A guardarla dalla terrazza panoramica del Pencil Tower Hotel, Sydney avrà le sembianze e la grandezza di una metropoli in movimento. L’hotel “matita”, alto 110 metri e largo appena 6 metri, non è ancora stato inaugurato ma l’idea dei progettisti è quella di offrire ai visitatori una vista che spazia lungo il confine Sud del Central business district, dove si intrecciano le linee metropolitane e le direttrici stradali di una città che punta alla sostenibilità come chiave per il suo sviluppo.
Nella capitale del New South Wales, una delle metropoli più vitali e più rappresentative dell’Australia, il Covid-19 ha frenato la crescita e rallentato le capacità di movimento, ma non ha mai bloccato i progetti né tantomeno le ambizioni. Nella zona Nord della città è in corso la costruzione del 110 Walker Street, un nuovo grattacielo da 380 milioni di dollari americani pensato per accogliere i dipendenti delle banche che hanno sede in città una volta superata del tutto la parentesi della pandemia.
Ma non saranno solo grattacieli e riqualificazioni immobiliari a segnare il futuro di Sydney. La città punta infatti sulla mobilità sostenibile per riorganizzare la sua rete di trasporti: treni leggeri, metro, ferrovie regionali sono i pilastri intorno ai quali ridisegnare la mappa degli spostamenti per migliorare la qualità della vita, attrarre investimenti privati, sostenere la ripartenza economica.
Si spiega così perché il governo federale insieme al governo del New South Wales stiano sostenendo lo sviluppo di quello che è stato definito il più grande piano di trasporti mai realizzato nella storia australiana. Un investimento complessivo di 41,4 miliardi di dollari australiani (31,4 miliardi di dollari Usa) da stanziare nell’arco di quattro anni solo per modernizzare la rete in nome di una mobilità sostenibile. A questi si aggiungono gli investimenti lanciati nei mesi scorsi, con l’obiettivo di far rialzare la città dopo il contraccolpo del Covid e trasformare la capitale del New South Wales in una città moderna, vivibile, efficiente.
Western Sydney: i cantieri per sviluppare l’area Ovest della città
Il quadrante Ovest di Sydney sarà presto un cantiere a cielo aperto. Il governo federale australiano insieme al governo del New South Wales hanno infatti annunciato l’investimento di 4,1 miliardi di dollari australiani (3,1 miliardi di dollari Usa) da spendere nei prossimi dieci anni per quello che è stato chiamato il Western Sydney Infrastructure Plan. La motivazione che ha spinto governo federale e locale a nuovi investimenti è la crescita demografica della città, che si sta concentrando proprio in questa zona. E allora il piano punta a ridurre la pressione sulle infrastrutture esistenti, costruendone di nuove, così da evitare il congestionamento e ridurre i tempi di viaggio verso il centro cittadino.
Per la realizzazione delle opere previste dal piano, molte delle quali riguardano interventi stradali come la costruzione dell’autostrada Northern Road o ancora il completamento della M12 Motorway, il governo ha calcolato che saranno creati 4mila posti di lavoro tra diretti e indiretti.
Tutto questo dovrebbe portare al 2026 quando è prevista l’inaugurazione del Western Sydney International Airport, il nuovo scalo aeroportuale cittadino che dovrebbe servire proprio l’aria Ovest della metropoli.
Treni leggeri e metro
La mobilità di Sydney è scritta su sei grandi progetti, in parte inaugurati, in parte ancora in costruzione. Progetti che guardano al trasporto su rotaia, come strumento di sostenibilità per una città che assiste a una graduale ma inarrestabile crescita demografica.
Un ruolo centrale in questa evoluzione del trasporto cittadino lo ricoprono le linee di metro leggere. Il Sydney Light Rail, una linea lunga 12 chilometri dotata di 19 fermate, che si estenderà da Circular Quay fino a Central Station, così come la Parramatta Light Rail, altri 12 chilometri e 16 fermate, che dovrebbero essere terminati nel 2023 e che collegheranno le zone di Westmead e Carlingford passando attraverso il Parramatta Business District. La terza linea leggera è invece la Newcastle Light Rail, inaugurata nel 2019 con il compito di collegare soprattutto le aree più centrali della città.
Oltre a queste, Transport for New South Wales, l’agenzia governativa incaricata di progettare e finanziare le infrastrutture di trasporto, punta molto anche su tre nuove linee metropolitane: la Sydney Metro Northwest, realizzata in parte dal Gruppo Webuild e inaugurata nel maggio del 2019; la Sydney Metro City & South West, una maxi linea della lunghezza di 30 chilometri che collegherà la città da Nord a Sud passando per il Sydney Harbour; e la Sydney Metro West, destinata a collegare invece il Central Business District di Parramatta con il centro della città.
In generale il progetto Sydney Metro punta a dotare la città entro il 2024 di una rete metropolitana lunga 66 chilometri con 31 stazioni rivoluzionando – come si legge sul sito di Sydney Metro – «il modo di viaggiare all’interno della più grande città australiana».
Strade moderne per ridurre congestionamento e incidenti
Ridurre il congestionamento è uno degli imperativi dei piani di sviluppo della città di Sydney. Per farlo, il governo sta investendo sulla rete di trasporti ma anche sugli interventi di manutenzione delle strade e sulla costruzione di nuove arterie di scorrimento urbane.
Il Greater Sydney Project punta proprio a sviluppare il network di collegamenti stradali intorno a Sydney e alla Central Coast, in modo da rendere più snello l’accesso alla città.
Ma forse il piano più significativo è lo sviluppo della Pacific Highway, il più grande progetto stradale del New South Wales, che prevede di collegare con un’infrastruttura viaria Sydney con Brisbane, alimentando in questo modo l’attività e lo sviluppo economico dell’area. Secondo il sito ufficiale della “Pacific Highway Upgrade”, l’ammodernamento dell’autostrada dovrebbe essere completato nel 2021 con una riduzione dei tempi di viaggio tra le due città di 2 ore e mezzo e una contrazione degli incidenti mortali del 70%.
È una corsa verso il futuro alimentata dagli investimenti, ma anche da una visione di lungo periodo che guarda a Sydney come uno dei grandi laboratori australiani per ripensare le città del futuro.