L’istinto naturale, passeggiando tra le strade di Singapore, è quello di sollevare la testa al cielo e osservare il passaggio di una macchina volante. La piccola città-stato divenuta in pochi anni uno dei centri della finanza mondiale oltre che un esempio di sviluppo urbanistico razionale e moderno, è il luogo dove le innovazioni sembrano concedersi in anteprima.
Ed è forse per questo che Singapore viene riconosciuta ormai da anni come una delle prime tre smart cities al mondo, capace di rinnovare costantemente le prassi dello sviluppo urbanistico, interpretate in chiave sostenibile e innovativa.
In qualità di città-stato, Singapore si è guadagnata prima il titolo di “smartnation” e oggi si gode la sua condizione come fosse un laboratorio sempre aperto dove vivono e lavorano oltre 5 milioni di persone.
Un laboratorio di 721 chilometri quadrati all’interno dei quali sono sperimentati quotidianamente nuovi sistemi di controllo del traffico, modelli di analisi dei dati, hub specializzati che vanno dalla salute al commercio digitale. Il tutto all’interno di un recinto dove la mobilità, in particolare quella sostenibile, diventa il vero motore per far muovere prima le persone, quindi l’economia.
Singapore smart city: la città senza traffico
È possibile azzerare il traffico in una metropoli con milioni di abitanti? Singapore è alle prese con questa sfida, convinta che proprio il ricorso alla digitalizzazione delle informazioni, oltre allo sviluppo di una rete di trasporto pubblico efficiente, sia la strada giusta per riuscirci.
In questo caso l’innovazione passa per il progetto Vehicle to everything, probabilmente uno dei sistemi più tecnologici al mondo nel suo genere. Secondo i programmi del governo della città-stato entro il 2025 tutte le automobili in movimento sulle strade cittadine dovrebbero diventare a guida autonoma. Ma questo è solo il primo passo, perché all’interno dell’isola sono in corso le sperimentazioni per attivare la comunicazione tra veicolo e veicolo e tra veicolo e infrastrutture. Oltre a dialogare tra automobili, il dialogo con semafori, ad esempio, permette di essere informati quando si può passare, se in quel momento sta passando un pedone, oppure se sta per passare un veicolo di soccorso ed è necessario lasciare la strada libera.
La riduzione del traffico e la maggiore sicurezza sulle strade nasce dall’intreccio delle grandi potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale con gli investimenti sulle infrastrutture sostenibili, che permetteranno a Singapore di ridurre in modo significativo il numero di veicoli sulle strade.
La mobilità sostenibile per rendere Singapore più smart
L’innovazione corre accanto alle grandi infrastrutture. Ne è convinto il governo di Singapore che prima nel marzo del 2020, poi nelle scorse settimane, ha confermato l’intenzione di andare avanti con un piano da 43,5 miliardi di dollari americani da investire nei prossimi dieci anni sulle infrastrutture sostenibili, metropolitane e treni leggeri su tutte.
La pianificazione prevede tra il 2023 e il 2024 il completamento delle due linee metropolitane North East Line e Downtown Line. A seguire sarà portata a termine anche la Circle Line, la linea che collega Marina Bay con Harbour Front.
«La tratta finale della Circle Line – ha dichiarato il ministro dei Trasporti di Singapore, Khaw Boon Wan – è la parte più complessa e più costosa da realizzare. Ma, una volta completata nel 2025, la capillarità della nostra rete metropolitana cambierà profondamente così come l’esperienza di viaggio dei nostri cittadini».
Oltre a queste entro il 2029 saranno completate altre due linee: la Jurong Region Line e la Cross Island Line. Al termine di questo piano di sviluppo solo la rete metropolitana cittadina passerà dagli attuali 230 a 360 chilometri.
«Entro il 2030 – ha proseguito il ministro – circa l’80% dei residenti a Singapore potrà raggiungere a piedi qualunque fermata della metropolitana. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere e superare i livelli di connettività della rete di Hong Kong, Tokyo e New York City».
Viaggiare in una città a misura d’uomo
L’evoluzione del sistema dei trasporti, intrecciato con i benefici dell’intelligenza artificiale, è solo una parte del progressivo cambiamento che Singapore sta attraversando e che la rende una delle più avanzate smart cities al mondo.
Tra i progetti più avveniristici oggi allo studio dell’amministrazione ci sono ad esempio la realizzazione di una rete aerea per i droni, incaricati di portare pacchi, lettere, informazioni. Progetti di deambulazione automatizzati sono allo studio anche per gli anziani, con la progettazione e l’integrazione nei sistemi di traffico cittadino di carrozzine self driving. E infine la digitalizzazione delle informazioni e i big data vengono messi al servizio della sicurezza stradale, ma anche del mondo del lavoro, con l’adozione di sistemi di riconoscimento facciale per accedere agli uffici o l’identificazione dei clienti – ad esempio – per l’ingresso nelle banche.
L’impressione è quella di essere stati catapultati in un film di fantascienza, ma non è così. È solo il racconto di questo 2021 a Singapore.