Cityringen, l’anello metropolitano che corre sotto Copenhagen, è stato completato.
Copenhagen Metro Team (CMT), la società controllata al 100% dal Salini Impregilo che ha progettato e realizzato la nuova metro, ha consegnato l’infrastruttura dopo poco più di 8 anni di lavoro, un tempo record rispetto agli standard europei per opere di questo genere.
La nuova metro, che sarà inaugurata verso la fine di settembre, promette di rivoluzionare la mobilità di Copenhagen. I suoi treni sono in grado di trasportare 72 milioni di persone ogni anno (240.000 al giorno) per un tragitto lungo 15,5 chilometri dentro i quali sono presenti 17 stazioni attraversate da treni che corrono a una profondità media di 30 metri sotto la superficie.
Un grande cambiamento perché, insieme al resto della mobilità urbana, permetterà ad ogni cittadino di avere una stazione di metro o di treno a soli 600 metri dalla propria abitazione.
La città diventa più piccola
L’impatto di Cityringen sulla mobilità cittadina è accresciuto dalle caratteristiche del tracciato. Non solo la forma circolare, ma anche il fatto che la linea intreccia le metro esistenti nelle stazioni di Kongens Nytorv e Frederiksberg, oltre agli scambi con le ferrovie regionali presso le stazioni di Copenhagen Central, Østerport e Nørrebro.
Una volta saliti sulle due linee della metro (M3 e M4) il percorso è molto rapido e la frequenza dei treni elevata. Ci vogliono solo 24 minuti per compiere l’intero giro, mentre sono necessari appena 7 minuti per andare da Nørrebro Runddel a Enghave Plads; 6 minuti da Nørrebro station a Trianglen; e 8 minuti da Poul Henningsens Plads a Rådhuspladsen.
Sostenibilità e inclusione
Alla costruzione di Cityringen hanno lavorato circa 5.000 persone di 24 nazionalità. Il 50% di essi era costituito da lavoratori locali e il 25% dello staff di progetto era formato da donne.
Un capitolo della storia di questa opera, per molti versi unica, va riservato proprio a questo: la sostenibilità letta in termini di persone, ambiente, condivisione, coinvolgimento della comunità locale.
Alla tutela dell’ambiente, oltre al minimo impatto sulla superficie, sono state dedicate 5.000 ore di pianificazione, supervisione e reportistica sull’opera. Nell’ambito invece delle attività di scavo, sono state trattate e rimosse dalle stazioni e dai pozzi 250.000 tonnellate di terreno contaminato.
Tutto questo mentre si è cercato di tenere sempre viva la partecipazione della comunità civile all’opera. Negli otto anni di lavori, sono stati organizzati 40 eventi pubblici ai quali hanno partecipato oltre 65.000 visitatori. Un biglietto da visita per una metropolitana che promette di diventare un punto di riferimento per i cittadini di Copenhagen.
Cantieri sicuri e un lascito per la città
Il progetto Cityringen è stato caratterizzato anche dalla tutela massima in termini di safety, un’attenzione che – leggendo i risultati – trasforma l’opera in un’eccellenza europea. Lo scorso anno è stato infatti festeggiato il milione di ore senza incidenti, un record assoluto. In termini generali, gli incidenti avvenuti nei cantieri dell’opera sono stati oltre cinque volte inferiori rispetto alla media della Danimarca.
Oltre a questo, Cityringen è stata anche un’occasione per portare alla luce alcune delle meraviglie nascoste nel sottosuolo cittadino. Gli archeologi del Museum of Copenhagen hanno chiamato l’opera «il più grande scavo archeologico del Nord Europa». Tra il 2010 e il 2013 sono state realizzate diverse spedizioni guidate da squadre di archeologi in molti siti del cantiere e in particolare a Gammel Strand (la Vecchia Spiaggia), Kongens Nytory e Radhusplads.
I ritrovamenti sono stati tutti analizzati e donati al Museum of Copenhagen, aiutando a ricostruire in modo ancora più dettagliato le origini della storia di Copenhagen.