I cellulari sollevati come fossero macchine fotografiche e lo sguardo teso alla ricerca del proprio nome. La storia della notte in cui il cantiere ha detto addio al nuovo ponte di Genova, celebrata con un concerto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, diretta dal Maestro Antonio Pappano, è tutta in questa processione laica di operai, tecnici, ingegneri lungo la targa di bronzo dove sono stati impressi i nomi delle oltre mille persone che hanno lavorato alla costruzione dell’opera.
Una targa – proprio come il concerto – in onore dei lavoratori, che anche in quest’ultima settimana di cantiere hanno lavorato giorno e notte per mantenere la promessa e consegnare e inaugurare il nuovo ponte di Genova il 3 agosto. Sette giorni dedicati alle ultime lavorazioni, la stesa dell’asfalto, la segnaletica, i pannelli frangivento in cristallo, l’apertura dei raccordi autostradali. Sette giorni iniziati lunedì scorso, il giorno del Concerto, l’occasione scelta dal Gruppo Webuild per salutare il ponte prima di consegnarlo alla città di Genova. All’insegna dello slogan #iocero.