Se la metro di Riyadh, l’opera faraonica e sempre in evoluzione alla cui costruzione ha preso parte anche il Gruppo Webuild, si spingesse oggi fino all’estrema periferia Nord-Ovest della capitale saudita finirebbe in una vasta distesa che si perde a vista d’occhio.
Eppure, entro il 2030, quindi tra poco più di un quinquennio, proprio in quest’area sorgerà un nuovo e modernissimo quartiere, una sorta di hub finanziario e dell’intrattenimento dove abitanti e turisti saranno chiamati a provare come si vivrà nel futuro.
New Murabba, questo il nome del progetto, sarà di fatto una città nella città, un quartiere che si estenderà per 19 chilometri quadrati all’incrocio delle strade King Salman e King Khalid dove è prevista la costruzione di 104mila unità abitative e 9mila camere d’albergo.
Lavoro e sostenibilità per il futuro di Riyadh
Il nuovo quartiere avveniristico di Riyadh nasce dall’idea e dalla volontà del Principe Regnante, Mohammad Bin Salman, che è anche Presidente della New Murabba Development Company, la società incaricata di sovrintendere la realizzazione dell’opera.
Il progetto rientra all’interno di Vision 2030, il grande piano di sviluppo infrastrutturale lanciato dal Regno Saudita e pensato anche in vista dell’Expo 2030, al quale Riyadh è candidata insieme a Roma e alla città coreana di Busan.
A parte la grande manifestazione, l’opera dovrebbe trasformarsi in un acceleratore di benessere e di lavoro: sono infatti 334mila i poti lavoro, tra diretti e indiretti, che dovrebbero essere creati dopo la nascita del nuovo quartiere, mentre il New Murabba dovrebbe assicurare un plus al Pil saudita di 48 miliardi di dollari, favorendo così la diversificazione rispetto all’economia basata sul petrolio e il miglioramento della vita per gli abitanti della capitale.
Alla base di questo enorme progetto rimane la sostenibilità, quindi l’intero quartiere sarà realizzato puntando su aree verdi, percorsi ciclabili e pedonali, e naturalmente con collegamenti assicurati dalle linee metropolitane, sulla scia del maxi progetto della metropolitana di Riyadh, divenuta ormai una delle reti di trasporto cittadino più capillari al mondo.
La città dei 15 minuti
La città dei 15 minuti è una filosofia che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutte le grandi metropoli del mondo. Da Roma, dove Webuild sta realizzando la linea C della metropolitana che collega le estreme periferie con il centro storico, a Singapore, da Parigi, dove si lavora giorno e notte nei cantieri del Grand Paris Express, fino a Londra, i sindaci rilanciano il concetto di grandi metropoli con centri vitali raggiungibili in soli 15 minuti grazie alla realizzazione di quartieri indipendenti, moderni, sostenibili.
A Riyadh il concetto di città di 15 minuti è espresso proprio nella realizzazione del progetto New Murabba, perché nel nuovo quartiere ogni punto di riferimento, dalle aree verdi agli uffici governativi, dai luoghi di ristoro alle stazioni delle metropolitane, potrà essere raggiunto in meno di 15 minuti. Un dedalo di percorsi pedonali e ciclabili, oltre ai trasporti sotterranei e di superficie permetterà agli abitanti e ai turisti di raggiungere i circa 80 luoghi di intrattenimento artistico e culturale previsti dal progetto, oltre a tutte le attrazioni che saranno realizzate nel nuovo quartiere.
Il grande cubo dove ammirare il futuro
L’opera sicuramente più rappresentativa del nuovo quartiere è il Mukaab, un edificio iconico ipertecnologico e sostenibile che – secondo i progettisti – è destinato a diventare la prima destinazione immersiva al mondo. A stupire sono prima di tutto le sue dimensioni: il cubo sarà lungo 400 metri per lato ovvero capace di contenere 20 Empire State Building al suo interno; la forma sarà quella di una torre a spirale, chiusa all’interno di una campana, a sua volta immersa nel maxi cubo.
Una volta entrato, al visitatore si apre un mondo: hotel, appartamenti, musei, teatri, palestre, centri benessere, luoghi di incontro e business. L’elemento più innovativo di questa costruzione sono le tecnologie immersive che saranno presenti al suo interno. Secondo il comunicato ufficiale della New Murabba Development Company, l’enorme cupola che circonda la struttura si animerà grazie alle tecnologie digitali con ologrammi che andranno a creare e a ricreare mondi reali e immaginari, come un oceano popolato da enormi creature marine o la superficie di Marte. E chissà che guardando dalle pareti di cristallo del nuovo gigante saudita, non si riesca davvero a vedere come sarà il futuro.