Non solo spettacolari catene montuose che sfiorano i 4 mila metri di altezza e coste frastagliate punteggiate da un fitto arcipelago di isole, cinque delle quali riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, ma anche insediamenti moderni, infrastrutture sostenibili, centri urbani a misura d’uomo. Oltre a proteggere la sua natura incontaminata, la Nuova Zelanda sta investendo su una rete di grandi infrastrutture che possa favorire i collegamenti tra i suoi 5 milioni di abitanti e alimentare la crescita delle due principali città, Auckland e Wellington.
Il paese ospita infatti un fitto network di strade e corridoi autostradali che svolgono un ruolo cruciale nel collegare le comunità e promuovere la crescita economica, e sono oggi al centro di un piano di ammodernamento e ampliamento che punta allo sviluppo della rete di infrastrutture dei trasporti favorendo il movimento sempre più efficiente di persone e merci.
Grandi corridoi stradali per connettere le città della Nuova Zelanda al resto del territorio
La rete stradale della Nuova Zelanda comprende diverse autostrade e superstrade chiave che facilitano la connettività regionale e nazionale: un fitto network che ha in tre grandi arterie di scorrimento il suo architrave.
La Auckland Northern Motorway (SH 1), la Waikato Expressway (SH 1) e la Kāpiti Expressway (SH 1) sono, infatti, le autostrade che oggi gestiscono i maggiori volumi di traffico del paese e assicurano i viaggi a lunga distanza.
L’Auckland Northern Motorway, ad esempio, è un collegamento vitale tra Auckland e le regioni settentrionali, essenziale tanto per il traffico pendolare quanto per il traffico merci. La Waikato Expressway migliora la connettività tra Auckland e la regione di Waikato, riducendo i tempi di percorrenza. La Kāpiti Expressway è il corridoio strategico che serve la regione della capitale Wellington.
Ammodernare la rete stradale per la crescita economica della Nuova Zelanda
Queste grandi arterie stradali non bastano, però, per rispondere all’aumento della popolazione e quindi per sostenere lo sviluppo economico e industriale del paese, fenomeni che richiedono infrastrutture sempre più moderne ed efficienti.
Ecco perché il governo della Nuova Zelanda ha prima identificato le arterie di interesse nazionale, e quindi avviato la progettazione e la costruzione di nuove infrastrutture stradali, che saranno finanziate in modi differenti, favorendo ad esempio partenariati pubblico-privato oppure ricorrendo ai pedaggi stradali.
Uno di questi progetti è il Takitimu North Link, un collegamento autostradale che sarà realizzato in più fasi. La fase 1 riguarda la costruzione – già in corso – di un’autostrada nella regione della Baia dell’Abbondanza, nell’Isola del Nord, per collegare la città di Tauranga (la più grande dell’area) con Te Puia, situata nella valle geotermica di Te Whakarewarewa, che ospita il geyser Pohutu, il più grande tra quelli attivi in Nuova Zelanda. La fase 2 del progetto riguarda invece l’estensione del collegamento fino alla piccola area urbana di Ōmokoroa, che dista 25 minuti di auto da Tauranga.
Altri progetti significativi in corso in Nuova Zelanda sono l’ammodernamento dell’autostrada 1 Cambridge-Piarere; il Tauriko project, ossia interventi per migliorare la sicurezza agli incroci dell’autostrada 29 con Redwood Lane, Belk Road e Cambridge Road; e infine la realizzazione della tratta da Warkworth a Wellsford sulla Northland Expressway.
Tutti questi progetti puntano a migliorare i tempi di percorrenza, aumentare la sicurezza e sostenere lo sviluppo economico regionale.
Infrastrutture di trasporto: le novità della linea ferroviaria City Rail Link di Auckland e del Northland Corridor
Guardando al futuro, il governo della Nuova Zelanda ha stilato un elenco di 17 strade definite di importanza nazionale e considerate prioritarie per lo sviluppo del paese. Progetti ideati proprio per soddisfare le esigenze di trasporto attuali e future, assicurando una rete resiliente ed efficiente.
Uno dei più significativi tra questi progetti è il City Rail Link (CRL) di Auckland, destinato a trasformare il sistema di trasporto pubblico della città. Questo importante progetto prevede la costruzione di una linea ferroviaria a doppio tunnel lunga 3,45 km, che collega il Britomart Transport Centre con la rete ferroviaria di Auckland. Il CRL aumenterà in modo significativo la capacità e l’efficienza del sistema di trasporto ferroviario e pubblico della città, arrivando a trasportare fino a 54.000 passeggeri all’ora nelle ore di punta.
Un altro progetto chiave è il Northland Corridor Program, considerato una pietra angolare della strategia delle infrastrutture di trasporto della Nuova Zelanda. Questo tratto di 100 chilometri di superstrada a quattro corsie collegherà Auckland alla regione di Northland, offrendo un accesso migliore alle attività commerciali locali, al trasporto merci e ai clienti.
Il programma Roads of National Significance per la sicurezza stradale in Nuova Zelanda
Il Northland Corridor rientra nel più ampio programma Roads of National Significance (RoNS), annunciato nel 2024 dal governo della Nuova Zelanda. Nello specifico, il programma è stato ideato per risolvere problemi critici di resilienza e sicurezza della rete stradale del paese.
Il Northland, ad esempio, ha uno dei peggiori record di sicurezza della Nuova Zelanda, e l’attuale autostrada 1, che attraversa le colline di Brynderwyn, è stata in più occasioni soggetta a chiusure a causa di eventi meteorologici e incidenti.
Il nuovo Northland Corridor assicurerà un percorso più sicuro ed efficiente, supportando la crescita economica e lo sviluppo edilizio della regione.
Attualmente, la costruzione del corridoio è ripartita in tre sezioni. La prima va dalla città di Warkworth (64 km a nord di Auckland) alla cittadina Te Hana, piccola località sull’autostrada 1 vicino al confine settentrionale di Auckland. La seconda sezione va da Te Hana all’autostrada Port Marsden. Infine, da Port Marsden a Whangārei, la più settentrionale città della Nuova Zelanda e capoluogo della regione di Northland.
La prima sezione è già stata progettata e autorizzata, con l’inizio dei lavori fissato entro la fine del 2026. Per la sua costruzione, il governo ha siglato una partnership pubblico-privato, con l’obiettivo di accelerare i tempi di realizzazione e migliorare la gestione dell’opera una volta realizzata.
Il futuro della rete di trasporto pubblico e privato della Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda continua a investire nello sviluppo delle sue infrastrutture di trasporto in un’ottica di sistema e con l’obiettivo di rispondere alle esigenze non solo attuali, ma anche future.
L’adozione di metodi di finanziamento innovativi per il paese, vedi appunto le partnership pubblico-privato, così come il coinvolgimento di player globali come Webuild, leader nella costruzione di strade e tunnel, rappresentano la via intrapresa dal governo per assicurare ai cittadini una rete di trasporto pubblico e privato resiliente, efficiente e sostenibile.
I corridoi stradali indicati dal governo come prioritari sono, infatti, più di semplici percorsi per il trasporto di automobili, ma arterie vitali che collegano le comunità, guidano la crescita economica e supportano lo sviluppo della nazione.