Simbolo della Malesia moderna, dominano senza rivali lo skyline della capitale Kuala Lumpur. L’altezza delle Petronas Towers è di 451,9 metri, ma a stupire, oltre a questa strabiliante misura, è il loro design unico e inconfondibile, figlio del genio di César Pelli, grandissimo architetto argentino – scomparso nel 2019 – che ha disegnato alcuni tra i più alti e ammirati grattacieli nel mondo. Questi due palazzi gemelli sono di proprietà del gruppo Petronas, l’agenzia nazionale malese di idrocarburi che dà il nome all’intera struttura.
Dal 1996 al 2004 le Petronas Towers di Kuala Lumpur sono state sul podio degli edifici più alti del mondo, e ancora oggi detengono il primato nella categoria dedicata alle torri gemelle. La loro costruzione può essere vista come il simbolo, a livello architettonico, della grande crescita economica della Malesia negli anni Novanta, nonché della forte volontà dell’amministrazione di dotare il Paese di edifici capaci di attirare l’interesse e l’attenzione internazionali. Le Petronas Towers, quindi, possono essere intese come la materializzazione del nuovo status malesiano, e quindi di una Malesia che si è affacciata verso il nuovo secolo come un Paese maturo dal punto di vista economico e industriale.
La costruzione delle Petronas twin Towers
Le Petronas Towers sono visibili da qualsiasi luogo di Kuala Lumpur, e sembra ormai impossibile pensare allo skyline della città senza queste due imponenti costruzioni. La loro storia ha inizio nel 1991, quando l’amministrazione cittadina decise di costruire quello che sarebbe diventato il centro nevralgico del business malese. L’area scelta per l’edificazione era appena all’esterno del centro storico, nei pressi del vecchio ippodromo di Kuala Lumpur.
Fu indetto quindi un concorso internazionale, al quale parteciparono 8 differenti studi attentamente selezionati e invitati. Ad avere la meglio fu lo studio d’architettura di César Pelli & Associates, che conquistò il comitato con un concept decisamente affascinante: il progetto fu completato anche grazie all’aiuto di ingegneri malesi e designer delle Filippine. La costruzione delle Petronas twin Towers iniziò l’anno successivo, per arrivare alla conclusione nel 1998 e all’inaugurazione ufficiale il 31 agosto del 1999.
Petronas Towers: numeri e caratteristiche
Le due torri presentano 88 piani ciascuna, con una superficie costruita totale di 395.000 metri quadrati. Caratteristica inconfondibile delle due torri gemelle è la presenza di uno skybridge che collega a metà altezza le due torri: si tratta nello specifico di un ponte lungo 58 metri, posto a 170 metri d’altezza.
A una prima occhiata le Petronas Towers potrebbero sembrare delle torri dal design decisamente moderno, che anzi si avvicina a quello spesso ipotizzato in film fantascientifici ambientati nel futuro. Alla base del loro disegno, però, c’è la più pura cultura islamica. L’intera idea proposta da Pelli per la costruzione delle Petronas Towers parte infatti da un preciso simbolo islamico, ovvero dal Rub el Hizb: si tratta della sovrapposizione di due quadrati, ruotati di 45° tra di loro, a formare dunque una particolare stella a 8 punte. Questo simbolo è stato utilizzato da Pelli per disegnare la pianta di entrambe le torri, andando a ingentilire e ad arricchire questa forma con dei raccordi tondi: il risultato è il regolare alternarsi di angolo e di superfici tonde che rendono inconfondibile l’aspetto esterno delle Petronas Towers.
A livello del suolo, e quindi alla base delle Torri, è presente un edificio alto 6 piani, che quasi scompare al di sotto dell’altezza faraonica delle Petronas Tower. In questo spazio vengono ospitati una filarmonica, una galleria d’arte, una biblioteca nonché dei negozi. Ai lati di questo edificio prendono lancio le torri, le quali vanno via via ad assottigliarsi verso l’alto.
Altra particolarità delle Petronas Tower è rappresentata dalle fondazioni, le quali sono particolarmente estese: se infatti per tutti i grattacieli si realizzano delle fondazioni molto profonde, per le torri di Kuala Lumpur si è fatto ancora di più, con una foresta di pali di calcestruzzo armato che in taluni casi sprofondano per 120 metri al di sotto del suolo. L’obiettivo, così facendo, è quello di rendere le torri perfettamente resistenti al vento tipicamente sostenuto che caratterizza questa area.
A rendere uniche le Petronas Tower è anche il materiale utilizzato per la loro costruzione: scartata immediatamente l’ipotesi dell’acciaio, per il costo troppo elevato della sua importazione, si è optato per un calcestruzzo armato ad alta resistenza, rendendo queste torri due tra gli edifici più pesanti del mondo: si parla di circa 300.000 tonnellate per ogni torre. La superficie esterna delle torri, in ogni modo, è rivestita da elementi in vetro, in alluminio e in acciaio.
Lo skybridge delle Petronas Towes
Caratteristica peculiare, come anticipato, è lo skybridge, che connette le due torri: anche questo elemento nasconde delle curiosità notevoli. Prima di tutto va detto che presenta due livelli, uno riservato al passaggio degli inquilini abituali delle due torri, l’altro destinato invece alle centinaia di visitatori che quotidianamente visitano le Petronas Towers.
In secondo luogo, è interessante sottolineare che questa altissima passerella, che connette il 41° e il 42° piano delle due torri, non è collegata in modo statico con nessuna delle due torri, in modo da consentire l’oscillazione di entrambe le costruzioni. Si tratta di una soluzione estremamente sicura, per garantire il passaggio da una torre all’altra senza dover arrivare al piano terra, nonché per assicurare una vicina via di fuga in caso di emergenza. Per quanto riguarda la mobilità verticale, invece, ciascuna torre è dotata di 29 ascensori “normali” e di 9 ascensori dirigenziali.
Le Petronas Towers, l’opera più famosa di César Pelli
César Pelli ha progettato molti tra i grattacieli più alti del mondo. È suo, per esempio, il progetto della Torre Unicredit, che con i suoi 231 metri di altezza (grazie all’alta guglia) è il grattacielo più alto del nostro Paese. Ma sono tanti i progetti di spicco firmati dall’architetto argentino, come la torre One Canada Square di Londra, alta 235 metri, la torre Cristal a Madrid, alta 249,5 metri e la Gran Torre Santiago, alta 300 metri, così da essere l’edificio più alto del Sud America.