La sfida europea del sottosuolo è entrata nel vivo. Parigi e Londra, due importanti centri economici del Vecchio Continente sono oggi protagonisti di una rivoluzione storica nelle infrastrutture di trasporto che passa per la costruzione di due nuove reti metropolitane, due progetti ambiziosi che collegheranno i centri urbani con le periferie favorendo la circolazione delle persone e garantendo uno stimolo importante per le attività economiche.
Da un lato il Grand Paris Express, il nuovo sistema metropolitano che unirà l’area urbana che comprende oltre 100 comuni esterni alla capitale con le zone centrali di Parigi; dall’altro il Crossrail (già rinominata Elizabeth line), una linea di 100 chilometri che correrà nel sottosuolo londinese tagliando da Ovest a Est la città.
Per entrambi i progetti sono previsti stanziamenti da capogiro (28,1 miliardi di euro per quello francese e circa 25 miliardi di sterline per quello inglese), i lavori sono partiti da anni e l’impatto atteso in termini di posti di lavoro creati e sviluppo economico è consistente.
“We Build Value” ha già raccontato nei dettagli il Grand Paris Express, e oggi analizza il progetto londinese, definito sul suo sito ufficiale «uno dei più importanti progetti infrastrutturali mai realizzato nel Regno Unito».
Crossrail a Londra: il più grande progetto dalla Seconda Guerra Mondiale
I lavori per la realizzazione della nuova linea metropolitana sono iniziati nel maggio del 2009 grazie all’approvazione del piano da parte del governo inglese con il Crossrail Act del 2008, mentre i finanziamenti sono garantiti dal Department of Transportation e da Transport for London (la società del comune di Londra che gestisce i trasporti cittadini). Il tracciato partirà da Reading e Heathrow nella zona ovest della città, attraverserà l’area centrale per arrivare a est, nelle zone di Shenfield e Abbey Wood. Nel suo lungo percorso la linea attraverserà 40 stazioni, di cui 10 di nuova costruzione.
Per farlo 8 enormi tbm (tunnel boring machine) hanno scavato tra il 2012 e il 2015 42 chilometri di tunnel ferroviari, procedendo ad una velocità di 100 metri alla settimana.
Una volta completata, la nuova linea metterà in collegamento alcune delle zone economicamente più importanti della città (Heathrow, West End, City e Business District) accrescendo del 10% la capacità di trasporto ferroviario di Londra, l’aumento più significativo dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Elizabeth Line: la metro che rimpicciolisce la città
Una grande infrastruttura di trasporto, efficiente e moderna, può ridurre le distanze e facilitare gli scambi. È quanto accadrà a Londra con Crossrail. Per fare un esempio il tempo necessario per raggiungere Liverpool Street in centro dall’aeroporto di Heathrow si ridurrà da 55 a 34 minuti, mentre da Paddington a Canary Wharf si passerà da 30 a 16 minuti. Più in generale l’intera infrastruttura permetterà a 1,5 milioni di persone tagliate fuori dall’attuale rete di trasporti di raggiungere le aree centrali della città in meno di 45 minuti.
Una volta pienamente operativo (la prima tratta è entrata in funzione a maggio 2017 ma la Elizabeth line sarà interamente funzionante nel dicembre 2019) 200 milioni di persone all’anno utilizzeranno Crossrail, riducendo così in modo significativo la congestione nelle linee e nelle stazioni esistenti.
L’impatto dell'Elizabeth Line sull’economia di Londra
Il governo inglese così come l’amministrazione della città sono convinti che l’infrastruttura contribuirà a ridisegnare il volto di Londra grazie al suo enorme impatto economico. Secondo il progetto iniziale il valore aggiunto prodotto dall’opera per l’economia del Regno Unito è calcolabile in 42 miliardi di sterline, mentre i posti di lavoro a tempo pieno creati raggiungeranno le 55mila unità.
Rispetto al computo generale dell’impatto economico dell’opera, 5,5 miliardi di sterline deriveranno dalla rivalutazione edilizia delle aree che si trovano lungo il percorso della linea (con un boom del 25% per le abitazioni che si trovano nelle aree centrali della città). La richiesta immobiliare sarà tale che l’amministrazione prevede che nei prossimi anni sarà avviata la costruzione di 57mila nuove case. Anche il valore delle attività commerciali è destinato ad aumentare ad una media del 10% dando una spinta ulteriore al settore dei servizi.
Più in generale, il progetto è una risposta alla voglia di crescere della città di Londra. Secondo le previsioni del London Plan (il piano di lungo termine di sviluppo cittadino) nel 2031 la città avrà 1,3 milioni di abitanti in più rispetto ad oggi e 750mila nuovi posti di lavoro, con un aumento della domanda di trasporti pubblici pari al 35% rispetto a quella attuale.
Una crescita che sarà in larga parte assorbita dalla nuova Elizabeth line.