Dopo diversi tentativi avviati ben quarant’anni fa, l’Australia è pronta a dotarsi della sua prima rete ferroviaria ad alta velocità.
Il governo federale del paese ha infatti costituito nel 2023 la High Speed Rail Authority (HSRA), incaricata appunto di implementare un piano per la costruzione e successiva supervisione della nuova infrastruttura. Il progetto prevede che l’alta velocità attraversi tutta la costa orientale del Paese, passando per Brisbane, Sydney, Canberra, Melbourne e vari territori regionali. L’obiettivo è di chiudere i lavori entro il 2030.
Da Sydney a Newcastle, il primo step del maxi progetto
Con 500 milioni di dollari australiani (circa 309 milioni di euro) già allocati, il primo step del maxi progetto è la realizzazione di un collegamento veloce tra Sydney e Newcastle lungo circa 200 km. «Molti importanti progetti infrastrutturali in corso nel nostro Paese stanno arrivando a conclusione e pertanto riteniamo che entro il biennio 2027-28 si possa partire con la costruzione di una nuova grande opera». Sono le parole di Tim Parker, amministratore delegato HSRA in un’intervista al quotidiano “Newcastle Herald” nella quale il manager ha anche precisato che, nello studio di fattibilità dell’opera, verranno messi comunque a confronto i costi previsti per la linea high-speed con quelli di un eventuale ampliamento dell’autostrada M1 Pacific Motorway, 127 chilometri proprio tra Sydney a Newcastle. Ad oggi, il tragitto tra le due città, in automobile, richiede tre ore di viaggio; a bordo di un treno ad alta velocità ne basterebbe una.
Attualmente, per andare in treno da Sydney a Newcastle si impiegano due ore e mezza, di cui trenta minuti solo per raggiungere entrambe le città partendo da una stazione della Central Coast. Con i treni ad alta velocità, i viaggi futuri da Sydney a Canberra e da Sydney a Melbourne dovrebbero durare rispettivamente circa 90 minuti e quattro ore. L’affidabilità degli orari dovrebbe superare il 98%.
Meno traffico e più sviluppo
La ferrovia ad alta velocità tra Sydney e Newcastle sarebbe dunque solo l’inizio di una più ampia rete ferroviaria capace di cambiare concretamente le abitudini di viaggio degli australiani. Intanto, con l’alta velocità Sydney-Newcastle ci sarebbe una immediata riduzione del traffico auto lungo l’autostrada che collega le due città, così come una minor congestione passeggeri sull’attuale ferrovia di collegamento e che è la più trafficata del Paese (quasi 15 milioni di viaggiatori l’anno)
C’è poi da tenere conto che da qui al 2040, nelle zone attraversate dall’alta velocità è previsto un incremento di residenti del 22%, per un totale di 1 milione e duecentomila persone che abiteranno quel territorio. «La ferrovia ad alta velocità rappresenta un importante punto di svolta per la nostra regione», ha dichiarato Sharon Claydon, Vicepresidente della Camera dei Rappresentanti e Membro federale per la Circoscrizione di Newcastle. «Questa infrastruttura, oltre ad aumentare la capacità di trasporto ferroviario offrendo una migliore connettività territoriale, creerà anche molta nuova occupazione e in generale tantissime occasioni di crescita per tutte le nostre comunità locali».
Quando il treno sostituirà l’aereo
I treni ad alta velocità lungo la costa orientale australiana avranno un impatto positivo non soltanto per il trasporto di terra. La linea veloce tra grandi città assicurerebbe anche la riduzione del traffico nei cieli che, com’è noto, è una delle soluzioni di viaggio più inquinanti che esista. Si stima che nell’ultimo anno solo sulla tratta Sydney-Melbourne abbiano volato 7,92 milioni di persone producendo circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2. Se si includono poi i viaggi da e per gli aeroporti, solo questa tratta è responsabile di circa il 2% delle emissioni annuali dei trasporti nazionali.
Anche per queste ragioni, la ministra australiana alle infrastrutture e trasporti Catherine King ha fatto sapere che un’infrastruttura di questo tipo realmente cambierebbe la vita di milioni di australiani. «Nessun progetto – ha dichiarato – cattura l’immaginazione di noi australiani quanto la ferrovia ad alta velocità».