Dopo gli annunci di un accordo bipartisan che ha avvicinato Democratici e Repubblicani sul primo pacchetto di aiuti alle infrastrutture, adesso arrivano i numeri che fotografano l’impatto delle misure e la portata per gli Stati Uniti delle riforme pensate dal Presidente Joe Biden e concordate dai partiti in seno al Congresso.
Il piano infrastrutture da 1,2 trilioni di dollari, lanciato dalla Casa Bianca e approvato dai due partiti al Congresso, farà aumentare il giro d’affari delle imprese specializzate in ingegneria e design di 126 miliardi di dollari in soli sei anni.
Il dato emerge da un’analisi appena pubblicata dall’American Council of Engineering Companies, l’associazione statunitense che rappresenta le imprese di ingegneria del paese.
La progettazione delle nuove opere, ma anche degli interventi di manutenzione su quelle esistenti, diventerà uno dei settori a maggiore crescita nel mondo delle infrastrutture, proprio grazie alla vitalità impressa dal pacchetto di stimoli finanziari.
Lo stesso pacchetto permetterà di creare nel settore 82.000 posti di lavoro che corrispondono a 62 miliardi di dollari aggiuntivi in salari, oltre a un contributo extra al Pil nazionale da parte delle aziende di progettazione pari a 75 miliardi di dollari. È questo il primo effetto della riforma Biden che, una volta superata la fase di progettazione, si rifletterà su tutti i soggetti protagonisti nella costruzione di grandi infrastrutture complesse.
Un pacchetto di interventi per l’economia degli Usa
Il focus realizzato dall’American Council of Engineering Companies sulle imprese di ingegneria e design racconta anche una seconda storia: un impatto così significativo su questo specifico comparto dell’industria delle costruzioni fa presagire che le misure volute dal Presidente avranno un ritorno davvero massiccio sull’intera economia.
«Questa – commenta Linda Bauer Darr, Presidente e Ceo dell’American Council of Engineering Companies – è la prima volta che guardiamo con tanta profondità ai numeri del settore, ed è la prima volta che registriamo un impatto così considerevole da parte di una misura di stimolo economico. Questo ci fa pensare che se il pacchetto assicura una crescita tanto significativa al nostro settore, allora l’impatto sull’intera economia sarà enorme».
Accordo bipartisan sulle infrastrutture: un piano frutto di una mediazione
Il pacchetto di interventi approvato è per ora il frutto di una mediazione politica che ha messo d’accordo Democratici e Repubblicani. Agli estremi l’American Jobs Plan proposto dal Presidente Biden nel marzo scorso che prevedeva interventi per 2,3 trilioni di dollari; dall’altro la risposta dei Repubblicani, centrata su una controproposta molto più contenuta da 568 miliardi di dollari.
L’accordo trovato al Congresso rappresenta in realtà un primo step degli interventi che l’Amministrazione Biden intende approntare nel settore delle infrastrutture, e in ogni caso riflette l’esigenza di intervenire tempestivamente su un settore dove il gap infrastrutturale cresce di giorno in giorno.
«La portata storica degli investimenti previsti dall’accordo bipartisan – dichiara ancora la Presidente Linda Bauer Darr – offre la possibilità a tutto il talento e la competenza delle imprese di ingegneria di riscrivere i modelli e le tecniche di progettazione anche in chiave sostenibile, in modo che il Paese ne possa beneficiare per anni».
Piano bipartisan sulle infrastrutture: le aziende del settore riprendono a correre
Prima gli annunci, quindi le promesse, ora il via libera ai progetti. La corsa alla “ricostruzione” americana ha acceso anche i motori delle aziende coinvolte, a cominciare dalle più grandi imprese di ingegneria e progettazione che già da mesi hanno ripreso a correre, non solo lanciandosi su nuovi progetti, ma anche ottenendo performance confortanti in Borsa.
Secondo la società di consulenza Zack’s Investment Research, i titoli azionari delle aziende del settore nell’ultimo anno sono cresciuti in media del 58,8%, superando del 44,1% il risultato medio delle S&P 500, le 500 migliori performance borsistiche segnalate da Standard&Poor’s.
E così quando il 24 giugno scorso è stato annunciato l’accordo bipartisan, a fronte di una crescita nel giorno delle S&P 500 dell’1%, i titoli delle aziende di ingegneria hanno compiuto un balzo medio intorno al 4-5%.
È la cartina tornasole di un nuovo clima di euforia generalizzata che coinvolge il settore e si allaccia ad alcuni progetti iconici lanciati proprio nelle scorse settimane, come la costruzione del primo treno ad alta velocità degli Usa che collegherà Dallas a Houston in Texas.
L’America ha deciso di correre, e lo farà puntando anche sulle infrastrutture. Le imprese hanno raccolto la sfida e sono già al lavoro per inaugurare i cantieri del futuro.