Linee di trasmissione, la “spina dorsale” della rete elettrica australiana

10.000 chilometri di nuove infrastrutture necessarie per completare la transizione energetica del paese

A quanto equivalgono diecimila chilometri? Parliamo di tre volte la distanza che divide Sydney da Perth o Melbourne da Darwin. O ancora, più del doppio della larghezza dell’Australia, la stessa lunghezza che dovrebbe essere coperta da nuove linee di trasmissione elettrica se, proprio l’Australia, volesse raggiungere davvero l’obiettivo di produrre il 100% dell’elettricità da fonti rinnovabili.

È questo il risultato dell’analisi condotta dall’Australian Energy Market Operator (AEMO), l’autorità nazionale che gestisce le reti e i mercati elettrici e di gas del paese, e che si occupa in particolare degli stati orientali e meridionali del Queensland, New South Wales, Victoria e South Australia.

La “spina dorsale” della rete elettrica australiana

Il punto di partenza è ancora una volta l’infrastruttura, in questo caso quella che assicura il trasporto dell’energia. Secondo l’analisi dell’AEMO – pubblicata all’interno del suo Piano di Sistema Integrato (ISP) – saranno necessari migliaia di chilometri di nuova rete elettrica per assicurare il trasporto dell’energia prodotta grazie alla diffusione di turbine eoliche, pannelli solari e impianti idroelettrici che entreranno in funzione nei prossimi anni.

Senza le linee di trasmissione, l’energia prodotta da queste fonti rinnovabili rischia di non avere sbocchi. Come ha spiegato l’amministratore delegato di AEMO, Daniel Westerman: “Le linee di trasmissione sono la spina dorsale del sistema energetico australiano, portando l’elettricità dove e quando è necessaria”.

In un discorso tenuto nel corso di una recente conferenza di settore, Westerman ha spiegato più nel dettaglio l’esigenza di realizzare una rete più capillare di linee di trasmissione: “In primo luogo, la domanda di elettricità sta crescendo, in particolare mentre elettrifichiamo altri settori dell’economia come i trasporti. Inoltre, le linee di trasmissione sono necessarie per connettere nuove aree di generazione energetica dove c’è abbondanza di sole e di vento”. Come a sottolineare che le nuove reti di trasmissione sono essenziali per assicurare una risposta efficace del sistema energetico anche quando le condizioni meteorologiche sono sfavorevoli.

La più grande trasformazione nella storia del mercato energetico australiano

Assicurare all’Australia reti di trasmissione più capillari e moderne è essenziale quanto realizzare impianti che producono energia pulita. Un duplice obiettivo urgente se si vuole davvero sostituire interamente le vecchie centrali a carbone. Secondo i piani del governo federale australiano, l’ultimo degli impianti elettrici a carbone dovrà essere chiuso entro il 2040. Questo significa che il paese dovrà farsi trovare pronto per non rischiare un blackout energetico. Per riuscire in questo obiettivo e soddisfare l’aumento della domanda energetica in modo sostenibile, il mercato nazionale dell’elettricità (NEM), ovvero il sistema energetico interconnesso che porta elettricità nell’Australia orientale e meridionale, dovrà quasi triplicare la propria capacità di fornire energia entro il 2050.

C’è quindi ancora molta strada da fare, anche se sono stati comunque compiuti progressi significativi negli ultimi anni raggiungendo risultati importanti. Nel 2023 le energie rinnovabili hanno infatti assicurato quasi il 40% dell’elettricità totale fornita attraverso il mercato nazionale, raggiungendo solo nell’ottobre dello stesso anno il 72,1%. Questa transizione energetica – si legge nel rapporto IPS – è di gran lunga la più grande trasformazione del mercato nazionale dell’elettricità da quando è stato costituito 25 anni fa.

Un investimento che porta benessere e sviluppo

Dei 10.000 chilometri di linee di trasmissione che secondo l’AEMO dovranno essere installate, circa 5.000 lo saranno nei prossimi dieci anni. E di questi primi 5.000 chilometri, circa 4.000 saranno destinati ad infrastrutture nuove mentre i restanti

1.000 serviranno per potenziare le linee esistenti. Per quanto riguarda i 16 miliardi di dollari australiani (10,9 miliardi di dollari Usa) previsti per completare l’opera, il funzionamento stesso dell’infrastruttura ne ripagherebbe il costo perché le nuove linee farebbero risparmiare ai consumatori 18,5 miliardi di dollari australiani (12,3 miliardi di dollari Usa) in termini di spese energetiche; e assicurerebbero una contrazione delle emissioni nocive che sul mercato vale circa 3,3 miliardi di dollari australiani (2,2 miliardi di dollari Usa).

Il progetto idroelettrico di Webuild

Oltre alle dighe e alle turbine, un progetto idroelettrico ha bisogno anche delle linee di trasmissione, essenziali per condurre l’elettricità fino all’utente finale. Nel caso dei grandi progetti infrastrutturali, l’installazione delle linee di trasmissione è spesso parte dell’opera. In Etiopia, per esempio, il Gruppo Webuild ha gestito l’installazione di quasi 400 chilometri di linee di trasmissione per collegare le grandi infrastrutture idroelettriche realizzate, come nel caso di Gibe III – inaugurata nel 2016 – che con una capacità installata di 1.870 MW è stata dichiarata la diga più grande del paese per quel periodo.

Lo stesso può accadere in Australia, dove il Gruppo Webuild insieme alla sua controllata locale Clough è impegnato nella costruzione di Snowy 2.0, un sistema di produzione e stoccaggio di energia idroelettrica mediante pompaggio che rappresenta il più grande progetto di energia rinnovabile attualmente in costruzione nel paese.

Il tema delle linee di trasmissione non è collegato solamente alle infrastrutture che producono energia ma anche alle cosiddette infrastrutture lineari, come ad esempio strade, autostrade, ferrovie, canali. Nella sua storia, il Gruppo Webuild ha costruito più di 14.000 chilometri di linee ferroviarie e metropolitane. Tra le più recenti c’è la Airport Line di Perth, una metro leggera di 8,5 chilometri che collega la periferia orientale con il centro della città tramite una fermata all’aeroporto. Questa, come tutte le altre, è composta da linee elettrificate dove l’energia elettrica trasportata dalle infrastrutture di trasmissione assicura il funzionamento di un modello di trasporto moderno e sostenibile.