Alle 10 del mattino, pochi minuti prima che il feretro della Regina Elisabetta fosse portato in processione sulla State Gun Carriage che da Westminster Hall l’avrebbe condotto alla cattedrale, sulle scale di marmo che conducono alla Piccadilly Line è comparsa la scritta: subway closed.
Pochi minuti di chiusura per permettere alla folla di persone accalcata ai tornelli di defluire verso le scale mobili che portano alle banchine di una delle linee metropolitane più affollate di Londra.
Lunedì 19 settembre, il giorno dei funerali di Elisabetta II, è stato anche il giorno in cui il sistema di trasporti della capitale inglese ha registrato il record assoluto di viaggiatori.
Mentre oltre un milione di persone e più di cento capi di stato raggiungevano la metropoli per salutare la Regina e partecipare a un rito di devozione collettivo verso la Corona inglese, i treni della Tube inglese correvano in lungo e in largo per la città, mostrando una volta ancora l’incredibile capacità di trasporto di quello che si conferma come uno dei sistemi di mobilità più capillari ed efficienti al mondo.
Lunedì 19 settembre: giorno record della metropolitana londinese
Tanto Transport for London, la società che gestisce la metropolitana londinese, quanto il Rail Delivery Group, l’operatore delle ferrovie nazionali, hanno iniziato a studiare da circa una settimana piani di gestione dell’enorme flusso di viaggiatori, incoraggiando le persone a pianificare con anticipo il loro viaggio a Londra.
«Prevediamo una domanda senza precedenti di trasporto pubblico nella capitale» aveva avvertito il Rail Delivery Group in un comunicato stampa, previsioni che si sono avverate tanto che – nel solo momento dei funerali – la fila per raggiungere Westminster ha raggiunto la lunghezza di 16 chilometri. Così, se da un lato tre stazioni come quella vicino alla Victoria railway station sono state chiuse per sicurezza, dall’altro è stata potenziata l’attività di altre. La Jubilee Line (chiamata così per festeggiare i 25 anni sul trono della Regina) è stata potenziata così da riuscire a trasportare oltre 90mila persone in una sola giornata.
Stesso discorso è accaduto per la Elizabeth Line. La linea è l’ultima grande metropolitana costruita a Londra con un investimento che ha sfiorato i 20 miliardi di sterline. L’opera, non ancora interamente terminata, collega in appena 29 minuti Abbey Wood nel sud-est della città con Paddington. La linea, che generalmente chiude nella parte centrale del tragitto durante il fine settimana, è rimasta aperta, con un servizio speciale assicurato la domenica, il giorno che ha preceduto il funerale. In questa sezione corrono in media 12 treni ogni ora, ognuno dei quali è in grado di trasportare 1.500 passeggeri.
E così, mentre alcune linee sono state potenziate, è stato chiesto ai viaggiatori di evitare il transito su altre direttrici. In particolare, la fermata di Green Park, troppo vicina a Buckingham Palace e a the Mall, il lungo viale costeggiato da bandiere britanniche dove ha sfilato il feretro della Regina. Ai londinesi è stato chiesto di evitare questa fermata, scendendo alle stazioni vicine, Victoria, Piccadilly Circus o St. James Park.
Una grande infrastruttura per una metropoli globale
Il successo della metropolitana di Londra non è casuale, ma frutto da un lato di un’infrastruttura unica e dall’altro della capacità organizzativa delle autorità cittadine. «Stiamo lavorando con tutti i nostri partner per assicurare la mobilità nella nostra città – ha dichiarato Andy Byford, il Transport Commissioner di Londra. «Il nostro obiettivo è permettere a chiunque voglia girare per la città o assistere al funerale di farlo in modo sicuro».
Una missione compiuta grazie appunto alle caratteristiche di quella che è la metropolitana più antica del mondo e la più estesa d’Europa. Inaugurata con la Metropolitan Line il 10 gennaio del 1863, oggi conta 382 stazioni dislocate sul territorio della Grande Londra e offre un servizio unico. Secondo Transport for London ogni treno percorre in media 123.600 chilometri ogni anno, mentre l’intera rete trasporta 28 milioni di passeggeri ma circa 1 miliardo di accessi.
Un’opera che vive da sempre un costante cambiamento: già nel 1864, un anno dopo l’apertura della prima tratta, erano allo studio 260 progetti di nuove linee. Da allora la rete della metropolitana è cresciuta fino all’ultimo mega progetto della Elizabeth Line, l’ennesimo prodigio dell’ingegneria che una volta ancora ha sostenuto le ambizioni di Londra a presentarsi come una capitale mondiale.