USA, rinasce il mitico pick-up Scout

Al via il potenziamento della viabilità per l’accesso allo stabilimento produttivo

Il sogno americano è fatto di nomi leggendari che diventano parte dello stile di vita, di generazione in generazione. Quel sogno è rappresentato anche da simboli dell’industria che, in seguito a improvvise tendenze di mercato o per altri motivi, scompaiono da un giorno all’altro. Ma come per magia poi rinascono. Proprio come sta per accadere per il mitico pick-up truck Scout. Ma andiamo con ordine.

Pick-Up Scout, tra le icone dell’Automotive americana

La produzione automobilistica è forse uno degli esempi più calzanti di marchi che hanno fatto la storia americana, alcuni dei quali oggi vivono una seconda vita. Tante indimenticabili auto sportive American Muscle degli anni ‘60 e ’70, come la Pontiac GTO, Mercury Cougar, Chrysler Plymouth Barracuda e Chevrolet Chevelle SS non sono più in commercio, mentre altri iconici modelli come la Ford Mustang e la Chevrolet Corvette oggi sono di nuovo in grande spolvero.

Altre auto, meno muscolari ma più popolari, sono invece rimaste negli album dei ricordi; come ad esempio il Checker Cab, il taxi chiamato anche Checker Marathon che ha dominato le strade delle grandi metropoli da Chicago a New York, colorandole di giallo con la caratteristica striscia a scacchi bianco-neri che aveva lungo le fiancate. Poi, nel 1982, l’ultimo Checker Cab è uscito dagli impianti di Kalamazoo, nel Michigan, chiusi per difficoltà economiche. E un pezzo dell’America se n’è andato insieme a migliaia di posti di lavoro, lasciando un’intera area alla ricerca di un nuovo sogno solo in parte ritrovato grazie alle tante realtà sportive dei college di questa zona. In quegli stessi anni, a un paio d’ore di auto da Kalamazoo, a Fort Wayne (Indiana), un altro simbolo del precedente ventennio andava fuori produzione, l’indimenticabile pick-up truck Scout.

La rinascita del pick-up Scout

Messo in commercio per la prima volta nel 1960, lo storico pick-up truck Scout è ben presto diventato un simbolo dell’industria automobilistica americana. In 25 anni, dallo stabilimento di Fort Wayne sono usciti 532.674 modelli che hanno contribuito a fissare nell’immaginario collettivo questa automobile pensata prima di tutto come un veicolo da lavoro, ideale per trasportare attrezzi e materiale pesante. Una storia conclusa nel 1985 quando, l’International Harvest (l’azienda produttrice) ha chiuso i battenti relegando lo Scout ai libri di storia.

Tuttavia, quarant’anni dopo, il mitico fuoristrada è pronto a una seconda vita accompagnato dallo slogan “Scouts always come back”, cioè gli Scout tornano sempre. Lo sviluppo dei nuovi mezzi viaggerà sotto il nome di Scout Motors, società del gruppo Volkswagen che ne ha acquisito i diritti un paio d’anni fa, vedendo la possibilità di re-introdurre un marchio vincente in un mercato molto dinamico negli Stati Uniti. «Non si tratta solo di piegare il metallo», si legge sul sito dell’azienda. «Stiamo rivitalizzando un’icona, un marchio e un movimento che unisce una comunità di persone laboriose che cercano di fare la prossima cosa buona».

Il Gruppo Webuild prende parte al rilancio del glorioso pick-up Scout

Progettate a Novi, nel centro tecnico di Scout Motors in Michigan, le nuove vetture verranno costruite a Blythewood, nella Contea di Richlaned (Carolina del Sud), in uno stabilimento di nuova costruzione capace di dare lavoro a più di 4.000 persone e produrre a regime oltre 200 mila pick-up Scout all’anno.

L’annuncio è stato dato a metà dicembre dall’azienda, che investirà 2 miliardi di dollari, e dall’Ufficio per lo sviluppo economico della Contea insieme al Dipartimento dei trasporti della Carolina del Sud e al Gruppo Webuild con la sua controllata Lane Construction, proprio a sottolineare l’avvio di un progetto complessivo che prevede la costruzione dell’infrastruttura di produzione e delle vie di accesso agli impianti. A Lane Construction sono stati assegnati i lavori per il potenziamento della viabilità sulla Interstate 77 (I-77). Il contratto, dal valore di 152 milioni di dollari, prevede la progettazione e la costruzione di un sistema autostradale con uno svincolo che garantirà l’accesso allo stabilimento della Scout Motors.

Tra le opere principali, il progetto include la realizzazione di quattro ponti, rampe d’accesso e una nuova strada di collegamento est-ovest che unirà la I-77 alla US Route 21 e che sarà in parte deviata e ricollocata per superare il raccordo ferroviario della Norfolk Southern, che a sua volta servirà lo stabilimento di Scout Motors. È previsto inoltre l’ampliamento a tre corsie di 4,8 chilometri (3 miglia) della I-77 e l’adeguamento degli svincoli esistenti. Questa è la seconda aggiudicazione recente di Lane nella Carolina del Sud, dove sta già lavorando sui ponti della I-20 sul fiume Wateree e ristrutturando quelli nella contea di Kershaw costruiti negli anni ’70 e giunti alla fine della loro vita utile.