Ci sono voluti dieci anni per arrivare a questo giorno, ma finalmente il 15 giugno scorso le autorità di Fort Wayne hanno scavato il primo solco dando il via al più grande progetto infrastrutturale sostenibile nella storia della città.
La cerimonia, presenziata dal sindaco Tom Henry, ha dato il via ai lavori preparatori per la realizzazione di un tunnel idraulico da 188 milioni di dollari, progettato per ridurre la quantità di acque inquinate che scorrono in due fiumi vicini quando si scatenato forti piogge.
Non molto lontano dal punto in cui il sindaco Henry e le altre autorità hanno impresso il primo solco, i lavoratori della S.A. Healy, una divisione della Lane Construction Corporation, insieme ai colleghi della capogruppo Salini Impregilo, hanno iniziato a scavare due pozzi profondi 73 metri. Ed è proprio al termine di uno di questi pozzi dove partirà l’estate prossima la tbm (tunnel-boring machine).
Iniziando il suo percorso sotto Glasgow Avenue, la tbm camminerà per circa 8 chilometri nel sottosuolo della seconda più grande città dell’Indiana (260.326 abitanti) per raggiungere il Foster Park entro il 2020.
Per una parte del tragitto il macchinario camminerà proprio sotto il Maumee, uno dei fiumi che il progetto intende proteggere. Una volta superato, seguirà il letto del fiume St. Marys a sud del centro città.
Fort Wayne: investire nella sostenibilità per ridurre le esondazioni
Il progetto, chiamato Three Rivers Protection and Overflow Reduction Tunnel (3RPORT), è parte di un più ampio piano cittadino che mira a ridurre da 70 a 4 il numero delle esondazioni dei fiumi Maumee e St. Marys nel corso di un anno.
Riducendo i cosiddetti Combined Sewer Overflow (CSO) del 90% - pari a oltre 800 milioni di galloni in media ogni anno – la qualità dell’acqua migliorerebbe in modo significativo abbattendo l’inquinamento con un impatto significativo anche sul Lago Erie, uno dei famosi Grandi Laghi del Nord America.
«Il progetto del tunnel – ha dichiarato il sindaco nel corso della cerimonia inaugurale – avrà un importante impatto sull’ambiente oltre a garantire benefici economici per le generazioni future».
E David Kohli, membro della Utilities Advisory Group, ha commentato nello stesso giorno alla televisione locale: «Il progetto mira a ripulire i fiumi dai liquami inquinanti su grossa scala. Questo perchè vogliamo assolutamente rendere questi fiumi vivibili per la gente».
Clean Water Act
Come fatto da Washington, D.C. e da altre città statunitensi, anche Fort Wayne è impegnata nella riduzione del CSO nelle acque dei fiumi come richiesto dal Clean Water Act.
Il suo sistema fognario risale alla fine dell’Ottocento e le condotte di scarico nei fiumi durante le piogge torrenziali sono insufficienti, rappresentando un rischio per la salute pubblica e l’ambiente. Il progetto in via di realizzazione prevede che l’acqua piovana, quando supera la capacità del sistema fognario, venga indirizzata nel tunnel che la conduce direttamente allo stabilimento di depurazione. Il progetto 3RPORT arriva al termine di un altro progetto analogo, quello che ha messo in sicurezza le acque del fiume St. Joseph.