L’economia cinese può anche rallentare, ma il passo della sua crescita è ancora formidabile. Si tratta di un passo per il quale sono state messe le basi diverse decadi fa da un Paese che ha previsto lo sviluppo di un vasto network infrastrutturale che includeva alcuni dei più grandi impianti idroelettrici del mondo.
Ertan, l’impianto idroelettrico costruito nel Sud Ovest della Cina, è uno di questi, e non c’è carenza di superlativi per descriverlo. Dominando la stretta valle sul fiume Yalong, al momento della sua inaugurazione nel 1999 è stata infatti la più grande diga del Paese per capacità produttiva, pochi anni prima di lasciare il primato alla Three Gorges Dam.
Ertan è stato inoltre il primo progetto idroelettrico che il Paese ha aperto ad una gara internazionale. In quel tempo, la Cina aveva bisogno di competenze straniere per la costruzione della diga perché ne era deficitaria all’interno. E Salini Impregilo, apparteneva al Gruppo a cui è stata assegnata la commessa.
Secondo il sito web della Yalong Hydropower Development Company Ltd, quello di Ertan è stato il primo caso (quando l’azienda era ancora chiamata Ertan Hydroelectric Development Corporation) di un progetto cinese finanziato con fondi internazionali.
La World Bank ha infatti destinato alla sua costruzione due prestiti per un totale di 780 milioni di dollari, una cifra così elevata che ha reso Ertan a quel tempo il principale progetto in termini di denaro investito da parte della Banca.
Più di un bisogno necessario
La costruzione della diga è iniziata nel 1987 quando la Cina era in preda alla trasformazione economica che la stava rendendo una potenza globale. Era il tempo
in cui la domanda di elettricità superava di gran lunga la fornitura, causando numerose carenze, così come avveniva nella provincia di Sichuan dove sorge l’opera. In una relazione pubblicata nel 2005 la Banca Mondiale dichiarò che i servizi forniti nella provincia in quell’epoca erano incapaci di gestire, né tantomeno di rispondere, a questa forte domanda, che stava crescendo a ritmi del 7-8% all’anno. «Al tempo – spiegava la Banca Mondiale – il settore energetico in generale soffriva di una carenza di manodopera specializzata, metodi di gestione superati e assenza della tecnologia moderna, in particolare nella generazione di energia».
Ecco perché il bisogno di un progetto come Ertan era molto sentito. Non solo questo ha contribuito a sviluppare l’economia di Sichuan, ma lo ha fatto in modo pulito ed efficiente utilizzando una fonte energetica rinnovabile: l’acqua. La Banca Mondiale ha stimato nella sua relazione che la diga, una volta divenuta operativa, ha evitato ogni anno il consumo di sei milioni di tonnellate di carbone.
La sua costruzione ha avuto un effetto immediato sull’economia locale, creando – nel suo periodo di picco – posti di lavoro per oltre 7mila persone.
Una di una serie
Costruita sul fiume Yalong a circa 2.000 chilometri da Pechino, Ertan è stata una di una serie di dighe realizzate per ridurre la dipendenza del Paese dagli impianti a carbone, rinomati per l’inquinamento atmosferico che producono.
Il fiume è un’affluente dello Yangtze che attraversa Sichuan. Camminando lungo un tragitto di circa 1.500 chilometri, lo Yalong parte dalle montagne a ovest dell’altopiano di Sichuan, ad un’altitudine di 4.000 metri, e compie un balzo in basso di 1.000 metri prima di collegarsi con lo Yangtze.
Ertan è una diga a doppio arco in calcestruzzo. Questo significa che essa crea sia un arco verticale che orizzontale, come una pancia sporgente. La sua forma la rende molto più resistente alla pressione dell’acqua raccolta nell’invaso, equilibrando il peso dal centro della diga ai suoi lati. La diga è alta 240 metri con una lunghezza in cresta di 775 metri. L’enorme complesso sotterraneo che ospita le turbine è descritto dalla società Yalong Hydropower come il più grande d’Asia. Ciascuna delle sei unità presenti al suo interno ha una capacità di 550 MW, portando la capacità totale istallata a 3.300 MW. Questa elettricità prodotta viene portata nelle principali città della regione, come Chengdu and Chongqing, attraverso la rete ad alto voltaggio di Sichuan.
Oltre all’aspetto energetico, la diga contribuisce ad evitare e a regolare le inondazioni causate dal fiume, un problema ricorrente in Cina. Nel 1998 un report di Reuters News spiegava come le piogge torrenziali battessero il Centro e l’Est della Cina portando lo Yangtze a livelli record, e generando la peggiore inondazione dal 1954 che causò alla morte di 2.000 persone.