Sin dal giorno della sua inaugurazione, il 25 settembre 2019, il Beijing Daxing International Airport, il nuovo aeroporto di Pechino aveva già prenotato il primato mondiale per numero di passeggeri che sarebbe in grado di gestire: 72 milioni entro il 2025 e 100 milioni entro il 2040 (scopri quali sono gli aeroporti più trafficati al mondo).
Una grande opera che conferma la corsa cinese nelle infrastrutture e inserisce la capitale Pechino nel club delle grandi metropoli mondiali con più di uno scalo intercontinentale, come New York City, Londra, Parigi e Tokyo. Secondo quanto riporta il South China Morning Post, entro il 2025 la città – grazie all’apporto combinato del nuovo scalo con quello dell’Beijing Capital International Airport – sarà in grado di gestire un traffico di 170 milioni di passeggeri.
Nuovo aeroporto di Pechino: i dettagli del progetto
Ci sono voluti solo cinque anni di lavoro e sono stati investiti oltre 13 miliardi di dollari americani.
Prima della sua inaugurazione, lo scalo è stato già sottoposto a vari test di funzionamento. Uno dei più importanti si è tenuto il 13 maggio 2019 quando alcuni velivoli delle compagnie Air China, China Southern Airlines, China Eastern Airlines e Xiamen Airlines si sono alzati in volo proprio dal nuovo aeroporto.
Nell’insieme un’opera complessa, perché oltre allo scalo sono state realizzate tutte le infrastrutture di trasporto per collegarlo alla città, tra cui una linea ferroviaria tradizionale, un’autostrada e un treno sotterraneo veloce.
Secondo quanto riporta il China Daily, il test di funzionamento del treno veloce è stato realizzato con successo verso la metà di giugno 2019. Il treno è di fatto una linea metropolitana che copre una distanza di 41,1 chilometri in soli 19 minuti raggiungendo la velocità di 160 km/h, e nel suo tragitto interseca tre linee metro.
Il Daxing International Airport: una grande opera sostenibile
Con le sue enormi dimensioni, il progetto del Daxing International Airport (firmato dall’architetto britannico Zaha Hadid) è stato realizzato pensando a un’opera che fosse sostenibile.
Il 10% del consumo energetico dell’intero scalo è garantito da energie rinnovabili; molte aree dello scalo, tra cui i parcheggi e gli hangar sono coperti da pannelli solari, mentre il 100% dell’acqua piovana viene trattato per essere riutilizzato. Anche l’impianto di raffreddamento e di aria condizionata sono in parte alimentati da pompe di calore geotermiche posizionate nel bacino del fiume Yongding.
Nell’insieme sarà un aeroporto votato all’efficienza. Al suo interno sono infatti stati predisposti impianti affinché l’86% dei check-in passeggeri e il 76% dei check-in bagagli vengano fatti in modo automatico.
Il Daxing e gli altri aeroporti di Pechino
La costruzione del nuovo scalo non è solo una dimostrazione di forza da parte della Cina, ma la risposta ad un’esigenza reale. Secondo Bloomberg dal 2022 quello cinese diventerà il primo mercato mondiale dell’aviazione civile, superando gli Stati Uniti.
Il vecchio aeroporto internazionale di Pechino gestiva ogni anno oltre 82 milioni di passeggeri, ma secondo i calcoli ufficiali avrebbe presto raggiunto il livello di saturazione, con oltre 205mila passeggeri che transitavano ogni giorno per i terminal dello scalo.
Anche il nuovo terminal 3, l’ultimo costruito, che da solo è grande come l’aeroporto di Heathrow, non era più in grado di rispondere alla crescente domanda di traffico.
Da qui l’idea di dar vita a un nuovo aeroporto che potesse superare la capacità di trasporto del primo. L’annuncio della costruzione del nuovo scalo è stato dato proprio dal governo cinese nel gennaio del 2013 e come posizione è stata scelta Daxing, una zona periferica a sud della città (a 46 chilometri da piazza Tienanmen). I lavori sono iniziati nel dicembre del 2014 e nel giugno del 2017 la struttura del terminal principale era già completata.
Adesso, a soli cinque anni di distanza, la nuova maxi opera cinese è pronta per fare il suo lavoro.