Come guardiano dei luoghi più sacri dell’Islam, l'Arabia Saudita potrebbe sembrare un Paese conservatore, eppure l’importanza dello sviluppo non è un elemento secondario.
Secondo il rapporto del 2013 stilato dall'Oxford Business Group, che ha messo a confronto i numeri dell'industria, nel 2012 l’Arabia Saudita è stato il più grande beneficiario di investimenti diretti esteri tra gli stati membri del Gulf Cooperation Council, per un ammontare di 40 miliardi di dollari. Il GCC comprende l'Arabia Saudita, il Bahrain, il Kuwait, l'Oman, il Qatar, e gli Emirati Arabi Uniti.
Con un Prodotto interno lordo che supera i 576,8 miliardi di dollari, l'Arabia Saudita è anche divenuto il Paese con l’economia più grande del Medio Oriente e del Nord Africa, ed è stato indicato dalla Banca Mondiale come uno dei migliori mercati in cui fare business.
Dopo la morte di Re Abdullah lo scorso Gennaio, il suo successore, Salman bin Abdulaziz, ha dichiarato di voler mantenere la stabilità, confermando lo stesso impegno verso la modernizzazione.
E il tempo trascorso come Governatore della Provincia di Riyadh consolida le sue parole. Per cinque decadi, il nuovo Re ha gestito la trasformazione della Capitale da una città in una metropoli brillante. L’ultimo esempio delle sue ambizioni è la costruzione di un'ambiziosa rete di trasporto pubblico a Riyadh. Gli ufficiali governativi lo descrivono come il più grande sistema di trasporto pubblico al mondo attualmente in fase di sviluppo. Tra i costruttori, la Salini Impregilo.
Conosciuto come il Riyadh Public Transport Project (RPTP), il progetto rappresenta una delle tante iniziative adottate dal governo per mettere a segno una delle tantissime sfide che il Paese sta affrontando.
La High Commission for the Development of Arriyadh (La Commissione Suprema per lo Sviluppo di Arriyadh) è l'ente organizzativo responsabile della pianificazione e dello sviluppo della città di Riyadh per tutti gli aspetti economici, sociali, culturali, architettonici e ambientali. Il ramo esecutivo di tale ente è l’Arriyadh Development Authority (ADA).
Secondo i dati del 2011 la popolazione dell'Arabia Saudita sta crescendo rapidamente, con il 70% della popolazione al di sotto dei 34 anni e questo aggiunge nuova pressione alle autorità per soddisfare i bisogni economici e sociali.
Una delle risposte a questa sfida è stato l’investimento nelle infrastrutture pubbliche, così come è avvenuto con il sistema di trasporto pubblico di Riyadh. Con un costo di oltre 20 miliardi di dollari, esso avrà sei linee metropolitane, ciascuna distinta da un colore differente, che attraverseranno la città per 176 chilometri.
L’opera occuperà 50.000 persone, fino al suo completamento previsto per la fine del 2018.
Oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro, il progetto contribuirà a migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti, riducendo la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico. Questo sistema rende inoltre più facile, per tutti i ceti sociali, muoversi per la città e rappresenta uno strumento fondamentale per le donne alle quali è preclusa la guida delle automobili.
La rete in costruzione prevede che il sistema metropolitano, con sei linee sia in superficie che in sotterraneo, avrà treni moderni, guidati da un sistema elettrico e senza autista. Le carrozze dei treni saranno divise in tre classi: prima, famiglie e single.
A conferma del valore dell’opera, molte stazioni sono state progettate da celebri architetti come Zaha Hadid e Snohetta.
“Questo è il più grande progetto infrastrutturale ad essere sostenuto dall’Arabia Saudita ed è il centro del futuro che immaginiamo per la nostra città", ha dichiarato nel 2013, durante l'aggiudicazione dei contratti, Ibrahim Bin Muhammad Al Sultan, Presidente dell'ADA. Agli inizi del 2015, il signor Al Sultan venne anche nominato sindaco della città di Riyadh, in aggiunta alla carica già ricoperta presso l'ADA.
L’aumento atteso del numero di cittadini residenti, da 5,7 milioni attuali fino ad 8,3 milioni per il 2030, rende il progetto ancora più importante.
Uno dei tre consorzi che sta realizzando l’opera, l’ArRiyadh New Mobility (ANM) è composto dal Gruppo Salini Impregilo, l’italiana Ansaldo STS, la canadese Bombardier, l’indiana Larsen & Toubro e la società saudita, Nesma. ANM ha il compito di dar vita alla più lunga delle sei linee (41,2 km), la Linea 3 (Orange Line), per un appalto che vale 5,94 miliardi di dollari. Lungo la parte occidentale della Al-Madinah Al-Munawwarah Road il percorso è per lo più in superficie, nella parte centrale diventa poi sotterraneo all’interno di gallerie e nell’area della Prince Saad Ibn Abdulrahman Road, ad est, si presenta generalmente come un percorso “livellato”. La Linea 3 è composta da 22 stazioni metropolitane fra cui le due stazioni principali “Qasr Al-Hokm” e la “Western”, 2 depositi adibiti alla manutenzione situati alle estremità occidentali ed orientali e 6 Park & Ride. Circa 21 km di viadotto verranno costruiti con blocchi prefabbricati utilizzando il carro varo. Saranno utilizzati i metodi con fresa (TBM - Tunnel Boring Machine) e il Cut & Cover per la sezione in sotterraneo di circa 7 km.
I lavori di Salini Impregilo nel Regno saudita risalgono al 1966 con il coinvolgimento del Gruppo nello sviluppo di importanti infrastrutture, come il più alto edificio di Riyadh, la Kingdom Tower, un edificio simbolo della capitale.
Il Paese sta portando avanti altri importanti progetti che includono un investimento da 16,5 miliardi di dollari per modernizzare il sistema di trasporti nella città santa della Mecca, che prevedono una rete metropolitana in sotterraneo e in superficie.
Presenti inoltre numerose linee ferroviarie che collegheranno le principali città e porti del Regno con gli altri Paesi del GCC.