Mega costruzioni a Melbourne: i segreti di una metropoli cresciuta intorno alle sue infrastrutture

Dalle prime linee metropolitane ai grandi tunnel autostradali, la città australiana non smette di realizzare grandi opere

Lo scrittore Mark Twain nel 1897 di Melbourne disse: «È una città che si estende su un territorio immenso» («Melbourne spreads around over an immense area of ground»). Già a quel tempo, in una sola decade, la “Marvellous Melbourne” (come era chiamata) aveva assistito al raddoppio del numero dei suoi abitanti, passati da 200mila a 400mila tra il 1881 e il 1991.

Quella vitalità è poi continuata nel tempo e oggi Melbourne si presenta al mondo come la città con la crescita demografica più sostenuta d’Australia: oltre 5 milioni di abitanti e con un’estensione di quasi 10mila chilometri quadrati. Al tempo stesso, è stata anche riconosciuta per più di una decade una delle metropoli più vivibili al mondo seppur con queste dimensioni e densità abitativa.

I numeri della sua corsa sono stati certificati dall’Australian Bureau of Statistics: dal 2010 al 2020, gli abitanti di Melbourne sono passati da 3,9 a 4,9 milioni, arrivando oggi a superare i 5 milioni. E se questo trend continuerà, si calcola che nei prossimi 30 anni la popolazione di tutta la sua area metropolitana potrebbe raggiungere gli 8 milioni di abitanti. Un numero che racconta il crocevia di culture e tradizioni differenti che di giorno in giorno si insediano e convivono nella capitale dello stato di Victoria, con persone che arrivano dalla Cina, dall’India, dal Regno Unito e da altre nazioni dell’Asia, dell’Africa e del Medio Oriente.

Una metropoli multietnica, quindi, con tassi di crescita economica sostenuti e una naturale propensione alla modernità.

Propensione che si manifesta nella volontà dei suoi cittadini, così come dell’amministrazione, di investire nelle infrastrutture (comprese mega costruzioni) e nei servizi come strumenti per sostenere la crescita demografica ed economica. Non è un caso infatti che nel 2010 City of Melbourne pubblicò uno studio dal titolo “Trasforming Australian Cities” in cui si interrogava e poneva domande al governo federale sulla strada da seguire per assicurare uno sviluppo sostenibile alle grandi città. Quello studio testimonia un approccio allo sviluppo urbano che si rinnova da quasi un secolo, e che mette al centro dei progetti e degli investimenti proprio il benessere dei cittadini.

La risposta di Melbourne alla domanda di costruire infrastrutture nuove

Da oltre sessant’anni la risposta di Melbourne all’aumento demografico è stata centrata su costruire infrastrutture. Le prime linee ferroviarie che servono il trasporto cittadino risalgono agli anni Settanta del secolo scorso e il loro ampliamento ha portato alla realizzazione di una rete complessiva lunga 405 chilometri con 221 stazioni, ovvero il più grande servizio di trasporto urbano su ferro dell’Australia.

Gli investimenti nei sistemi di trasporto hanno accompagnato la nascita di nuove aree residenziali e la riqualificazione di quelle esistenti. Oltre alle metropolitane, lo stato di Victoria ha investito – e continua a farlo – nello sviluppo della mobilità stradale. In questo senso i due progetti bandiera sono il West Gate Tunnel (un tunnel autostradale lungo 4 chilometri che passerà sotto l’area di Yarraville) e il North East Link, la mega costruzione alla quale partecipa anche il Gruppo Webuild nell’ambito del Consorzio SPARK che prevede la costruzione di due tunnel gemelli lunghi 6,5 chilometri in grado di collegare la Eastern Freeway con la tangenziale M80 nella periferia orientale di Melbourne.

A questi si aggiungono anche il Metro Tunnel, una nuova linea ferroviaria sotterranea che sarà inaugurata entro la fine dell’anno, con cinque stazioni, e attraverserà il centro della città collegandosi con il City Loop; e il Suburban Rail Loop, una linea ferroviaria di 90 chilometri che circonderà il centro della città per collegare tra di loro le zone periferiche.

I nuovi progetti, accompagnati alla dotazione già esistente di infrastrutture, contribuiranno a sostenere la corsa della metropoli che nei prossimi anni punta a crescere ancora.

Megastrutture: il City Loop che rivoluzionò la mobilità di Melbourne

Sui libri che raccontano la storia delle infrastrutture di Melbourne è segnata in evidenza la visita della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Era il maggio del 1980 e Sua Maestà, al termine degli incontri istituzionali, volle fare una passeggiata all’interno della Stazione Museum, la fermata più rappresentativa del Melbourne Underground Rail Loop.

La linea metropolitana sarebbe stata aperta al pubblico il 26 gennaio del 1981, trasportando nel primo giorno di attività 30.000 persone lungo i suoi 11 chilometri di tracciato. Un’opera unica per quel tempo perché si sviluppa in forma circolare, come realizzato a Copenhagen con il Cityringen, con l’idea di rispondere alla crescente domanda di trasporto cittadino attraverso la creazione di una serie di intersezioni con altre linee metropolitane esistenti e con quelle in costruzione.

Il City Loop, realizzato in larga parte con la partecipazione di aziende poi confluite nel Gruppo Webuild, ha assicurato così fin da subito collegamenti veloci nel centro di Melbourne e all’interno del Central Business District e per questo ancora oggi rappresenta una delle infrastrutture di mobilità più strategiche della grande città australiana.