superficie totale, rappresenta il primo modello di architettura circolare del mondo arabo.
L’ultima frontiera dei Data Center
Il desiderio e la necessità di sperimentare nuove tecniche progettuali (anche per rispondere alle sfide ambientali e funzionali) hanno portato negli ultimi anni una sempre maggiore diffusione dei Data Center, dove è impegnato anche il Gruppo Webuild con la sua controllata CSC Costruzioni con sede in Svizzera, specializzata nella costruzione di building altamente tecnologici.
In un tempo in cui ogni singola azione compiuta online crea dati che devono essere archiviati e gestiti, è partita la corsa a costruire building di grandi dimensioni che ospitano infrastrutture IT per la creazione, l’esecuzione e la fornitura di applicazioni e servizi. Così, l’architettura non convenzionale ha fatto la sua comparsa anche in questo settore, come nel caso del Data Center di Hamina, posizionato da Google in una cartiera in disuso tra i fiordi nel golfo della Finlandia per usare l’acqua del mare nel processo di raffreddamento dei grandi processori elettronici. Sempre raffreddato con l’acqua dei fiordi, questa volta in Norvegia, è il Lefdal Mine Data Center, costruito all’interno di una miniera dismessa e oggi alimentato da impianti idroelettrici ed energia eolica.
Altri data center sono stati realizzati in modo estremamente avveniristico ma con l’obiettivo di rispondere a esigenze di risparmio energetico e sostenibilità. Come il Pionen White Mountains di Stoccolma, scavato nella roccia, o il data center della canadese Hive Blockchain realizzato tra i ghiacciai del Circolo Polare Artico. Ma quando non sono disponibili questo tipo di siti bisogna ricorrere al pensiero laterale, arrivando fino all’utilizzo di vecchie chiese. È il caso del Barcelona Supercomputing Center, realizzato sotto l’ex cappella Torre Girona della città catalana. Di proprietà del governo, ospita il super computer MareNostrum 4, uno dei più potenti in Europa.