Melbourne e Brisbane sono due delle città più grandi e vitali d’Australia. Cinque milioni di abitanti la prima, oltre 2milioni la seconda. Due economie fiorenti, una qualità della vita elevata, propensione condivisa alla modernizzazione e alla sostenibilità. A dividerle ci sono tre stati e 1.700 chilometri che saranno presto coperti da una ferrovia progettata per diventare un asse strategico per il trasporto delle merci e – come la definisce lo stesso governo australiano nella presentazione ufficiale del progetto – «la spina dorsale di una rete moderna per una nazione moderna».
L’Australia continua a puntare sulla mobilità sostenibile, prima di tutto metropolitane e linee ferroviarie, per rispondere al bisogno di trasporto tanto delle persone quanto delle merci. Più di molti altri progetti, la Inland Rail guarda proprio a questo attraverso la costruzione di una linea che attraverserà gli stati di Victoria, New South Wales e Queensland arrivando a chiudere la rete per il trasporto merci australiana.
Il viaggio delle merci sulla East Coast australiana
Le merci vengono caricate al porto di Brisbane; e da lì inizia il loro lungo viaggio: attraversando la Gold Coast che punta verso Sud, lasciandosi alle spalle Sydney verso le praterie dello stato di Victoria fino a raggiungere Melbourne, l’estremo australiano che guarda alla Tasmania. Una corsa in treno lungo una delle aree più sviluppate del Paese, la East Coast, dove vive il 79% della popolazione australiana, lavora il 78% degli occupati e in cui le attività economiche contribuiscono al 75% del Pil nazionale.
All’interno di questa macro-regione il trasporto delle merci è una chiave strategica per lo sviluppo economico, strumento per avvicinare imprese e cittadini, acceleratore di ricchezza. La società di consulenza PricewaterhouseCoopers calcola per conto di Inland Rail che il progetto contribuirà ad aumentare del 70% entro il 2030 la quantità di merci trasportate nell’area. Una mobilità necessaria anche per sostenere il boom demografico della regione, che nei prossimi 40 anni vedrà aumentare i propri residenti del 60%.
Melbourne e Brisbane sembrano così destinate a diventare due megacity, entrambe però indirizzate verso uno sviluppo fatto di progetti sostenibili, e dal 2027 (anno in cui dovrebbero terminare i lavori) collegate l’una con l’altra da una nuova infrastruttura di portata globale.
I benefici della Inland Rail
Un’Australia più facilmente percorribile, meno inquinante e più ricca. Sarà questa l’eredità affidata dalla Inland Rail al paese. Innanzitutto, la mobilità: la costruzione di un collegamento diretto di 1.700 chilometri tra Melbourne e Brisbane permetterà di ridurre di 200 km l’attuale distanza ferroviaria tra le due città e di ben 500 km quella tra Brisbane e Perth, l’altra metropoli australiana che si trova però sulla costa Ovest e che è a sua volta collegata al Sud con la città di Adelaide attraverso un’altra linea ferroviaria di trasporto merci.
Il nuovo collegamento diventerà di fatto un magnete per tante merci che, ad oggi, transitano via gomma sulle autostrade, creando inquinamento e congestionamento. E infatti secondo le previsioni dall’inaugurazione della linea ogni anno 2milioni di tonnellate di merci lasceranno il trasporto su strada per essere dirottate sui treni. In tutto, sui vagoni della Inland Rail transiteranno ogni anno quasi 9milioni di tonnellate di merci, un record per il paese. Il passaggio dalla gomma al ferro ridurrà i costi di trasporto di 10 dollari australiani (7,2 dollari Usa) per tonnellata, che impatterà naturalmente sui prezzi stessi delle merci.
Accanto agli effetti fisiologici che si verificheranno sul commercio, un impatto significativo è previsto tanto sull’occupazione quanto sulla produzione di ricchezza. In termini di occupazione il ministero dei Trasporti australiano prevede la creazione di oltre 20mila posti di lavoro durante l’attività dei cantieri, mentre il prodotto interno lordo dell’Australia dovrebbe aumentare di 16 miliardi di dollari australiani (11,5 miliardi di dollari Usa) nei primi 50 anni di attività del treno.
Un’opera unica per il futuro dell’Australia
Il benessere corre sui binari delle ferrovie. Trasporti sostenibili e mobilità del futuro pensata per ridurre le emissioni nocive nell’ambiente. Un presupposto essenziale per un paese che affida ai trasporti e alla logistica il 14,5% del Pil con il settore della supply chain che ogni anno produce un reddito di 150 miliardi di dollari australiani (108 miliardi di dollari Usa). Investire nel rinnovamento della rete ferroviaria significa quindi investire per accelerare la crescita delle regioni più vitali del paese, a partire dalla East Coast dove vivono 18 milioni di persone che producono una ricchezza pari a 1,1 trilioni di dollari australiani (800 miliardi di dollari Usa).
Inland Rail è il progetto pensato per integrarsi con questo mondo in evoluzione attraverso un’opera infrastrutturale complessa e articolata che prevede la modernizzazione di 1.100 chilometri di linea già esistenti e la costruzione di 600 chilometri. Oltre a questo, l’opera richiede la realizzazione di ponti, tunnel, viadotti necessari per assicurare il viaggio di treni lunghi 1.800 metri capaci di raggiungere la velocità massima di 115 km/h. Un progetto colossale per il quale nel marzo scorso anche il Gruppo Webuild, nell’ambito di un consorzio internazionale, è stato indicato come preferred bidder per la realizzazione della tratta Gowrie-Kagaru, equivalente a 128 km di linea.
Una parte del grande progetto che unirà Melbourne a Brisbane contribuendo alla modernizzazione dell’intera Australia.