La Coppa del Mondo del Qatar è ormai vicina. Manca poco più di un anno al calcio di inizio della manifestazione sportiva e già è tempo dei primi bilanci per un paese che ha investito moltissimo nella kermesse, a partire proprio dal rilancio infrastrutturale.
Nelle scorse settimane è intervenuto direttamente Hassan Al Thawadi, il Segretario Generale del Committee for Delivery and Legacy, annunciando le previsioni dell’impatto economico della manifestazione sul paese.
«Possiamo anticipare già oggi – ha detto Al Thawadi – che i Mondiali daranno un contributo all’economia del Qatar di circa 20 miliardi di dollari», ovvero pari all’11% del Pil del Qatar al 2019, prima dell’arrivo del Covid-19.
Un boost economico che coinvolgerà in particolare alcuni settori, a cominciare proprio dalle infrastrutture.
Quei 300 miliardi per le opere del futuro
Oltre alla costruzione degli stadi che ospiteranno le partite dei Mondiali, il Qatar ha investito e continua a investire per modernizzare la sua rete infrastrutturale cullando l’ambizione di diventare un hub trasportistico per una vasta area del globo. Lo sviluppo aeroportuale va così di pari passo con la costruzione di una più capillare rete metropolitana, una più moderna rete stradale, fino alla nascita di nuove città. Secondo un’analisi di Bloomberg che la scorsa estate ha organizzato il Qatar Economic Forum, l’insieme dei progetti infrastrutturali lanciati nel paese in vista dei Mondiali ha raggiunto il valore di 300 miliardi di dollari.
«La Coppa del Mondo – ha spiegato ancora Hassan Al Thawadi – rappresenta un motore per accelerare lo sviluppo di una serie di progetti che il governo aveva già previsto di fare».
Nel medio termine il governo ha stanziato 54 miliardi di QR (15 miliardi di dollari) per i progetti più urgenti, mentre nel secondo quarto del 2021 la spesa per le principali opere infrastrutturali ha raggiunto i 15 miliardi di QR (4 miliardi di dollari), pari al 20,8% del budget di spesa dello stato.
Parte di questi fondi sono stati investiti in strade, ponti, linee metropolitane e una parte consistente anche per le infrastrutture idriche, in particolare per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento dell’acqua.
Tra i progetti che dovrebbero essere completati entro la fine del 2021 ci sono ad esempio il Lusail Light Rail (una metropolitana leggera per la città di Lusail), la riqualificazione del Vecchio Porto di Doha, e il corridoio stradale Sabah Al-Ahmad.
Infrastrutture, il boom del settore fino al 2026
La spinta al mercato delle costruzioni impressa dai Mondiali del 2022 non si esaurirà con la celebrazione dei prossimi campioni del mondo. I cantieri aperti in questi anni, alimentati da una programmazione di lungo periodo sulla trasformazione del paese, continueranno infatti a trainare il settore delle grandi opere.
Secondo un report firmato da Mordor Intelligence, un advisor internazionale specializzato nel settore, il mercato delle costruzioni in Qatar raggiungerà nel 2026 il valore di 76,98 miliardi di dollari, mettendo a segno una crescita media annuale del 10,54% dal 2017 in poi.
«Le attività di costruzione nel paese – si legge nel report – stanno resistendo alla crisi, anche grazie al fatto che il governo non ha smesso di investire sui grandi progetti. L’obiettivo di diversificare l’economia, sostenendo i settori non petroliferi, permetterà alle infrastrutture di crescere in modo significativo nei prossimi anni».
Ancora una volta a trainare lo sviluppo è il National Vision Plan 2030, il piano di investimenti centrato molto sulla creazione di grandi opere utili alla modernizzazione delle città e al loro sviluppo sostenibile, vero motore dell’economia per i prossimi anni. Secondo l’ultimo Gulf Economic Update della World Bank, il Pil del Qatar crescerà del 3% nel 2021, del 4,1% nel 2022 e del 4,5% nel 2023.
La scintilla dei Mondiali
La scintilla che ha fatto ripartire il mercato delle costruzioni insieme alle ambizioni di sviluppo del Qatar è stato sicuramente l’impegno a ospitare la Coppa del Mondo del 2022.
Solo per farsi trovare pronto alla manifestazione, il Governo ha annunciato uno stanziamento di 103 miliardi di dollari da spendere sui progetti infrastrutturali più importanti. Tra questi naturalmente la costruzione degli stadi come l’Al Bayth Stadium, una delle strutture più moderne e sostenibili in termini di caratteristiche tecniche realizzata dal Gruppo Webuild.
Tuttavia, mentre per le infrastrutture espressamente dedicate ai Mondiali sono stati stanziati circa 10 miliardi, il resto dei fondi è stato destinato alla modernizzazione del sistema infrastrutturale, dalle metro alle strade fino agli aeroporti.
È sullo sviluppo di queste nuove opere, ispirate alla sostenibilità e alla rigenerazione urbana, che il Qatar si gioca la sua partita per accreditarsi come uno dei paesi più moderni della regione.