Non solo il motore economico del paese; non solo una delle locomotive della Cina; non solo la fabbrica da milioni di persone che alimenta una delle regioni più ricche del mondo. Guangzhou, la terza città più grande del Celeste Impero, a 120 chilometri da Hong Kong, non doveva essere solo questo.
E il Pearl River Delta, il delta del fiume delle Perle che riunisce intorno alle sue acque una regione da oltre 60 milioni di abitanti, non avrebbe dovuto essere solo la porta della Cina sul mondo.
Non è un caso allora che la Guangzhou Opera House sorga proprio sul Pearl River, come fosse il biglietto da visita di una megalopoli che è anche cultura, architettura, arte e bellezza insieme.
Tutte caratteristiche riunite nella bellezza architettonica così come nelle eccellenze tecnologiche di questa opera che sarebbe divenuta il primo progetto firmato dallo studio Zaha Hadid Architects in Cina.
Guangzhou Opera House: il progetto di Zaha Hadid
Il progetto per realizzare una Opera House che fosse unica per caratteristiche architettoniche ma anche per innovazione è stato indetto dalla municipalità di Guangzhou nel 2002 e affidato allo Zaha Hadid Architects con l’idea di realizzare un’opera che, per le sue caratteristiche estetiche, fosse perfettamente integrata con l’ambiente circostante.
La risposta dell’architetta non si fece attendere. Zaha Hadid disegnò i due edifici principali dell’Opera come fossero due enormi ciottoli (pebbles), con una forma sinuosa come fosse stata levigata dalle acque del fiume Pearl. Fedele a questa idea, l’Opera House si integra alla perfezione con l’ambiente circostante, permettendo ai visitatori di girare intorno ai suoi due edifici, un teatro capace di ospitare fino a 1.800 spettatori, e una struttura multifunzionale con oltre 400 persone a sedere.
L’Opera avrebbe dovuto essere terminata nel 2010, ma per via di un incendio divampato nel cantiere, l’inaugurazione è stata posticipata al febbraio del 2011.
Guangzhou Opera House: interni e caratteristiche
Oltre alla bellezza estetica, la vera sfida per la realizzazione di questa opera incredibile è stata rappresentata dai suoi interni, incastonati in una struttura articolata e complessa per la quale è stato necessario l’utilizzo di 10.000 tonnellate di acciaio.
La struttura è infatti caratterizzata da grandi sbalzi e continui cambi di quota realizzati attraverso ballatoi e scale che conducono i visitatori lungo una vera e propria passeggiata architettonica. All’esterno, invece, i due “massi” sono rivestiti in granito ed emergono da un basamento comune realizzato con calcestruzzo, superfici vetrate, manti erbosi e specchi d’acqua.
Il senso generale, ancora una volta, è quello di trovarsi a passeggiare lungo il letto di un fiume. Un fiume che attraversa una delle regioni economiche più ricche del mondo.
Il contesto della Guangzhou Opera House
«Come un sasso di fiume levigato dallo scorrere dell’acqua – si legge nel comunicato dello studio Zaha Hadid Architects – la Guangzhou Opera House si trova in perfetta armonia con il paesaggio fluviale circostante. La sua forma esalta la relazione tra città e riverfront. Inoltre la struttura crea comunicazione tra gli edifici culturali adiacenti e le torri della finanza internazionale del distretto di Zhujiang».
A guardarla dall’esterno l’opera è perfettamente integrata con l’ambiente circostante tanto da diventare un simbolo di Guangzhou, l’incredibile megalopoli da 11 milioni di abitanti posta al vertice superiore di una regione formata da città come Shenzen, Hong Kong e Macao.
Una regione di 56mila chilometri quadrati, che produce un Pil pari a 1,5 trilioni di dollari, il 9,1% del totale cinese. La sua forza economica trae ispirazione anche dalla fitta rete di infrastrutture che rende i collegamenti tra le megalopoli facili e veloci. Dallo Hong Kong-Zuhuai-Macao Bridge (il ponte lungo 55 chilometri che collega Hong Kong a Macao), fino all’alta velocità ferroviaria tra Kowloon, Shenzhen e Guangzhou, il governo cinese sta investendo da anni centinaia di miliardi di dollari per accelerare lo sviluppo della regione.
Le statistiche ufficiali parlano di 1,6 miliardi di passeggeri trasportati ogni anno sulle linee dei treni veloci, ai quali vanno aggiunti 2,7 miliardi di tonnellate di merci.
E proprio nell’ambito di questo enorme conglomerato urbano, divenuto un motore dell’economia cinese, la Guangzhou Opera House si è ritagliata il suo spazio, una perla dell’architettura posata delicatamente tra la fitta selva di grattacieli sui quali si rispecchiano le acque del fiume.