Il concetto di sostenibilità è sempre più centrale, in ogni settore e in ogni attività. Operare in modo sostenibile significa di fatto soddisfare i propri bisogni senza compromettere quelli altrui, tenendo in considerazione le generazioni future. L’esigenza è dunque quella di permettere una crescita economica generalizzata, che sia sostenibile, etica ed efficace. Ogni azienda è quindi chiamata a seguire i principi sostenibili, per assicurare valore alla comunità e per ridurre il proprio impatto ambientale. Va peraltro sottolineato anche il fatto che un’azienda che opera in modo sostenibile migliora la propria immagine agli occhi del pubblico, considerando il fatto che i consumatori sono via via sempre più attenti a questi aspetti. Non stupisce quindi che, anche nel mondo degli investimenti, per valutare la convenienza o meno di un’operazione, si tenga sempre più in conto dei fattori di natura ambientale e sociale, andando quindi oltre al puro e freddo dato economico. É in questo senso che è sempre più importante, per un’azienda che desidera crescere ed attirare partner e investitori, essere conforme ai criteri ESG. Di che cosa si tratta? Qual è il significato che sta dietro a questo acronimo?
ESG, il significato
L’acronimo ESG è composto da tre parole inglesi, ovvero Environmental (a indicare tutto ciò che a che fare con l’ambiente e con il territorio), Social (a indicare tutto quello che può avere un impatto a livello sociale) e Governance (per comprendere gli aspetti relativi all’amministrazione di un’azienda). Una volta sciolto l’acronimo diventa quindi più semplice capire il significato di ESG: si tratta di criteri utilizzati in campo economico per valutare un investimento dal punto di vista ambientale, sociale e di governance. Questa è, di fatto, una definizione sintetica di ESG, un concetto che non può più essere trascurato da quelle aziende che desiderano attirare l’attenzione di possibili investitori, anche in edilizia. Al giorno d’oggi, per essere responsabile, un investimento deve soddisfare infatti anche dei fattori legati alla sostenibilità e all’etica, fattori che i criteri ESG permettono di valutare in modo piuttosto uniforme; valutare un’azienda in base alla sola capacità di produrre denaro non è più sufficiente. Non bisogna però pensare che il discorso relativo alla sostenibilità e all’etica sia del tutto slegato agli aspetti finanziari: un’azienda che si muove tenendo conto di questi principi ha infatti maggiori probabilità di andare incontro a un futuro prospero e caratterizzato dalla crescita di progetti, clienti e guadagni.
Parlare dei criteri ESG significa guardare all’evoluzione del “vecchio” concetto PPP, ovvero, Persone, Pianeta e Profitti: sviluppato negli anni Novanta, ha avuto lo scopo di spiegare che le aziende non potevano continuare a impegnarsi sui soli Profitti, dovendo prestare attenzione anche al Pianeta e alle Persone.
I tre criteri ESG
Come si è visto, i criteri ESG sono tre, ovvero Environmental, Social, Governance. Come si traducono queste tre etichette nella valutazione di un’azienda?
Environmental
Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione per valutare il primo dei criteri ESG? I parametri che concorrono a definire l‘impatto ambientale di un’azienda sono tanti e diversi. Si pensi alle politiche energetiche adottate, alla mole delle emissioni di anidride carbonica e di altre sostanze nocive per l’ambiente e alle strategie messe in campo per il loro contenimento, all‘uso delle materie prime, alle politiche di riciclaggio, alle soluzioni per la mobilità aziendale e via dicendo. Di fatto, quindi, nel criterio E rientrano tutte le azioni fatte per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda.
Social
Il secondo criterio ESG è relativo all’impatto sociale che ogni singola azione e decisione aziendale può avere. Valutare questo fattore significa prendere in considerazione parametri come la parità di genere, il rispetto dei diritti umani, l’attenzione al benessere dei dipendenti, l’attenzione del non operare in modo discriminatorio e via dicendo. Migliorare il proprio impegno in tal senso significa puntare a migliorare il benessere della comunità in cui si opera.
Governance
Se con i primi due criteri ESG si guarda sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione, con il terzo criterio si guarda squisitamente all’interno dell’azienda. Come viene amministrata? All’interno dell’azienda vige la meritocrazia? Le politiche retributive vengono decise eticamente? Ci sono tracce di corruzione? I primi due criteri ESG possono essere valutati in buona parte anche dagli osservatori esterni, laddove invece per valutare il criterio relativo alla Governance è necessario analizzare attentamente l’identità aziendale dall’interno.
Il rating ESG
I criteri ESG vengono utilizzati da agenzie specializzate nella raccolta dei dati aziendali per ottenere un rating di sostenibilità. La valutazione complessiva viene fatta prendendo in considerazione le informazioni contenute nei documenti ufficiali dell’azienda, nei database dei sindacati e via dicendo, dati che vengono poi integrati con quelli ricavati da fonti esterne e interne. Le aziende hanno tutto il vantaggio di avere un buon rating ESG: tra le conseguenze positive vi è per esempio un minore costo del capitale. Al contrario, una realtà con un rating ESG basso andrà incontro a probabili perdite, a partire per esempio da mutamenti del prezzo delle sue obbligazioni.
I criteri ESG e l’edilizia
Non stupisce che i criteri ESG siano particolarmente importanti per le imprese edili, soprattutto per quanto riguarda le valutazioni delle performance ambientali. È noto, infatti, che proprio le costruzioni, in Europa, sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico, nonché del 36% delle emissioni di anidride carbonica. Quando si parla di rating ESG nel mondo dell’edilizia l’attenzione si concentra quindi maggiormente sul fattore ambientale, il quale richiede un ripensamento dell’intera filiera in ottica di economia circolare e di sostenibilità. Un’impresa edile che intende migliorare il proprio rating ESG è dunque chiamata a preferire materiali sostenibili e facilmente riciclabili e recuperabili, a utilizzare quando possibile energie rinnovabili, a smaltire correttamente i rifiuti di costruzione e demolizione, e via dicendo. Promuovere un nuovo e sostenibile modo di costruire è inoltre fondamentale anche dal punto di vista della riqualificazione del territorio, con importanti ricadute a livello sociale.