Il 30 novembre 2024 è una data storica per gli abitanti di Salonicco perché festeggeranno l’inaugurazione della prima linea metropolitana nella lunghissima storia della città fondata nel 315 a.C. dal re dei Macedoni Cassandro e intitolata a Tessalonica, la sorellastra di Alessandro Magno. La metropolitana di Salonicco è una grandiosa opera pubblica, la più importante della Grecia, perché ha dotato la città di un sistema di trasporto veloce, moderno e sostenibile.
Oltre a essere un complesso progetto infrastrutturale, la nuova linea metropolitana è stata anche l’occasione per riscoprire, proteggere e restituire alla collettività un patrimonio storico e archeologico di inestimabile valore, per secoli rimasto sepolto sotto le vie trafficate di una città che è divenuta uno degli snodi economici e commerciali più strategici del Paese.
Salonicco, un passato antico riportato alla luce
Nei cantieri che punteggiano i circa 10 chilometri della linea e scandiscono le distanze tra le 13 stazioni della città di Salonicco (che serviranno centinaia di migliaia di passeggeri), sono in corso gli ultimi interventi affinché sia tutto pronto per l’inaugurazione.
Un primo e importante segnale di quanto sarebbe accaduto nella città greca è stato lanciato il 12 ottobre scorso, quando alla cerimonia di apertura della linea M4 di Milano (realizzata dal Gruppo Webuild proprio come la metropolitana di Salonicco) ha preso parte anche il Ministro dei Trasporti greco, Christos Staikouras. La metropolitana di Salonicco, infatti, ha legami e affinità sia con la M4 di Milano quanto con la Linea C di Roma: c’è la complessità ingegneristica legata alle caratteristiche dei lavori di scavo condotti nella zona più popolosa e congestionata della città, e naturalmente vincolati al patrimonio archeologico rinvenuto sottoterra.
Gli scavi dei tunnel della metropolitana di Salonicco, condotti da due TBM, sono stati accompagnati da scavi archeologici, i più estesi mai realizzati nella città, che hanno riguardato una superficie di 30.000 metri quadrati e portato alla luce numerose lastre di marmo appartenenti alla celebre via romana conosciuta come decumanus maximus.
Nel complesso, tutte le gallerie della metropolitana sono state realizzate a una media di 20 metri di profondità, proprio per non intaccare lo strato superiore dove sono state rinvenute le importanti tracce dal passato. Alcune stazioni sono state addirittura riprogettate in corso d’opera per mantenere i reperti trovati nel loro sito originale. È accaduto ad esempio alla stazione di Demokratias, spostata di 10 metri proprio per posizionare al meglio i resti di un muro dell’era Bizantina rinvenuto durante i lavori di scavo.
Nella realizzazione dell’opera, la complessità è stata quindi doppia: da un lato evitare di bloccare la città proprio nelle zone più centrali e trafficate, e dall’altro portare avanti i lavori tutelando al massimo il patrimonio archeologico preservato sottoterra.
Per riuscire nell’impresa, ingegneri e archeologi hanno lavorato fianco a fianco, studiando di volta in volta soluzioni innovative per ridurre al massimo il rischio di impatto delle talpe meccaniche che realizzavano gli scavi, e allo stesso modo prevedendo un sistema di lavorazioni che lasciasse massima libertà agli studiosi di analizzare e classificare i tesori del sottosuolo.
Tra i reperti rinvenuti, oltre al decumanus maximum emerso nell’area dove è stata realizzata la stazione di Aghia Sofia, anche canali di scarico dell’antica Salonicco, edifici dell’era Cristiana e un mercato bizantino con negozi e piccoli manufatti.
Salonicco corre sulla sua metropolitana
La riqualificazione urbana di Salonicco e la tutela delle opere del suo passato raccontano solo uno degli effetti di questa grande opera che – prima di ogni altra cosa – promette di accelerare profondamente lo sviluppo di una città che già oggi, grazie al suo porto (il secondo in Grecia per scambi commerciali dopo il Pireo) e alle sue moltissime imprese, è uno dei centri economici del Paese.
La nuova metropolitana fa leva sulla propensione al business di Salonicco, offrendo ai suoi cittadini e visitatori l’opportunità di attraversare la città in pochi minuti. La linea, realizzata da Webuild in un team di imprese che include anche Hitachi e Aktor, sarà in grado di trasportare circa 315.000 passeggeri al giorno, con una frequenza dei treni di appena 90 secondi nelle ore di punta. Un vero e proprio toccasana anche in tema di inquinamento urbano, perché l’entrata in esercizio della metropolitana contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera per circa 212 tonnellate al giorno e una riduzione di 60mila veicoli sulle strade ogni giorno.
La metropolitana di Salonicco è l’ultima delle grandi opere realizzate da Webuild in Grecia, che includono tra l’altro una tratta della Linea 3 della metropolitana di Atene, il sistema tranviario realizzato per i Giochi Olimpici del 2004 e lo Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, il centro polifunzionale di Atene progettato dall’architetto Renzo Piano e finanziato dalla Fondazione Stavros Niarchos che ospita la Biblioteca Nazionale e l’Opera Nazionale Greca.