Sul palcoscenico immerso nella storia di piazza Venezia è apparsa una nuova opera d’arte. Nel centro storico di Roma, tra i Mercati di Traiano e i Musei Capitoli, una piazza simbolo è stata trasformata in una grande esibizione di arte contemporanea.
È il secondo appuntamento di “Murales”, il progetto artistico che da dicembre ogni quattro mesi fino al 2026 porta sei artisti di profilo internazionale a creare ed esporre le loro opere sugli enormi silos del cantiere dove è in corso la costruzione della Stazione Venezia, uno degli snodi centrali della metro Linea C di Roma.
E proprio la società consortile che sta realizzando la linea, guidata da Webuild e Vianini Lavori, ha promosso questo progetto con il patrocinio del Comune di Roma e di concerto con le Soprintendenze competenti. L’obiettivo è quello di trasformare il cantiere in un’occasione di rigenerazione urbana puntando proprio sulla forza espressiva dell’arte.
Dopo l’esposizione della prima opera (“Costellazioni di Roma”, firmata da Pietro Ruffo), il 14 aprile è stata svelata la seconda installazione dal titolo “Ci eleviamo sollevando gli altri”, dell’artista Marinella Senatore.
Anche lei – come tutti gli altri artisti che partecipano al progetto – è stata scelta da un Comitato Scientifico, composto dai rappresentanti di alcune delle più autorevoli istituzioni culturali di Roma tra cui la Galleria Nazionale di Arte Moderna, la Galleria Borghese, il MAXXI e il Palazzo delle Esposizioni.
“Ci eleviamo sollevando gli altri”: la comunità operosa attraverso lo sguardo unico di Marinella Senatore
Marinella Senatore ha già esposto alla Biennale di San Paolo, al Centre Pompidou di Parigi, al Palais de Tokyo, al Museum of Contemporary Art of Chicago, sulla High Line di New York, al Maxxi di Roma e in molti altri musei e gallerie del mondo.
Per il progetto “Murales” l’artista ha realizzato un’opera in cui racconta il tema della comunità operosa, che si esprime attraverso una delle forme più potenti di espressione e celebrazione della collettività e dell’esperienza umana: il teatro.
Dal titolo “Ci eleviamo sollevando gli altri”, l’installazione si ispira alla tradizione della piazza barocca intesa come luogo della festa e della condivisione, in cui si racconta la comunità globale che ha origine nel cuore di Roma. «Nella mia opera – aggiunge l’autrice – Roma diventa la quinta teatrale di un collage gigantesco».
L’opera d’arte si sviluppa sui 10 silos industriali presenti all’interno del cantiere per 10 metri di altezza, 64 di lunghezza e su un’area complessiva di 640 metri quadrati.
«Il binomio tra arte e infrastrutture – prosegue Marinella Senatore – è particolarmente fruttuoso proprio perché lavora sul senso di comunità, di collegamento tra le persone a più livelli».
Metro a Roma: con la Metro Linea C, nuove infrastrutture per attraversare le aree storiche della Capitale
Il cantiere della Stazione Venezia è dunque diventato palcoscenico per l’arte contemporanea, mettendo l’accento sul ruolo e l’importanza delle infrastrutture come strumenti di modernizzazione per cambiare profondamente gli ambienti e le comunità. E la Linea C della metropolitana di Roma vuole rappresentare anche questo per la Città Eterna.
Questa linea della metropolitana di Roma, attualmente in esercizio per 19 chilometri con 22 stazioni, dal prossimo anno avrà due nuove fermate, Colosseo-Fori Imperiali e Porta Metronia.
I lavori per il prolungamento della Linea C permetteranno di attraversare aree storiche di Roma, a partire proprio da piazza Venezia, che diventerà snodo strategico per la mobilità della Capitale. Nel frattempo, nel suo cantiere, prende corpo uno spazio artistico di partecipazione collettiva e di grande bellezza.