È un paradosso che non smetterà mai di stupire il fatto che alcuni degli interventi potenzialmente più invasivi sull’ambiente possano essere appena percepibili all’occhio.
Come se la mano dell’uomo non avesse fatto altro che continuare l’azione di Madre Natura. Nascono così alcuni dei più bei laghi del mondo: artificiali in quanto creati dall’uomo ma perfettamente naturali per il modo in cui si integrano con il territorio circostante.
Un’opera corposa come una diga determina la creazione di un bacino artificiale, finalizzato a trattenere le acque per le più svariate ragioni: approvvigionamento idrico, irrigazione, produzione di elettricità o controllo delle inondazioni. Nello stesso tempo l’opera reinventa il paesaggio.
Chi si trovasse per esempio sulle rive del lago di Kariba, in Africa, lasciandosi alle spalle l’omonima diga, a stento può rendersi conto che si tratta di un bacino artificiale.
Lago di Kariba: il bacino artificiale più grande
Il lago di Kariba, al confine fra Zambia e Zimbabwe, è il più grande bacino artificiale del mondo per volume dell’invaso: 180 chilometri cubici su una superficie di 5.500 chilometri quadrati, una lunghezza massima di 280 chilometri e una larghezza massima di 30 chilometri.
Al suo interno vi sono 102 isolette, mentre sulle rive del lago insiste il Matusadona National Park, un’area protetta al cui interno vivono diverse specie di grandi mammiferi africani.
La costruzione della diga a doppio arco e in calcestruzzo sul fiume Zambesi, da cui origina questo bacino, iniziò nel 1956 e fu il primo progetto ad essere finanziato dalla Banca Mondiale in Africa. I lavori terminarono nel 1960 e la diga venne consegnata con sei mesi di anticipo, da un consorzio di imprese italiane che molti anni dopo sarebbero confluite nel Gruppo Salini Impregilo. A confermare l’importanza dell’opera, alla sua inaugurazione partecipò anche la Regina Elisabetta d’Inghilterra.
Oltre ad alimentare la produzione di energia elettrica per circa 6.400 GWh all’anno, il lago di Kariba è diventato anche un centro di attività ricreative naturalistiche.
Bratsk reservoir: il bacino artificale russo
Il Bacino di Bratsk venne creato nel 1967, con il completamento dell’omonima diga in calcestruzzo sul fiume Angara in Russia. Esso alimenta una centrale con una capacità installata di 6.400 MW. Lunga oltre 4,4 chilometri e alta 125 metri, la diga ha creato il secondo lago artificiale più grande del mondo, con una capacità volumetrica di 169 chilometri cubici. L’epica costruzione di questa diga ispirò un’opera al poeta russo Yevgeny Yevtushenko.
Lago Nasser: il bacino artificiale in Egitto
Con i suoi 162 chilometri cubici di volume, il lago Nasser è il terzo più grande bacino artificiale del mondo, nato a seguito della costruzione della diga di Assuan sul fiume Nilo, in Egitto. Il lago è lungo 550 chilometri, con una larghezza massima di 35 chilometri e una superficie di 5.250 chilometri quadrati. Il bacino venne intitolato a Gamal Abdel Nasser, leader della Rivoluzione egiziana del 1952 e secondo Presidente del Paese, nonché iniziatore della diga di Assuan.
Di particolare interesse il fatto che, dopo che fu decisa la costruzione dell’opera, l’Unesco lanciò una campagna per cercare una soluzione per salvare i templi di Abu Simbel, che sarebbero stati sommersi dal futuro lago. Fu così che con il contributo di 113 Paesi, sulla base di un progetto messo a punto da un’azienda svedese e l’esecuzione affidata a Salini Impregilo, i templi vennero smontati, stoccati e poi rimontati fedelmente 65 metri più in alto, conservando il loro originario orientamento.
Lago Volta
Il Ghana ospita il quarto bacino artificiale più grande del mondo per volume: il lago Volta, 150 chilometri cubici e una superficie di 8.500 chilometri quadrati, pari al 3,6% della superficie dell’intero Paese.
È stato creato sbarrando l’omonimo fiume con la diga di Akosombo, uno sbarramento in materiali sciolti lungo 700 metri e alto 134 metri. Sulle rive del lago si trova il Digya National Park, la più antica area protetta del Ghana, popolata da primati ed elefanti e da più di 236 specie di uccelli. Oltre ad alimentare la produzione elettrica del Paese, il lago Volta ha dato origine ad attività di pesca e ricreative.
Lago Manicouagan
Quinto bacino artificiale al mondo per capacità volumetrica (141,8 chilometri cubici), il lago Manicouagan è stato creato sbarrando l’omonimo fiume attraverso la diga Daniel-Johnson, in Quebec, Canada.
L’assoluta particolarità di questo bacino è la sua forma ad anello: al suo centro vi è l’isola René-Levasseur, sormontata dal Monte Babel. Visti dall’alto lago e isola insieme formano una curiosa composizione simile a un occhio, tanto da essere chiamati a volte “l’occhio del Quebec”. La Daniel-Johnson è una diga in calcestruzzo ad archi multipli e contrafforti, alta 214 metri e lunga circa 1,3 chilometri. Venne realizzata fra il 1959 e il 1970 con l’obiettivo di produrre elettricità.