Il progetto di fattibilità è stato completato e adesso il Bahrain è pronto a dare il via alla competizione internazionale per costruire la prima rete metropolitana del Paese. L’idea è quella di invitare le più grandi aziende mondiali nel settore delle grandi opere per realizzare un progetto strategico per il Regno perché parte integrante di un più ampio piano di attrazione degli investimenti esteri e diversificazione della sua economia.
In un’intervista rilasciata la scorsa settimana a “al-Ayam”, il giornale della capitale Manama, Abdul Rahman al-Janahi del ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni ha dichiarato che il progetto Barhain Metro potrebbe costare una cifra variabile tra 1 e 2 miliardi di dollari.
Al-Janahi ha spiegato che la gara internazionale dovrebbe essere lanciata nell’ultimo trimestre del 2019 e che per la sua chiusura sarà necessario del tempo perché il Regno vorrebbe coinvolgere investitori privati anche nel reperimento di parte dei fondi necessari per portare a termine il progetto.
La nuova metropolitana rappresenta per il Bahrain, lo stato più piccolo tra quelli del Gulf Cooperation Council (GCC), un’importante occasione di sviluppo e rientra nella serie di iniziative del grande piano Economic Vision 2030, che prevede la riduzione della dipendenza economica dal petrolio, simile a molte altre iniziative lanciate dagli altri stati del Golfo.
Come il Bahrain, anche l’Arabia Saudita sta realizzando una delle reti metropolitane più grandi al mondo, con sei nuove linee, mentre Doha ha da poco completato i lavori della sua nuova linea metropolitana che fa parte degli interventi di preparazione ai Mondiali di Calcio Fifa nel 2022, due grandi occasioni di sviluppo per gli stati nelle quali è coinvolto il Gruppo Salini Impregilo.
Entrando più nel dettaglio del nuovo trasporto sotterraneo del Bahrain, Al-Janahi ha spiegato che il progetto dovrebbe essere suddiviso in quattro fasi, la prima delle quali dovrebbe portare alla costruzione di due linee in grado di coprire a livello di servizio una superficie di 30 chilometri quadrati. Una delle due linee, già chiamata Red Line, collegherà il Bahrain International Airport con il Seef District passando attraverso il Bahrain Financial Harbour. L’altra, Blue Line, partirà invece dal quartiere di Juffair servendo la zona diplomatica prima di terminare la sua corsa alla Isa Town. Le due linee si incontreranno alla stazione centrale, la cui costruzione è prevista nel distretto finanziario della città.
Secondo quanto riporta il sito ufficiale del ministero, anche attraverso la pubblicazione di un video dimostrativo, la Bahrain Metro, anche chiamata Bahrain Urban Transit Network, sarà costituita da treni senza conducente con una portata di 43.000 passeggeri ogni ora. Inoltre, i collegamenti di scambio con autobus e taxi, daranno vita a una più efficiente rete di trasporto urbano in grado di ridurre in modo significativo la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico.
Una volta che tutte e quattro le fasi del progetto saranno completate, il percorso della metro arriverà a coprire una superficie di 109 chilometri quadrati. Un grande cambiamento per la mobilità del piccolo stato, che non resterà l’unico. Secondo “Arabian Business”, un giornale in lingua inglese con sede a Dubai, il progetto è infatti parte di un grande piano di rilancio del trasporto pubblico presentato dal governo nel 2008, che prevede – tra le altre cose – anche la costruzione di un’autostrada e di una linea ferroviaria per collegare il Paese all’Arabia Saudita. Nell’insieme tutti grandi cambiamenti infrastrutturali che dovrebbero contribuire ad attrarre investitori stranieri facendo crescere l’economia del Bahrain anche senza il sostegno del petrolio.