I Paesi del Nord Europa stanno guidando il processo di modernizzazione delle infrastrutture dell’Unione europea e facilitando la nascita di un mercato interno connesso attraverso la rete infrastrutturale, un progetto ambizioso che richiede investimenti miliardari su tutti i settori, dalle strade alle ferrovie.
Stati come l’Olanda o la Danimarca occupano infatti le prime posizioni nella recente classifica elaborata dalla Commissione europea, l’organo esecutivo dell’Unione, sullo stato delle infrastrutture all’interno dei 28 Paesi membri.
Per il terzo anno consecutivo, l’Olanda ottiene la prima posizione nella classifica con un punteggio finale di +13, ottenuto in 15 categorie e calcolato sottraendo i risultati negativi a quelli positivi. «I trasporti olandesi ricevono i rating massimi – ha dichiarato la Commissione in un comunicato del 27 ottobre scorso – confermando che strade, ponti e aeroporti sono i migliori nell’Unione».
La Svezia occupa il secondo posto con 9 punti, seguita da Germania e Austria, ognuna delle quali con 8, mentre la Danimarca è quinta con 7 punti. «Sebbene abbiano diversi punti di forza – si legge nel comunicato – tutti condividono una solida propensione per gli investimenti, buoni punteggi sulla sicurezza dei trasporti, e un buon grado di rispetto delle regolamentazioni Ue».
L’Italia, uno dei paesi fondatori dell’Unione, occupa la 17esima posizione, con un punteggio finale di -1.
Il Paese peggiore per lo stato delle sue infrastrutture è la Romania con un punteggio di -11.
L’obiettivo di questa analisi – che trae le sue conclusioni partendo dai numeri di Eurostat, European Enviroment Agency e World Economic Forum – è aiutare gli stati membri a individuare le aree in cui sono necessari investimenti per migliorare il mercato interno e mutare il proprio sistema di trasporti andando verso una mobilità meno nociva per l’ambiente.
Questi obiettivi sono le priorità della Commissione guidata da Jean-Claude Juncker. «È uno strumento utile per noi, per gli Stati membri e per le parti interessate per capire dove facciamo bene e dove invece c’è bisogno di ulteriori azioni e investimenti» ha dichiarato il Commissario per il Trasporti dell’Ue, Violeta Bulc. «Il mio obiettivo è un sistema di trasporti di alta qualità, decarbonizzato, efficiente e pienamente integrato».
Investire nelle infrastrutture è una priorità per la Commissione perché è considerato un modo per creare posti di lavoro e garantire una spinta extra ad una regione economicamente in grosse difficoltà.
La Commissione sta dando una mano, offrendo una quota massiccia di fondi comunitari. Nell’ambito del progetto Connecting Europe Facility, ad esempio, sta mettendo a disposizione 24,05 miliardi di euro provenienti dal budget 2014-2020 dell’Unione e destinati all’implementazione del progetto trans-European transport network (TEN-T). Tra le opere previste è incluso il Tunnel di Base del Brennero, tra l’Italia e l’Austria. Una volta completato, dentro al tunnel di 55 chilometri passerà la ferrovia sotterranea più lunga del mondo.
Nel frattempo, il Piano di investimenti della Commissione è impegnato ad attrarre investimenti privati nel settore rimuovendo gli ostacoli burocratici e garantendo, tra le altre misure previste, anche assistenza tecnica.
Considerati i progressi compiuti da ogni Stato membro, la classifica finale mostra come l’Olanda eccella in tre categoria. Il range che va da 1 a 7 (dove 1 indica una qualità delle infrastrutture molto arretrata e 7 il punteggio massimo), il Paese vanta un 6,14 per le sue strade. La Francia è seconda con 6,05, l’Austria segue con 5,99, il Portogallo con 5,91, e la Danimarca con 5,71.
Per la qualità dei porti l’Olanda, con la più grande infrastruttura portuale europea di Rotterdam, ha ottenuto un 6,78, il Belgio 6,30, la Finlandia 6,25, la Danimarca 5,73 e la Germania 5,62. Per quanto riguarda gli aeroporti, la terza categoria nella quale l’Olanda ha ottenuto il massimo risultato, la classifica gli riconosce un 6,46 contro il 6,24 della Finlandia, il 5,89 della Germania, il 5,87 della Francia e il 5,85 della Spagna.
Nell’ambito di una delle sue analisi sullo stato delle infrastrutture all’interno dell’Ue, la Commissione ha dichiarato che la soddisfazione dei consumatori nei trasporti in generale – siano essi urbani, ferroviari o aerei – sta crescendo. «Questo indica che le esigenze della popolazione sono capite e che le giuste decisioni in termini di investimenti sono state prese».