Mentre cresce gradualmente verso il cielo, la Kingdom Jeddah Tower sta lasciando la sua impronta nel nuovo distretto portuale della città di Jeddah, porta d’ingresso di uno dei luoghi sacri dell’Arabia Saudita.
Una volta terminata (le previsioni parlavano nel 2020, ma il progetto ha subito una battuta d'arresto prima nel 2018 e poi a causa della pandemia e ad oggi i lavori sono tuttora bloccati), la torre sarà l’edificio più alto del mondo, raggiungendo un chilometro di altezza e diventando così un simbolo tangibile del progetto Vision 2030, lanciato dal governo e impegnato a ridurre la dipendenza dell’economia saudita dal petrolio attraverso una mole considerevole di investimenti.
Un obiettivo confermato anche da altri progetti avviati nel Regno, come la costruzione di Neom, un hub commerciale e industriale in corso di realizzazione in una regione disabitata che si trova nella costa Nord-Est del Paese, vicino alla Giordania e all’Egitto. Anche Neom è un progetto faraonico se si pensa che lo stanziamento annunciato è di 500 miliardi di dollari.
Magnificenza ed eccellenza tecnologica: è questo l’imperativo nella realizzazione dei nuovi progetti. Lo stesso che viene rispettato nella Jeddah Tower, la cui struttura evoca l’immagine di un fascio di foglie che spunta dal terreno. L’edificio supererà di 200 metri il Burj Khalifa, che dalla sua inaugurazione nel 2010 ha detenuto fino ad oggi il titolo di edificio più alto al mondo.
La torre è stata progettata dallo studio di Chicago Adrian Smith + Gordon Gill Architecture. L’architetto Smith, uno dei partner dello studio, è stato anche tra i progettisti del Burj Khalifa quando lavorava presso lo studio Skidmore, Owings & Merrill, dopo aver fatto esperienza proprio nel settore della progettazione di grattacieli con la Jin Mao Tower di Shanghai e il Nanjing Greenland Financial Center di Nanjing.
«Il limite superiore a questo è il cielo – ha commentato l’architetto e progettistica Adrian Smith – e questo sarà un posto fantastico da vivere. Attualmente non conosco un luogo simile in tutto il mondo».
Realizzata con un investimento di 1,2 miliardi di dollari, la Jeddah Tower sarà il cuore della Jeddah Economic City, il nuovo distretto da 20 miliardi di dollari attualmente in costruzione sulla costa del Mar Rosso.
L’impresa che lo finanzia, la Jeddah Economic Company, vuole che tanto la torre quanto l’intero distretto mostrino al mondo la città come il simbolo di un hub commerciale, educativo, sanitario, e un luogo dove fare business.
«Questo grattacielo – ha dichiarato alla CNN Mounib Hammoud, chief executive della Jeddah Economic Company – sarà veramente in grado di dare una nuova immagine alla città».
Ma la nuova Jeddah Tower supererà tutti i precedenti. L’edificio coprirà infatti una superficie di 530.000 metri quadrati divisi in 167 piani, sette dei quali occupati da un hotel a cinque stelle; 11 piani saranno destinati a ospitare appartamenti di lusso e altri 7 per gli uffici. Una parte dell’edificio
sarà poi riservata a palestre, centri benessere, caffè, ristoranti e punti d’osservazione per ammirare il panorama. Il punto di osservazione più bello, che sarà anche il più alto del mondo, verrà realizzato a 660 metri di altezza dal suolo. Mentre quasi 60 ascensori serviranno tutti i piani del grattacielo, raggiungendo una velocità di 10 metri al secondo.
Nell’insieme un progetto mirabolante, anche se – vista la rapidità dello sviluppo nelle grandi città e le nuove sfide ingegneristiche – perfino il record della Jeddah Tower sembra destinato ad avere un termine. A lanciare la sfida è l’architetto Santiago Calatrava che, con il supporto della società Emaar, ha progettato la costruzione di una nuova torre presso il Dubai Creek Harbour. Un altro edificio che promette di diventare, almeno per un po’, il più alto del mondo.