Tra Boston, New York City e Washington D.C. c’è soltanto una linea ferroviaria che serve quasi 260 milioni di persone. È il Northeast Corridor, il corridoio ferroviario che corre nei tunnel sotto il fiume Hudson, e che nel tempo è diventato oggetto di uno dei più ambiziosi programmi di riqualificazione infrastrutturale degli Usa. Con un piano di investimenti da 117 miliardi di dollari, il Northeast Corridor verrà completamente modernizzato insieme alle tante opere che ne permettono il passaggio, quindi ponti, viadotti, gallerie, tunnel cittadini. Il progetto prevede la ristrutturazione di vecchi ponti, la modernizzazione della linea, il rifacimento delle stazioni storiche che si trovano nei piccoli centri così come nelle grandi città interessate dall’opera, permettendo ai treni di correre a maggiore velocità. Si tratta di una delle iniziative più importanti lanciate negli ultimi anni dagli Usa e che, nonostante i contraccolpi subìti in tempo di Covid, è appena tornata d’attualità proprio per l’urgenza di diversi interventi che non possono più essere rimandati.
Il territorio rinasce con la nuova linea ferroviaria
Con il nome di Connect NEC 2035, il piano di intervento sul Northeast Corridor prevede la realizzazione di oltre 150 singoli progetti, che verranno gestiti da governi statali, agenzie del trasporto ferroviario, lo US Department of Transportation e naturalmente Amtrak, il colosso dei treni Usa controllato proprio dallo stato e proprietario della linea in questione.
La forza del progetto, oltre naturalmente all’innalzamento dei livelli di sicurezza della linea, è tutta nell’impatto che avrà sulle comunità interessate . I 260 milioni di persone che ogni anno salgono a bordo di questi treni vivono, lavorano e si muovono non solo intorno alle tre grandi città Boston, New York City e Washington D.C., ma anche tra le decine di cittadine interessate dall’opera. Tempi di viaggio ridotti, nuove stazioni, collegamenti più rapidi con i centri abitati: sono solo alcuni dei benefici che la riqualificazione dell’opera garantirà alla collettività.
Dire addio alla vecchia linea
Il tunnel Baltimore & Potomac è stato completato nel lontano 1873, un passaggio essenziale per raggiungere la Baltimore Penn Station. Quasi 150 anni dopo quel tunnel viene attraversato ancora oggi dai treni Amtrak che percorrono la linea e che, proprio per le condizioni di quella tratta, sono costretti a rallentare fino alle 30 miglia orarie (48 km/h), una restrizione che si trasforma in un collo di bottiglia per tutte le linee in corsa sulla tratta, allungando in modo significativo i tempi di viaggio.
Il caso del Baltimore & Potomac Tunnel è solo uno dei tanti interventi necessari per modernizzare una linea ormai superata dal tempo e incapace di rispondere alla domanda di trasporto della popolazione.
A questo proposito Amtrak stima che un solo giorno di blocco del servizio, dovuto a qualunque genere di guasto, avrebbe un costo in termini di calo della produttività pari a 100 milioni di dollari.
E così, tra i tanti progetti previsti, il Connect NEC 2035 prevede anche la sostituzione del Baltimore & Potomac Tunnel con la costruzione di un nuovo tunnel lungo due miglia, che permetterà ai treni di raggiungere le 100 miglia orarie (160 km/h). Allo stesso tempo, anche la stazione di Baltimora sarà interamente rinnovata per essere in grado di gestire al meglio l’incremento del numero dei passeggeri che sarà riversato ogni giorno sulle sue banchine. Come la stazione di Baltimora, il progetto prevede anche il rifacimento della affollatissima Washington Union Station di Washington D.C., e di molte altre stazioni che oggi servono i treni della linea.
New England, Connecticut, New York: anche gli altri stati interessati dall’opera beneficeranno dei cambiamenti e degli interventi previsti. A New York City, ad esempio, saranno modernizzati i tunnel che corrono sotto l’Hudson River con tunnel moderni, al sicuro dal rischio inondazioni come quella del 2012 con l’uragano Sandy.
Una volta completata, l’opera permetterà di abbattere i tempi di viaggio in modo significativo. Secondo Amtrak il viaggio da Washington D.C. a New York City si accorcerà di 26 minuti e da New York City a Boston di 28 minuti. Un cambiamento profondo nei trasporti americani che avrà un riflesso inevitabile sullo sviluppo economico dei territori coinvolti così come sulle abitudini di vita di milioni di persone.