La tradizionale fila per accaparrarsi un taxi giallo fuori da uno dei terminal del JFK sarà presto un po’ meno affollata del solito. La Port Authority di New York e del New Jersey ha infatti approvato nei giorni scorsi un investimento di 4,5 miliardi di dollari per la costruzione di treni sopraelevati che collegheranno alcuni degli aeroporti più importanti della regione con New York.
La modernizzazione degli aeroporti, da anni richiesta a gran voce dai viaggiatori, parte da qui e chiama in causa in prima battuta tre scali: il John F. Kennedy, il LaGuardia e il Liberty International Airport, quest’ultimo nel New Jersey.
Si tratta di una prima tranche di investimenti alla quale, secondo quanto annunciato dalle autorità che gestiscono gli scali, ne seguiranno delle altre con l’obiettivo di abbattere i tempi di trasporto e ridurre il congestionamento delle arterie principali che portano a Manhattan.
Treni sopraelevati: la ripartizione degli investimenti
Il board della Port Authority of New York and New Jersey ha già indicato come dovranno essere ripartiti i 4,5 miliardi di dollari finora stanziati. Due miliardi saranno destinati alla costruzione dell’AirTrain per il LaGuardia che collegherà l’aeroporto con la Long Island Railroad e Midtown Manhattan. Altri due miliardi circa saranno invece destinati alla sostituzione dell’attuale linea ferroviaria che collega il Liberty International Airport con la città, 3 miglia che verranno interamente ricostruite. Gli ultimi 445 milioni di dollari rappresentano invece solo lo stanziamento destinato a coprire i lavori preliminari del faraonico rinnovamento del JFK per il quale è previsto invece un costo complessivo di 13 miliardi di dollari.
«Queste azioni – ha dichiarato nel comunicato stampa il presidente della Port Authority, Kevin O’Toole – riflettono l’impegno a ricostruire l’immagine dei nostri aeroporti e investire in nuove infrastrutture per rispondere all’aumento senza precedenti di passeggeri. Assicurando un progresso continuo di questi progetti, noi garantiamo un’offerta di servizi adeguata alle esigenze del XXI secolo e ai bisogni dei nostri passeggeri».
AirTrain degli aeroporti di New York: una risposta all’aumento dei passeggeri
Gli investimenti sono ormai considerati necessari. La scorsa estate, i tre aeroporti hanno registrato il volume di transiti più elevato della loro storia, arrivando a gestire insieme 103,8 milioni di passeggeri, con un aumento nei primi nove mesi dell’anno dell’1,9%.
Un segnale che ha confermato il bisogno di modernizzare gli aeroporti, sostituire i vecchi terminal, ingrandire gli scali, creare nuove e più efficienti infrastrutture di collegamento con la città.
Alla luce di questa esigenza i tre scali si sono organizzati con progetti di sviluppo come nel caso del LaGuardia dove è in via di conclusione la costruzione del nuovo Terminal 2, destinato a sostituire il vecchio Terminal B, un’opera da 4 miliardi di dollari finanziata dal LaGuardia Gateway Partners, un consorzio di imprese private che ha progettato, realizzato e gestirà l’infrastruttura. Nell’ambito di questo profondo processo di rinnovamento dello scalo si inserisce la costruzione dell’AirTrain, il primo sistema di trasporto di massa ferroviario tra l’aeroporto e la città che permetterà di raggiungere Manhattan in soli 30 minuti e arriverà a trasportare tra i 6 e i 10 milioni di passeggeri all’anno.
Anche l’AirTrain del Newark Liberty International Airport rientra in un più ampio progetto di rinnovamento dello scalo, lanciato nel 2017 e che dovrebbe concludersi nel 2026. Il nuovo treno sostituisce quello attualmente in funzione, che aprì nel 1996, e una volta terminato sarà in grado di trasportare 33mila passeggeri al giorno, circa 12 milioni ogni anno. Lo stanziamento dei fondi inaugura la fase finale della progettazione che dovrebbe concludersi, secondo la Port Authority, non prima del 2021 quando inizieranno i lavori di costruzione dell’opera che dovrebbero terminare entro il 2024.
Il nuovo JFK
Alle spalle del piano di rinnovamento approvato dalle Authority c’è il più ampio e ambizioso progetto di modernizzazione del John F. Kennedy, il primo aeroporto di New York City.
Il piano prevede una serie di interventi che vanno dalla demolizione di tre edifici alla costruzione di un nuovo parcheggio per gli aeromobili.
Nell’insieme un progetto di ricostruzione da 13 miliardi di dollari, annunciato dal governatore Mario Cuomo nell’ottobre del 2018, che sarà finanziato al 90% da fondi privati. La compagnia JetBlue e quattro linee straniere finanzieranno la costruzione di due nuovi terminal, mentre American Airlines realizzerà l’ampliamento del suo terminal.
JetBlue ha già individuato i suoi partner finanziari per sviluppare un progetto di terminal che occuperà 74mila piedi quadrati (circa 7mila metri quadrati) e la cui costruzione dovrebbe essere terminata nel 2025.
Oltre alla partecipazione dei privati anche la Port Authority darà il suo contributo, arrivando a uno stanziamento complessivo di 2,9 miliardi di dollari che saranno investiti principalmente nella costruzione di infrastrutture di trasporto per collegare in modo ancora più efficiente lo scalo con la città.
Gli aeroporti americani alla ricerca di investitori
Le storie del LaGuardia e del JFK non rappresentano casi isolati, ma raccontano un bisogno diffuso tra gli aeroporti americani. Queste infrastrutture di trasporto considerate tuttora tra le più strategiche per gli Usa, sono infatti colpite nella quasi totalità da un inevitabile processo di invecchiamento.
All’inizio del 2019 l’Airports Council International North-America ha segnalato che agli scali Usa servirebbero 128 miliardi di dollari di investimenti. E visto che i fondi pubblici non ci sono e che anzi le amministrazioni locali devono ancora smaltire i debiti maturati nel passato nel settore dell’aeronautica civile, l’unica strada da percorrere è quella degli investimenti privati.
Come il JFK e il LaGuardia anche molti altri scali americani stanno seguendo questo modello di sviluppo. Lo sta facendo il Denver International Airport, dove sono stati investiti 1,8 miliardi di dollari per il rinnovamento dello scalo. Una soluzione obbligata per imboccare la via del rinnovamento e della modernizzazione degli aeroporti americani.