Guidato dal giovane primo ministro, Justin Trudeau, il governo canadese ha lanciato un piano di investimenti nel settore infrastrutturale che, da oggi al 2028, prevede uno stanziamento complessivo di 126,4 miliardi di euro.
Per supportare la realizzazione di questo piano il governo federale ha annunciato la nascita il prossimo anno di una banca delle infrastrutture che avrà il compito di identificare i progetti e stanziare i fondi pubblici insieme al contributo degli investitori privati. L’idea è quella di puntare sulle garanzie finanziarie assicurate dal governo in modo da attrarre i soggetti privati che parteciperebbero così agli investimenti accrescendo la dotazione economica prevista sui singoli progetti.
La banca, che inizierà con una dotazione di fondi pubblici pari a 24,5 miliardi di euro, potrebbe liberare sul mercato quelli che il governo stesso ha definito investimenti “trasformazionali” per le infrastrutture. L’istituto finanziario, chiamato inizialmente Canadian Infrastructure Bank, è una componente chiave di “Investing in Canada”, il più ampio progetto lanciato dal governo per incoraggiare gli investimenti privati nel Paese e grazie anche a questi dare una forte spinta all’economia.
«È questo il momento di investire nelle infrastrutture canadesi» recita un comunicato sull’iniziativa pubblicato sul sito web del governo.
«Questo finanziamento non ha precedenti nella storia del Canada» ribadisce il Fall Economic Statement, l’aggiornamento fiscale presentato nel mese di novembre al Parlamento dal ministro delle Finanze Bill Monreau. In quella occasione è stata annunciata anche la creazione della banca per le infrastrutture, sostenuta dall’enfasi posta dal governo sull’importanza di creare una realtà che incontrasse i bisogni di un paese con una popolazione di oltre 30 milioni di persone.
«Gli investimenti nelle infrastrutture – ha dichiarato il ministro delle Finanze – creano posti di lavoro qualificati e ben retribuiti che rafforzano e fanno crescere la classe media, favorendo per il futuro una crescita economica sostenibile».
Considerato il suo vasto territorio, il Canada punta molto sulle infrastrutture come strumento per sviluppare la propria economia e mantenere gli elevati standard di vita dei suoi cittadini. E secondo l’Advisory Council of Economic Growth, l’organo che contribuisce ad elaborare le strategie politiche del ministro, dovrebbe puntarci ancora di più. Le sue stime indicano che il Canada ha bisogno di investimenti tra i 70 e i 500 miliardi di euro.
All’interno del Fall Economic Statement, il governo ha ribadito che l’andamento globale dei tassi di interesse rappresenta un’opportunità unica per finanziare questi progetti. Non solo costa meno prendere in prestito denaro, ma è anche più facile per il governo incoraggiare gli investitori privati a considerare i progetti infrastrutturali come un genere di investimento interessante alla luce dei tassi di rendimento negativi che garantiscono ad esempio alcune obbligazioni acquistate in Europa.
«Gli investitori istituzionali – si legge nello Statement – stanno cercando di investire il loro capitale in asset che garantiscano ritorni stabili, di lungo termine e prevedibili, e non esiste alcuna opportunità di investimento che risponda meglio a questi requisiti delle infrastrutture».
Vancouver
Descrivendo il potenziale finanziario di questo genere di fondi, il Fall Economic Statement stima che i fondi pensione pubblici e privati abbiano investito in progetti infrastrutturali su scala globale 160 miliardi di euro. «Un investimento che potrebbe essere aumentato di 10-14 volte, e rispetto al quale il Canada ha tutte le carte in regola per conquistarne una buona percentuale».
Il più grande fondo pensione canadese, il CPP Investment Board, ha accolto con favore la notizia della creazione di una banca delle infrastrutture. Il Senior Managing Director Michel Leduc ha parlato alla stampa canadese dicendo che la banca può stimolare gli investimenti così come le altre banche per le infrastrutture hanno già fatto in altri Paesi. «Dal momento che noi calcoliamo i rendimenti adeguati al rischio, e conosciamo bene il Canada, il vantaggio rappresentato dal nostro mercato interno è un elemento che avrà un valore importante a livello competitivo, e rappresenterà un forte attrattore per gli investitori globali».
Secondo l’agenzia Reuters, un progetto che potrebbe ricevere finanziamenti dalla banca potrebbe essere il nuovo sistema di trasporto di Montreal pianificato dal fondo pensione pubblico del Quebec, il Caisse de Dépôt et Placement du Québec.
Descrivendo il ruolo della banca, il Fall Economic Statement dichiara che questa dovrebbe identificare pontenziali progetti e opportunità di investimento che avrebbero il maggior impatto sociale, economico e ambientale.
La banca potrebbe investire 24,5 miliardi di euro attraverso prestiti, prestiti garantiti e vendita di partecipazioni. Secondo due membri dell’advisory board del ministro, la banca potrebbe ridurre l’ammontare stanziato dal governo per ciascun progetto al 20% del costo totale, lasciando che il resto sia sostenuto dagli investitori privati.
«La banca – si legge in un’analisi pubblicata a ottobre sul “The Globe” e sul “Mail” – dovrebbe essere in grado di attrarre 4 dollari di capitale su ogni dollaro investito dal governo. Questo significa 200 miliardi (145 miliardi di euro n.d.r.) di nuovo patrimonio di cui il paese ha bisogno, che si aggiunge al tradizionale debito finanziario. Investendo attraverso una banca per le infrastrutture, il Canada può moltiplicare l’impatto di ogni dollaro federale».
Inoltre, specializzandosi proprio nelle infrastrutture, la banca assicurerebbe la corretta esecuzione di ogni progetto, aprendo alla possibilità di una riduzione dei costi del 25%.
«Creando una nuova organizzazione capace di lavorare bene con il settore privato – si legge nel documento – il denaro pubblico sarà utilizzato in maniera più intelligente, realizzando progetti migliori».